
Un ricordo di Angela Fruscio, prima primario donna di Barletta
Il ricordo della figlia nella ricorrenza del trigesimo dalla scomparsa
sabato 18 gennaio 2025
Angela Fruscio, nata l'11 novembre 1933, secondogenita degli 8 figli della famiglia Fruscio, era una famiglia barlettana dalle origini umili e dignitose. Da giovanissima, dopo aver conseguito la maturità classica, decide di proseguire gli studi iscrivendosi al corso di Laurea a ciclo unico Medicina e Chirurgia all'Università degli Studi di Bari Aldo Moro.
Nonostante il suo percorso fosse iniziato al meglio, le difficoltà non tardano a presentarsi: il padre non riesce a pagare le tasse universitarie per gli studi di Angela e lei è costretta a rimandare il conseguimento della laurea. Riesce comunque a raggiungere l'importantissimo traguardo il 4 marzo del 1960.
La sua carriera inizia come medico in un laboratorio di analisi di Barletta, ma la Dott.ssa Fruscio sentiva dentro di sé che avrebbe voluto e potuto fare di più. Di fatti, sotto consiglio del Dott. Lattanzio, che aveva intuito le sue capacità e la spronava a fare sempre meglio, riesce ad entrare nel corso per specializzandi di Ematologia e Laboratorio presso l'Ospedale San Martino, trasferendosi a Genova per due anni.
Durante il suo percorso da specializzanda, è anche neomamma della futura Dott.ssa Germana Caldarola, oltre che incinta di un altro figlio. Questo non ferma la sua voglia di conoscenza e di carriera, e grazie all'aiuto della sorella in vesti di baby-sitter, riesce a frequentare le lezioni e superare esami, fino a terminare il percorso.
Ma il merito del suo traguardo più grande, quello di essere stata la prima donna primario a Barletta, è solo ed unicamente suo. Grazie alla sua caparbietà e intelligenza, è riuscita a superare ostacoli di vita e imposti dalla società.
Ricorre il 18 gennaio 2025 il trigesimo in memoria della scomparsa della Dottoressa Fruscio, amata e ricordata da parenti e colleghi.
Sua figlia, la Dott.ssa Caldarola, la ricorda, commossa, con questa frase piena di significato: "La sua grandezza è aver reso ordinario quello che agli occhi di tutti era straordinario".
Nonostante il suo percorso fosse iniziato al meglio, le difficoltà non tardano a presentarsi: il padre non riesce a pagare le tasse universitarie per gli studi di Angela e lei è costretta a rimandare il conseguimento della laurea. Riesce comunque a raggiungere l'importantissimo traguardo il 4 marzo del 1960.
La sua carriera inizia come medico in un laboratorio di analisi di Barletta, ma la Dott.ssa Fruscio sentiva dentro di sé che avrebbe voluto e potuto fare di più. Di fatti, sotto consiglio del Dott. Lattanzio, che aveva intuito le sue capacità e la spronava a fare sempre meglio, riesce ad entrare nel corso per specializzandi di Ematologia e Laboratorio presso l'Ospedale San Martino, trasferendosi a Genova per due anni.
Durante il suo percorso da specializzanda, è anche neomamma della futura Dott.ssa Germana Caldarola, oltre che incinta di un altro figlio. Questo non ferma la sua voglia di conoscenza e di carriera, e grazie all'aiuto della sorella in vesti di baby-sitter, riesce a frequentare le lezioni e superare esami, fino a terminare il percorso.
Ma il merito del suo traguardo più grande, quello di essere stata la prima donna primario a Barletta, è solo ed unicamente suo. Grazie alla sua caparbietà e intelligenza, è riuscita a superare ostacoli di vita e imposti dalla società.
Ricorre il 18 gennaio 2025 il trigesimo in memoria della scomparsa della Dottoressa Fruscio, amata e ricordata da parenti e colleghi.
Sua figlia, la Dott.ssa Caldarola, la ricorda, commossa, con questa frase piena di significato: "La sua grandezza è aver reso ordinario quello che agli occhi di tutti era straordinario".