Uomo gambizzato in via Buonarroti, custodia cautelare per tre persone
Contrasti nel mercato dello spaccio di stupefacenti alla base della sparatoria
sabato 18 ottobre 2014
11.16
Restano in carcere i tre soggetti ritenuti responsabili del tentato omicidio avvenuto a a Barletta lo scorso 15 ottobre. Ieri pomeriggio, il GIP presso il Tribunale di Trani, pur non avendo convalidato il Fermo di P.G. dei tre presunti autori per assenza del pericolo di fuga, ha tuttavia ritenuto che i gravi indizi di colpevolezza a loro carico giustificassero il mantenimento delle esigenze cautelari.
Come noto, intorno alle 12.30 di mercoledì scorso personale della Squadra investigativa e della squadra volante del Commissariato di P.S. di Barletta, a seguito di segnalazione anonima, è intervenuta in via Buonarroti, nella villetta sotto le case popolari, a quell'ora di solito frequentata da mamme e bambini, dove risultava essere stato attinto da colpi di arma da fuoco il noto pregiudicato Emanuele Ardillo, di 22 anni. All'arrivo sul posto, l'immediata attività investigativa ha consentito di accertare che Ardillo, ferito da tre proiettili agli arti inferiori, era stato portato, a bordo di un motociclo, presso il locale ospedale. Sul posto non c'erano una macchia di sangue o un solo bossolo: nessuno pronto a dare indicazioni.
Decisivo il contributo di un parente della vittima, che dalla finestra ha assistito alla sparatoria: in direzione della finestra, dagli accertamenti successivi, è anche emerso che è stato esploso un colpo di pistola. Le prime indagini, corroborate appunto dalle dichiarazioni del testimone oculare e supportate da numerose perquisizioni domiciliari, consentivano di rintracciare presso le proprie abitazioni due dei tre autori del ferimento, identificati per: Pasquale Lattanzio di anni 38, pluripregiudicato, e R. G., di anni 18, incensurato. In serata, accompagnato dai sui legali, si consegnava in Commissariato anche il terzo soggetto, Leonardo Francavilla, pregiudicato di anni 19, che le indagini indicavano come l'esecutore materiale del tentato omicidio. Le perquisizioni domiciliari sono state realizzate tra via Buonarroti e via Leonardo da Vinci. Sul posto sono stati rinvenuti quattro bossoli e un'ogiva: altri due sono stati rimossi dal corpo del ferito, mentre un'ogiva non sarà rimossa dal corpo dell'Ardillo, essendo troppo vicina all'aorta.
Tutti e tre venivano sottoposti a fermo di P.G. ed associati presso la Casa Circondariale di Trani, a disposizione del P.M. di turno, che sin da subito aveva coordinato l'attività investigativa. Il grave atto intimidatorio si inquadra per gli investigatori nell'ambito di contrasti nel mondo dello spaccio di sostanze stupefacenti, anche se Francavilla Leonardo ha tentato di farlo passare come una vendetta per un furto in abitazione da lui subito ed attribuito all'Ardillo. E' importante evidenziare che proprio il 15 ottobre, il Gip presso il Tribunale di Trani aveva emesso nei confronti di Francavilla Leonardo un'Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere per rapina in quanto lo scorso 8 marzo, unitamente ad altri 5 complici tutti travisati ed armati di pistola, aveva perpetrato una rapina in danno di una azienda che commercializza slot machine. Nell'occasione i malviventi avevano anche esploso un colpo di pistola a scopo intimidatorio e colpito con un pugno al volto la parte lesa, impossessandosi poi di circa 45.000 euro in contanti.
Come noto, intorno alle 12.30 di mercoledì scorso personale della Squadra investigativa e della squadra volante del Commissariato di P.S. di Barletta, a seguito di segnalazione anonima, è intervenuta in via Buonarroti, nella villetta sotto le case popolari, a quell'ora di solito frequentata da mamme e bambini, dove risultava essere stato attinto da colpi di arma da fuoco il noto pregiudicato Emanuele Ardillo, di 22 anni. All'arrivo sul posto, l'immediata attività investigativa ha consentito di accertare che Ardillo, ferito da tre proiettili agli arti inferiori, era stato portato, a bordo di un motociclo, presso il locale ospedale. Sul posto non c'erano una macchia di sangue o un solo bossolo: nessuno pronto a dare indicazioni.
Decisivo il contributo di un parente della vittima, che dalla finestra ha assistito alla sparatoria: in direzione della finestra, dagli accertamenti successivi, è anche emerso che è stato esploso un colpo di pistola. Le prime indagini, corroborate appunto dalle dichiarazioni del testimone oculare e supportate da numerose perquisizioni domiciliari, consentivano di rintracciare presso le proprie abitazioni due dei tre autori del ferimento, identificati per: Pasquale Lattanzio di anni 38, pluripregiudicato, e R. G., di anni 18, incensurato. In serata, accompagnato dai sui legali, si consegnava in Commissariato anche il terzo soggetto, Leonardo Francavilla, pregiudicato di anni 19, che le indagini indicavano come l'esecutore materiale del tentato omicidio. Le perquisizioni domiciliari sono state realizzate tra via Buonarroti e via Leonardo da Vinci. Sul posto sono stati rinvenuti quattro bossoli e un'ogiva: altri due sono stati rimossi dal corpo del ferito, mentre un'ogiva non sarà rimossa dal corpo dell'Ardillo, essendo troppo vicina all'aorta.
Tutti e tre venivano sottoposti a fermo di P.G. ed associati presso la Casa Circondariale di Trani, a disposizione del P.M. di turno, che sin da subito aveva coordinato l'attività investigativa. Il grave atto intimidatorio si inquadra per gli investigatori nell'ambito di contrasti nel mondo dello spaccio di sostanze stupefacenti, anche se Francavilla Leonardo ha tentato di farlo passare come una vendetta per un furto in abitazione da lui subito ed attribuito all'Ardillo. E' importante evidenziare che proprio il 15 ottobre, il Gip presso il Tribunale di Trani aveva emesso nei confronti di Francavilla Leonardo un'Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere per rapina in quanto lo scorso 8 marzo, unitamente ad altri 5 complici tutti travisati ed armati di pistola, aveva perpetrato una rapina in danno di una azienda che commercializza slot machine. Nell'occasione i malviventi avevano anche esploso un colpo di pistola a scopo intimidatorio e colpito con un pugno al volto la parte lesa, impossessandosi poi di circa 45.000 euro in contanti.