Unimpresa Bat a difesa dell'informazione
Preoccupazione per possibile chiusura della redazione Bat de "La Gazzetta del Mezzogiorno". Nei giorni scorsi, la notizia anche di sospensione anticipata di "Primapagina Bat"
martedì 2 luglio 2013
9.03
«Due notizie, due brutte notizie quelle che leggiamo in queste ultime ore: la sospensione estiva anticipata delle pubblicazioni di "Primapaginabat", dopo quella dello scorso 28 giugno e la possibile chiusura della Redazione della Bat de "La Gazzetta del Mezzogiorno" - così scrive l'Ufficio di Presidenza di Unimpresa Bat, dopo le preoccupanti notizie riguardanti le due testate del territorio - Due brutte notizie non solo per i lavoratori, le loro famiglie e l'indotto occupazionale che ruota attorno ai giornali ma anche per i lettori e soprattutto per l'intero territorio, le sue aziende, i suoi Enti, il mondo associazionistico e professionale e quanti forse non hanno mai compreso il valore dell'informazione, soprattutto quella divulgata su carta stampata, allorquando è libera, indipendente, svincolata, autonoma e professionale».
«Qualora queste notizie dovessero rivelarsi definitive e senza possibilità di ripensamento, l'intero territorio si vedrebbe non solo ridimensionato nella sua crescita culturale ma privato di uno straordinario veicolo per trasmettere anche emozioni e liberi pensieri».
«I giornali Primapaginabat e La Gazzetta del Mezzogiorno, che oggi pare stiano vivendo anch'essi le conseguenze della crisi economica che potrebbe portare ad un loro ridimensionamento o addirittura alla chiusura di Redazioni periferiche, rappresentano, insieme ad altri prestigiosi periodici del territorio, siti on-line e Radio-Tv, proprio questo e la seppur minima perdita, anche in termini di professionalità umane, rappresenterebbe una profonda sconfitta per tutti».
«L'auspicio del nostro Ufficio di Presidenza è che anche questo momento di difficoltà, come ce ne sono stati anche in passato seppur di diversa entità e prospettiva, possa essere superato con un impegno comune al quale intendiamo anche noi partecipare qualora si metta in movimento un programma concertato di iniziative a sostegno e difesa della libertà d'informazione e del suo valore».
«Qualora queste notizie dovessero rivelarsi definitive e senza possibilità di ripensamento, l'intero territorio si vedrebbe non solo ridimensionato nella sua crescita culturale ma privato di uno straordinario veicolo per trasmettere anche emozioni e liberi pensieri».
«I giornali Primapaginabat e La Gazzetta del Mezzogiorno, che oggi pare stiano vivendo anch'essi le conseguenze della crisi economica che potrebbe portare ad un loro ridimensionamento o addirittura alla chiusura di Redazioni periferiche, rappresentano, insieme ad altri prestigiosi periodici del territorio, siti on-line e Radio-Tv, proprio questo e la seppur minima perdita, anche in termini di professionalità umane, rappresenterebbe una profonda sconfitta per tutti».
«L'auspicio del nostro Ufficio di Presidenza è che anche questo momento di difficoltà, come ce ne sono stati anche in passato seppur di diversa entità e prospettiva, possa essere superato con un impegno comune al quale intendiamo anche noi partecipare qualora si metta in movimento un programma concertato di iniziative a sostegno e difesa della libertà d'informazione e del suo valore».