Una via di Barletta dedicata a Gian ‘Luigi’ Bernini
Veniale errore onomastico nella targa marmorea. L’architetto cambia nome, ma solo nella nostra città
martedì 31 maggio 2011
Gian Lorenzo Bernini, nato a Napoli nel 1598 e morto a Roma nel 1680, fu rinomato scultore, pittore, architetto e artista a tutto tondo. Famigerato creatore di opere d'arte di inestimabile valore, come il colonnato della Basilica di San Pietro, la Fontana dei Quattro Fiumi a Roma o la meravigliosa scultura di Apollo e Dafne, gioiello conservato a Galleria Borghese.
Il suo genio artistico è stato sempre apprezzato ed encomiato nel mondo. Anche Barletta, nel suo piccolo, dedica una sua strada al Bernini, nel quartiere Barberini. Accanto ai nomi di altri celeberrimi artisti quali Canova e Brunelleschi, appare sull'insegna metallica di nuovissima fattura anche l'onomastica connotazione dell'artista: «Via Gian Lorenzo Bernini. Architetto, scultore e pittore (1598-1680)». Ma poco più in là, dal versante opposto della strada, la ben più antica targa in marmo smaschera un grossolano strafalcione: «Via Gian Luigi Bernini».
Che lo scultore, Lorenzo per i più, abbia fatto segreta tappa all'anagrafe di Barletta per cambiare il suo nome nel più meridionale Luigi, rimane una soluzione un po' esoterica, quasi alla Dan Brown. Però scherziamoci un po' su. Speravamo che, coi recenti restauri al palazzo su cui è affissa la targa marmorea, il grossolano errore potesse essere segnalato e corretto, ma a quanto pare noi barlettani a questo inedito "Gian Luigi" ci siamo proprio affezionati.
Il suo genio artistico è stato sempre apprezzato ed encomiato nel mondo. Anche Barletta, nel suo piccolo, dedica una sua strada al Bernini, nel quartiere Barberini. Accanto ai nomi di altri celeberrimi artisti quali Canova e Brunelleschi, appare sull'insegna metallica di nuovissima fattura anche l'onomastica connotazione dell'artista: «Via Gian Lorenzo Bernini. Architetto, scultore e pittore (1598-1680)». Ma poco più in là, dal versante opposto della strada, la ben più antica targa in marmo smaschera un grossolano strafalcione: «Via Gian Luigi Bernini».
Che lo scultore, Lorenzo per i più, abbia fatto segreta tappa all'anagrafe di Barletta per cambiare il suo nome nel più meridionale Luigi, rimane una soluzione un po' esoterica, quasi alla Dan Brown. Però scherziamoci un po' su. Speravamo che, coi recenti restauri al palazzo su cui è affissa la targa marmorea, il grossolano errore potesse essere segnalato e corretto, ma a quanto pare noi barlettani a questo inedito "Gian Luigi" ci siamo proprio affezionati.