Unimpresa Bat, «combattere il racket contro il disagio sociale e la criminalità»
Il presidente Montaruli commenta l'inaugurazione della sede di Barletta
martedì 15 settembre 2015
"La presentazione della 77esima associazione antiracket della Federazione Antiracket Italiana, a Barletta, presieduta dall'amico Franco Filannino con il quale condivido oltre trentacinque anni di attività sindacale e tanti anni di esperienze nell'Associazione Antiracket Antimafia di Molfetta, è una cosa molto importante e sicuramente rappresenta un punto di svolta non solo per Barletta, che vive una delicatissima situazione proprio sul piano della sicurezza compreso il fenomeno del racket, ma per l'intero territorio della Bat anch'esso fortemente a rischio". Queste le dichiarazioni del Presidente Unimpresa Bat, Savino Montaruli, dopo l'inaugurazione della nuova sede di Barletta, alla quale ha partecipato anche il vice Ministro dell'Interno, Filippo Bubbico.
"Ora è necessario passare all'azione a cominciare dalla costituzione di Parte Civile per essere vicini alle vittime e soprattutto per accompagnarle nel lunghissimo cammino della Giustizia italiana, specie in un particolare momento storico che vede le famiglie e le imprese, specie in questo territorio, a fortissimo rischio con i canali dell'erogazione lecita del credito che sono sempre più stretti se non completamente chiusi, le amministrazioni comunali ed il Governo centrale che continuano ad abusare nelle richieste vessatorie di tasse e tributi e con una condizione occupazionale disastrosa che non viene affatto considerata per quella che è e soprattutto non ci si rende conto delle conseguenze che comporta, a cominciare dall'innalzamento dei livelli di criminalità, micro e macro; cosa direttamente interconnessa con il disagio sociale ed occupazionale di una terra che non riesce a dare alcuna risposta alle numerose emergenze in corso" – ha concluso Montaruli.
"Ora è necessario passare all'azione a cominciare dalla costituzione di Parte Civile per essere vicini alle vittime e soprattutto per accompagnarle nel lunghissimo cammino della Giustizia italiana, specie in un particolare momento storico che vede le famiglie e le imprese, specie in questo territorio, a fortissimo rischio con i canali dell'erogazione lecita del credito che sono sempre più stretti se non completamente chiusi, le amministrazioni comunali ed il Governo centrale che continuano ad abusare nelle richieste vessatorie di tasse e tributi e con una condizione occupazionale disastrosa che non viene affatto considerata per quella che è e soprattutto non ci si rende conto delle conseguenze che comporta, a cominciare dall'innalzamento dei livelli di criminalità, micro e macro; cosa direttamente interconnessa con il disagio sociale ed occupazionale di una terra che non riesce a dare alcuna risposta alle numerose emergenze in corso" – ha concluso Montaruli.