Una Barletta a misura di studente con più di 2000 manifestanti
La rete degli studenti medi Bat incontra le istituzioni
sabato 16 novembre 2013
2.29
Mentre il ministro Carrozza è a Pechino per consolidare il partenariato cinese sulla formazione e la ricerca, La rete degli studenti medi manifesta per le strade di Barletta: un corteo, quello di ieri mattina, dal propositivo titolo: "Invertire la marcia". Per invertire la marcia, però, bisogna avere un buon motore e non una "carrozza" appunto. I piloti barlettani vogliono guidare il cambiamento, e lo fanno due giorni prima del 17 novembre, giornata dedicata al Diritto allo studio. Tanti i temi discussi durante la manifestazione e promettenti le parole del sindaco Cascella che ha incontrato la delegazione: "Favorire la valorizzazione del ruolo dell'istruzione è una priorità che intendiamo perseguire con un costante dialogo e un rapporto collaborativo e proficuo".
Queste le linee-guida della rete degli studenti medi Bat: "La Giornata Internazionale del Diritto allo Studio è per noi fondamentale per scendere in piazza e ricordare a tutta la cittadinanza cosa significa oggi essere studenti in Italia, paese nel quale il futuro per i giovani appare sempre più inconsistente e lontano, senza prospettive di realizzazione personale per un'intera generazione. L'istruzione e la cultura sono per noi il punto di rinascita di tutta la società, per questo crediamo con forza che il Diritto allo Studio debba essere un diritto universale e perciò garantito a tutti. La protesta degli studenti di Barletta, Margherita di Soia e Canosa di Puglia, che nella provincia si sono uniti in un momento forte e incisivo, come da tempo non si vedeva, è sintomatico di come la condizione degli studenti del nostro territorio sia precaria e ci sia la necessità di cambiamento. INVERTIRE la MARCIA è lo slogan di questa giornata di mobilitazione che ha visto protagonisti circa 2000 studenti nel solo comune di Barletta che hanno sfilato per la via della città, con in testa lo striscione con la scritta "Reddito di Formazione". Le rivendicazioni territoriali che la Rete degli Studenti Medi oggi ha portato all'attenzione sono state esposte in un incontro col sindaco Pasquale Cascella, il quale ha ricevuto l'esecutivo dell'associazione. Abbiamo avuto la possibilità di esprimere quelli che sono i problemi e le proposte degli studenti della nostra città, come già fatto nell'appuntamento della scorsa settimana con l'assessore Divincenzo.
Abbiamo cominciato dall'edilizia scolastica constatando una situazione di cattivo stato di salute degli edifici scolastici del territorio. Per questo abbiamo preso l'impegno di effettuare un monitoraggio meticoloso degli istituti della nostra città andando ad analizzare tutti i problemi strutturali; sarà poi compito del Comune convocare una riunione con la provincia per permettere di farle prendere coscienza della situazione nella quale versano le nostre scuole. Per noi, il diritto allo studio passa anche e soprattutto attraverso l'efficienza del trasporto pubblico urbano; per questa ragione abbiamo concordato la possibilità di stabilire un pagamento che sia graduato in base alla condizione economica familiare dello studente, oltre all'indispensabile incremento di corse negli orari di entrata e di uscita in modo che sia possibile una copertura totale della città.
La priorità è rendere Barletta a misura di studente, facilitando l'accesso ottenuto da parte del sindaco, un impegno concreto in tal senso, attraverso la possibilità di attivare concretamente la carta "Io studio" con convenzioni con esercizi commerciali e centri culturali del nostro territorio. Inoltre, dopo aver fatto presente all'amministrazione le criticità riguardo la biblioteca comunale e in particolare riguardo la sua funzione di aula studio, è stata accordata la necessità di ridefinire gli spazi adibiti allo studio. Si è aperto anche il dibattito sul tema, per noi fondamentale, del reddito di formazione, misura che ha visto protagonista la nostra città nel 2012 come unica in Italia ad investire risorse concrete nel diritto allo studio cercando di arginare la dispersione scolastica. Siamo convinti che, nonostante le difficoltà economiche a cui è esposto il nostro comune, sia necessario che si torni a discutere del tema all'interno dell'agenda politica barlettana in tempi rapidi. Accogliamo con favore l'apertura dell'amministrazione al dibattito con gli studenti ma riteniamo che il ripristino delle risorse destinate alla misura del reddito di formazione sia inderogabile e indispensabile per arginare i problemi che riguardano l'abbandono prematuro degli studi e l'esclusione sociale dei giovani cittadini barlettani".
