Un po' di Barletta sul grande schermo in "Campo di battaglia" con il giovane attore Sabino Rociola

«Interpreto un giovane soldato pugliese e recito in dialetto barlettano, una grande emozione»

mercoledì 2 ottobre 2024
A cura di Ida Vinella
Gli orrori fisici e psicologici della Prima Guerra Mondiale sono al centro dell'ultima opera di Gianni Amelio: il film "Campo di battaglia", presentato in anteprima alla 81^ Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, con Alessandro Borghi tra i protagonisti, vede anche un pizzico di Barletta tra il cast.

È presente infatti, nel piccolo ruolo di un soldato pugliese, il giovane attore barlettano Sabino Rociola: «Nel film interpreto il ruolo di un giovane soldato pugliese che cerca di fuggire dal fronte procurandosi una ferita invalidante, recitando in dialetto barlettano al fianco di Alessandro Borghi, il medico che lo aiuterà a compiere questo drammatico gesto - ci racconta - Così ho cercato di portare un pezzetto della nostra amata città sul grande schermo».

Liberamente tratto dal romanzo "La sfida" (2018), il film mostra le vicissitudini di due ufficiali medici, amici d'infanzia, che lavorano nello stesso ospedale militare, dove ogni giorno arrivano dal fronte i feriti più gravi. Molti di loro però sembra che si siano procurati da soli le ferite, pur di non tornare a combattere. I due medici si trovano divisi tra due opposte visioni del loro dovere di medico: uno cerca di curare al più presto i feriti, soprattutto i "miserabili simulatori", affinché ritornino al fronte, l'altro invece contribuisce a peggiorare in segreto le condizioni dei feriti più gravi in modo tale che possano tornare a casa.

Classe 1994, Rociola esordisce con questa piccola ma significativa prova sul grande schermo dopo diverse esperienze a teatro, inclusa la recente collaborazione con la compagnia Teatro dei Borgia, del regista barlettano Gianpiero Borgia, con la quale sarà in scena al Teatro Curci il prossimo dicembre. «È stato un privilegio - conclude - rappresentare la cultura e la lingua di Barletta in un contesto cinematografico di così alto livello».