Un parco eolico con 80 turbine in mare potrà sorgere al largo di Barletta
Pubblicata la richiesta di concessione demaniale: il progetto riguarda il tratto costiero fino a Bari
giovedì 7 aprile 2022
11.52
Potrebbe passare anche dal largo della costa di Barletta l'impianto offshore di produzione di energia eolica e "verde" mediante lo sfruttamento del vento nel mare Adriatico meridionale, composto da 80 aerogeneratori eolici di tipo galleggiante per la potenza complessiva di 600 MW, da realizzarsi oltre le 12 miglia nautiche dalla costa: è il progetto proposto dalla società barese Hope, la cui domanda di concessione demaniale marittima trentennale è stata pubblicata in Gazzetta ufficiale (ma anche presso la Sezione Demanio della Capitaneria di Porto di Bari, e sugli albi pretori dei comuni interessati) e che riguarda il tratto di mare di competenza della Capitaneria di porto di Bari, della Capitaneria di Molfetta e della Capitaneria di porto di Barletta, antistante i comuni di Bari, Giovinazzo, Molfetta, Bisceglie, Trani e Barletta.
Si tratta di un progetto ambizioso al largo dalle coste cittadine per la produzione di "idrogeno verde" la cui opere principali previste sono appunto 80 generatori eolici installati su torri tubolari in acciaio e le relative fondazioni flottanti suddivisi in 16 sottocampi; linee elettriche in cavo sottomarino di collegamento tra gli aerogeneratori e le stazioni elettriche di raccolta e di trasformazione off-shore, con tutti i dispositivi di trasformazione di tensione e sezionamento necessari; due stazioni elettriche off-shore (66/400kV) Stazione Elettrica Utente, ovvero tutte le apparecchiature elettriche (interruttori, sezionatori, TA, TV, ecc) necessari a raccogliere l'energia prodotta nei sottocampi eolici elevandone la tensione da 66 kV a 400kV; due elettrodotti di connessione in HVAC, uno per ciascuno Stazione Elettrica Utente, caratterizzati da un primo tratto in cavo marino a 400 kV e da un secondo tratto di cavidotto interrato a 400 kV posato a partire dal punto d'approdo e dopo la transizione da marino a terrestre.
Servirà collegare l'impianto eolico all'impianto di produzione d'idrogeno a alla Rete di Trasmissione Nazionale; un impianto per la produzione di idrogeno da 600 MW alimentato a 20 kV da una Stazione Elettrica di Trasformazione Utente collegata in entra-esce con il parco eolico e la Rete di Trasformazione Nazionale.
Si tratta di un progetto ambizioso al largo dalle coste cittadine per la produzione di "idrogeno verde" la cui opere principali previste sono appunto 80 generatori eolici installati su torri tubolari in acciaio e le relative fondazioni flottanti suddivisi in 16 sottocampi; linee elettriche in cavo sottomarino di collegamento tra gli aerogeneratori e le stazioni elettriche di raccolta e di trasformazione off-shore, con tutti i dispositivi di trasformazione di tensione e sezionamento necessari; due stazioni elettriche off-shore (66/400kV) Stazione Elettrica Utente, ovvero tutte le apparecchiature elettriche (interruttori, sezionatori, TA, TV, ecc) necessari a raccogliere l'energia prodotta nei sottocampi eolici elevandone la tensione da 66 kV a 400kV; due elettrodotti di connessione in HVAC, uno per ciascuno Stazione Elettrica Utente, caratterizzati da un primo tratto in cavo marino a 400 kV e da un secondo tratto di cavidotto interrato a 400 kV posato a partire dal punto d'approdo e dopo la transizione da marino a terrestre.
Servirà collegare l'impianto eolico all'impianto di produzione d'idrogeno a alla Rete di Trasmissione Nazionale; un impianto per la produzione di idrogeno da 600 MW alimentato a 20 kV da una Stazione Elettrica di Trasformazione Utente collegata in entra-esce con il parco eolico e la Rete di Trasformazione Nazionale.