Uniti X l'Ambiente: «Barletta soffre di un inquinamento ormai conclamato»
Il coordinamento cittadino chiede che si ritorni a parlare del biomonitoraggio
sabato 12 marzo 2022
Il coordinamento cittadino Uniti X l'Ambiente di Barletta e il Forum Ricorda e Rispetta di Andria hanno accolto molto positivamente la decisione del Commissario Straordinario dottor Francesco Alecci di ribadire ancora una volta il parere negativo dell'Amministrazione Comunale all'ampliamento della discarica privata situata in contrada di San Procopio. Come Uniti X l'Ambiente abbiamo anche inviato alla Provincia BT le nostre osservazioni sulla richiesta di ampliamento della discarica della Daisy Srl in un'area di grande valore agricolo, storico e paesaggistico. Basti pensare al vicino sito di Montaltino, sottoposto a vincolo archeologico, e alle dozzine di attività agrituristiche della zona, già fortemente penalizzate dalla pandemia e dalla crisi bellica che l'Europa sta vivendo.
Sappiamo però che questo è solo un piccolo passo e che è indispensabile che il Commissario partecipi alla Conferenza dei Servizi che si terrà presso la Provincia BT. Sarà quello il luogo e il momento in cui il dottor Alecci dovrà confermare quanto stabilito nella sua delibera commissariale del 2 marzo e nelle due delibere del 2021 dell'Amministrazione Cannito, facendosi anche interprete del grido di disperazione di una cittadinanza sulla cui pelle si è giocata, nell'ultimo decennio, una partita dove tutti hanno perso in salute, in sviluppo e in immagine, salvo ovviamente le aziende private che hanno fatto di Barletta un hub di raccolta, smaltimento ed incenerimento di rifiuti provenienti da tutta l'Italia.
A causa delle passate decisioni prese dalle massime istituzioni regionali e provinciali, infatti, nonché dall'indifferenza complice e colpevole delle amministrazioni comunali dell'epoca, Barletta soffre di un inquinamento ormai conclamato di tutte le matrici ambientali, inquinamento che è stato accertato da più fonti e da studi scientifici nazionali ed internazionali. In particolare il tasso dei tumori infantili, secondo solo a Taranto, e la presenza di metalli pesanti nelle unghie dei bambini che vivono e frequentano le scuole intorno all'area industriale, hanno allarmato anche il commissario uscente della ASL BT Delle Donne. L'ex commissario ha auspicato più volte il proseguimento delle indagini e dei biomonitoraggi, ad esempio sui lavoratori delle aziende sottoposte a VIA, e a febbraio ha richiesto all'ARESS-ASL BT e ad ARPA Puglia una conferenza pubblica per discutere delle problematiche emerse.
Auspichiamo che sia il Commissario Straordinario di Barletta che la nuova direttrice della ASL BT la dottoressa Di Matteo proseguano nel solco già tracciato dai loro predecessori e si attivino per sollecitare provvedimenti ed iniziative che vadano finalmente nella direzione giusta, quella di una progressiva diminuzione del carico di inquinamento che la città è costretta a sopportare, stretta com'è nella morsa di aria insalubre, falda e mare inquinati, terreni avvelenati e conseguente aumento di patologie nei cittadini più deboli. Chiediamo quindi alla direttrice Di Matteo di convocare urgentemente una conferenza pubblica per il proseguimento del biomonitoraggio, allargandolo ad altre fasce di cittadini e lavoratori e coinvolgendo le associazioni cittadine che lo hanno sottoscritto.
Sappiamo però che questo è solo un piccolo passo e che è indispensabile che il Commissario partecipi alla Conferenza dei Servizi che si terrà presso la Provincia BT. Sarà quello il luogo e il momento in cui il dottor Alecci dovrà confermare quanto stabilito nella sua delibera commissariale del 2 marzo e nelle due delibere del 2021 dell'Amministrazione Cannito, facendosi anche interprete del grido di disperazione di una cittadinanza sulla cui pelle si è giocata, nell'ultimo decennio, una partita dove tutti hanno perso in salute, in sviluppo e in immagine, salvo ovviamente le aziende private che hanno fatto di Barletta un hub di raccolta, smaltimento ed incenerimento di rifiuti provenienti da tutta l'Italia.
A causa delle passate decisioni prese dalle massime istituzioni regionali e provinciali, infatti, nonché dall'indifferenza complice e colpevole delle amministrazioni comunali dell'epoca, Barletta soffre di un inquinamento ormai conclamato di tutte le matrici ambientali, inquinamento che è stato accertato da più fonti e da studi scientifici nazionali ed internazionali. In particolare il tasso dei tumori infantili, secondo solo a Taranto, e la presenza di metalli pesanti nelle unghie dei bambini che vivono e frequentano le scuole intorno all'area industriale, hanno allarmato anche il commissario uscente della ASL BT Delle Donne. L'ex commissario ha auspicato più volte il proseguimento delle indagini e dei biomonitoraggi, ad esempio sui lavoratori delle aziende sottoposte a VIA, e a febbraio ha richiesto all'ARESS-ASL BT e ad ARPA Puglia una conferenza pubblica per discutere delle problematiche emerse.
Auspichiamo che sia il Commissario Straordinario di Barletta che la nuova direttrice della ASL BT la dottoressa Di Matteo proseguano nel solco già tracciato dai loro predecessori e si attivino per sollecitare provvedimenti ed iniziative che vadano finalmente nella direzione giusta, quella di una progressiva diminuzione del carico di inquinamento che la città è costretta a sopportare, stretta com'è nella morsa di aria insalubre, falda e mare inquinati, terreni avvelenati e conseguente aumento di patologie nei cittadini più deboli. Chiediamo quindi alla direttrice Di Matteo di convocare urgentemente una conferenza pubblica per il proseguimento del biomonitoraggio, allargandolo ad altre fasce di cittadini e lavoratori e coinvolgendo le associazioni cittadine che lo hanno sottoscritto.