Queste le linee-guida della rete degli studenti medi Bat: "La Giornata Internazionale del Diritto allo Studio è per noi fondamentale per scendere in piazza e ricordare a tutta la cittadinanza cosa significa oggi essere studenti in Italia, paese nel quale il futuro per i giovani appare sempre più inconsistente e lontano, senza prospettive di realizzazione personale per un'intera generazione. L'istruzione e la cultura sono per noi il punto di rinascita di tutta la società, per questo crediamo con forza che il Diritto allo Studio debba essere un diritto universale e perciò garantito a tutti. La protesta degli studenti di Barletta, Margherita di Soia e Canosa di Puglia, che nella provincia si sono uniti in un momento forte e incisivo, come da tempo non si vedeva, è sintomatico di come la condizione degli studenti del nostro territorio sia precaria e ci sia la necessità di cambiamento. INVERTIRE la MARCIA è lo slogan di questa giornata di mobilitazione che ha visto protagonisti circa 2000 studenti nel solo comune di Barletta che hanno sfilato per la via della città, con in testa lo striscione con la scritta "Reddito di Formazione". Le rivendicazioni territoriali che la Rete degli Studenti Medi oggi ha portato all'attenzione sono state esposte in un incontro col sindaco Pasquale Cascella, il quale ha ricevuto l'esecutivo dell'associazione. Abbiamo avuto la possibilità di esprimere quelli che sono i problemi e le proposte degli studenti della nostra città, come già fatto nell'appuntamento della scorsa settimana con l'assessore Divincenzo.
Abbiamo cominciato dall'edilizia scolastica constatando una situazione di cattivo stato di salute degli edifici scolastici del territorio. Per questo abbiamo preso l'impegno di effettuare un monitoraggio meticoloso degli istituti della nostra città andando ad analizzare tutti i problemi strutturali; sarà poi compito del Comune convocare una riunione con la provincia per permettere di farle prendere coscienza della situazione nella quale versano le nostre scuole. Per noi, il diritto allo studio passa anche e soprattutto attraverso l'efficienza del trasporto pubblico urbano; per questa ragione abbiamo concordato la possibilità di stabilire un pagamento che sia graduato in base alla condizione economica familiare dello studente, oltre all'indispensabile incremento di corse negli orari di entrata e di uscita in modo che sia possibile una copertura totale della città.
La priorità è rendere Barletta a misura di studente, facilitando l'accesso ottenuto da parte del sindaco, un impegno concreto in tal senso, attraverso la possibilità di attivare concretamente la carta "Io studio" con convenzioni con esercizi commerciali e centri culturali del nostro territorio. Inoltre, dopo aver fatto presente all'amministrazione le criticità riguardo la biblioteca comunale e in particolare riguardo la sua funzione di aula studio, è stata accordata la necessità di ridefinire gli spazi adibiti allo studio. Si è aperto anche il dibattito sul tema, per noi fondamentale, del reddito di formazione, misura che ha visto protagonista la nostra città nel 2012 come unica in Italia ad investire risorse concrete nel diritto allo studio cercando di arginare la dispersione scolastica. Siamo convinti che, nonostante le difficoltà economiche a cui è esposto il nostro comune, sia necessario che si torni a discutere del tema all'interno dell'agenda politica barlettana in tempi rapidi. Accogliamo con favore l'apertura dell'amministrazione al dibattito con gli studenti ma riteniamo che il ripristino delle risorse destinate alla misura del reddito di formazione sia inderogabile e indispensabile per arginare i problemi che riguardano l'abbandono prematuro degli studi e l'esclusione sociale dei giovani cittadini barlettani".