Università pugliesi a picco, Bari in “zona retrocessione”

La classifica del Sole24Ore premia Trento e Verona

martedì 1 luglio 2014
A cura di Enrico Gorgoglione
Cercate l'eccellenza in ambito universitario? Non guardate alla Puglia. È questo l'amaro risultato del dossier redatto dal Sole 24 ore, che valuta, attraverso dodici parametri (nove relativi alla didattica generale e tre basati su ricerca e alta formazione), gli atenei italiani. Secondo le nuove "classifiche di qualità" del Ministero dell'Università e della Ricerca, infatti, le università migliori sono quelle del nord, e quelle pugliesi non si distinguono neanche tra quelle del meridione. La palma d'oro tra le università va, a pari merito, a Trento e Verona. Seguono il Politecnico di Milano, l'Alma Mater di Bologna e l'università di Padova. Tra le non statali, guida la San Raffaele di Milano, seguita dalla Luiss di Roma e dalla Bocconi di Milano. Per trovare la prima università pugliese bisogna scendere fino alla 35^ posizione, occupata da Foggia. A seguire, il Politecnico di Bari e Lecce, rispettivamente in 47^ e 48^ posizione. Tra i fanalini di coda, spicca l'Università di Bari, che si piazza al 57° posto su 61 università statali. Poco incoraggiante anche la situazione della LUM, che si piazza al quattordicesimo posto su sedici atenei privati. Secondo quanto emerge dagli indicatori di questa speciale classifica, palesi sono le difficoltà che stanno affrontando le università del sud Italia, che per varie vicissitudini devono registrare un numero sempre più crescente di emigrazione studentesca. L'unica isola felice sembra Salerno, ma bisogna scendere oltre la ventesima posizione.

Le uniche note liete provengono dalle classifiche parametriche: Bari si piazza tra i primi dieci per l'efficacia (basso tasso di studenti inattivi e stage con percentuale importanti di crediti acquisiti), mentre Foggia è tra le prime cinque d'Italia per borse di studio e stage, registrando discreti piazzamenti anche nella capacità di attrazione di risorse per progetti di ricerca e per la soddisfazione per la didattica degli studenti. Il politecnico del capoluogo di regione eccelle in sostenibilità, e si piazza tra le prime d'Italia per i prodotti di ricerca. Per quel che riguarda la Lum, invece, spicca il secondo posto per la soddisfazione degli studenti e il terzo per le borse di studio. I criteri positivi, però, nelle università pugliesi contrastano con le tante negatività, che spingono gli studenti ad una formazione lontano da casa. Questi dati non lusingano certo gli atenei pugliesi, che devono cercare di risalire quanto prima la china per non veder scappare al nord i talenti più importanti del territorio.