Una petizione per aiutare Barletta
La proposta Cgil di un piano anti-crisi. Presente anche Libera per il tesseramento e contro la compravendita del voto
venerdì 26 aprile 2013
Sono 14.253 i disoccupati totali, secondo i dati sulla disoccupazione/inoccupazione nel nostro territorio, rispetto a quelli forniti a luglio 2012 dal Centro Territoriale per l'Impiego di Barletta. Per questo, la Cgil ha organizzato una petizione cittadina, per sostenere la "Proposta di un piano anti-crisi per Barletta". Le priorità del piano anti-crisi sono le seguenti: valorizzazione del patrimonio pubblico urbano, extra-urbano e rurale, compresa la relativa manutenzione,valorizzazione dei beni culturali e artistici, riordino di archivi e recupero di lavori arretrati di tipo tecnico o amministrativo, custodia e vigilanza finalizzate a migliorare la fruibilità degli impianti e attrezzature sportive, centri sociali, educativi o culturali gestiti dalla amministrazione comunale.
Gli altri interventi richiesti: recupero delle risorse finanziarie rivenienti dalle spese facoltative del bilancio del Comune, verificando lo stato dei contratti di locazione "passivi" (immobili di proprietà di terzi) ed "attivi" (immobili di proprietà della P.A.), riducendo del 15% tutti i canoni di locazione attualmente corrisposti e non rinnovando i contratti in scadenza, razionalizzando le spese di gestione dei servizi comunali attraverso l'innovazione tecnologica e la semplificazione amministrativa (servizi on line); utilizzo e potenziamento di tutti i sistemi informativi/informatici in possesso del Comune di Barletta per la lotta anti-evasione in collaborazione con l'Agenzia delle Entrate.
Inoltre, è richiesta l'istituzione di "laboratori artigianali", da individuare e assegnare in gestione e in uso gratuito, a cittadini inoccupati/disoccupati, terreni rurali di proprietà comunale ("orti sociali"), istituzione di "laboratori artigianali" definiti in stretta collaborazione con gli istituti statali ad indirizzo tecnico/professionale presenti sul territorio, recupero e destinazione in favore di Lavori di Pubblica Utilità di tipo sociale a carattere temporaneo di tutte quelle risorse residue del Piano Sociale di Zona 2012/2013, pari ad € 2.397.543,46 non utilizzate per varie ragioni.
Ieri in corso Vittorio Emanuele, insieme alla Cgil, c'era anche Libera, per la sua campagna di tesseramento e per sensibilizzare la cittadinanza contro la compravendita del voto. "La libertà di poter scegliere i propri rappresentanti politici, senza scendere a compromessi e senza subire condizionamenti di alcun genere, è un principio fondante della democrazia stessa - ha ricordato Giuseppe Corvasce, presidente della sezione barlettana dell'associazione - E mai come in questo momento, Barletta ha bisogno di un voto libero, indipendentemente dalle convinzioni politiche di ciascuno".
La raccolta firme per il piano anti-crisi proseguirà anche nei prossimi giorni, presso le sedi locali della CGIL.
Gli altri interventi richiesti: recupero delle risorse finanziarie rivenienti dalle spese facoltative del bilancio del Comune, verificando lo stato dei contratti di locazione "passivi" (immobili di proprietà di terzi) ed "attivi" (immobili di proprietà della P.A.), riducendo del 15% tutti i canoni di locazione attualmente corrisposti e non rinnovando i contratti in scadenza, razionalizzando le spese di gestione dei servizi comunali attraverso l'innovazione tecnologica e la semplificazione amministrativa (servizi on line); utilizzo e potenziamento di tutti i sistemi informativi/informatici in possesso del Comune di Barletta per la lotta anti-evasione in collaborazione con l'Agenzia delle Entrate.
Inoltre, è richiesta l'istituzione di "laboratori artigianali", da individuare e assegnare in gestione e in uso gratuito, a cittadini inoccupati/disoccupati, terreni rurali di proprietà comunale ("orti sociali"), istituzione di "laboratori artigianali" definiti in stretta collaborazione con gli istituti statali ad indirizzo tecnico/professionale presenti sul territorio, recupero e destinazione in favore di Lavori di Pubblica Utilità di tipo sociale a carattere temporaneo di tutte quelle risorse residue del Piano Sociale di Zona 2012/2013, pari ad € 2.397.543,46 non utilizzate per varie ragioni.
Ieri in corso Vittorio Emanuele, insieme alla Cgil, c'era anche Libera, per la sua campagna di tesseramento e per sensibilizzare la cittadinanza contro la compravendita del voto. "La libertà di poter scegliere i propri rappresentanti politici, senza scendere a compromessi e senza subire condizionamenti di alcun genere, è un principio fondante della democrazia stessa - ha ricordato Giuseppe Corvasce, presidente della sezione barlettana dell'associazione - E mai come in questo momento, Barletta ha bisogno di un voto libero, indipendentemente dalle convinzioni politiche di ciascuno".
La raccolta firme per il piano anti-crisi proseguirà anche nei prossimi giorni, presso le sedi locali della CGIL.