Barletta, «Una distrazione, sicuramente una distrazione ma Karim Capuano non beveva»
Così dichiarano gli amici, e su Facebook nascono pagine di sostegno. Il famoso tronista barlettano lotta tra la vita e la morte
lunedì 11 aprile 2011
«Una distrazione, sicuramente una distrazione ma Karim non beveva» è quanto dichiarato da una amica di Karim Capuano (al secolo Antonio Capuano), l'ex tronista e concorrente de La Talpa, che si è scontrato con la sua Smart contro un autobus della Cooperativa Trasporti Lazio mentre si stava recando a cena in un ristorante di Velletri. Ora il noto tronista è ricoverato in prognosi riservata all'ospedale San Camillo di Roma per un incidente stradale al km 44,400 della in via Appia nei pressi di Velletri. Le sue condizioni sarebbero gravi e avrebbe riportato diverse fratture; stessa sorte per l'altro giovanissimo passeggero della Smart.
Si moltiplicano gli attestati di stima all'uomo di spettacolo barlettano che è comunque stato denunciato dal nucleo radiomobile dei carabinieri di Velletri; da poche ore sul noto social network Facebook è nato il gruppo "Karim Capuano in fin di vita. Non mollare" che conta al momento 286 fans.
Attendiamo di conoscere maggiori notizie, i medici infatti non sciolgono la prognosi, le prossime ore potrebbero essere determinanti.
Si moltiplicano gli attestati di stima all'uomo di spettacolo barlettano che è comunque stato denunciato dal nucleo radiomobile dei carabinieri di Velletri; da poche ore sul noto social network Facebook è nato il gruppo "Karim Capuano in fin di vita. Non mollare" che conta al momento 286 fans.
Attendiamo di conoscere maggiori notizie, i medici infatti non sciolgono la prognosi, le prossime ore potrebbero essere determinanti.
Il giovane barlettano non ha avuto una vita tranquilla negli ultimi anni: nella notte tra il 19 e il 20 aprile 2008 Capuano, 35 anni, nato a Barletta da padre barese e madre indiana, fu arrestato a Milano per aver aggredito a schiaffi un tassista cercando, tra l'altro, di rubargli l'auto. "Ero ubriaco", si giustificò a caldo, rivelando tra l'altro in aula di avere un precedente di patteggiamento con pena sospesa a 5 mesi e 10 giorni per simulazione di reato. Un anno dopo fu condannato per rapina e lesioni a un anno e sei mesi (con pena sospesa) e a 2000 euro di multa.
Nell'aprile 2009 due giovani di Termoli lo avevano invece accusato di averli aggrediti a pugni e schiaffi davanti a un locale della città.
Nell'aprile 2009 due giovani di Termoli lo avevano invece accusato di averli aggrediti a pugni e schiaffi davanti a un locale della città.