Un litigio diventato sparatoria in via Di Vagno
Un uomo è stato sparato al petto con due colpi di pistola. Il colpevole è stato arrestato per tentato omicidio
sabato 7 maggio 2011
11.02
Un diverbio per futili motivi è alla base della sparatoria avvenuta ieri pomeriggio in via Di Vagno, una stradina del quartiere Sette Frati. Intorno alle ore 15:30, nei pressi di un bar, fra due uomini è scoppiata una lite poi degenerata in tentato omicidio quando R.T. di 32 anni ha sfoderato una pistola e ha colpito con due colpi di arma da fuoco R.G. di 40 anni.
L'uomo, nei pressi del bar del centro cittadino denominato "Beverly", ha esploso due proiettili di pistola calibro 6.35 e ha ferito l'uomo, colpendolo all'altezza del fegato e del torace. La vittima è stata poi ricoverata presso l'ospedale "Dimiccoli"di Barletta dove è stato sottoposto ad una tac per valutare l'entità delle ferite e attualmente è in prognosi riservata, pur non essendo in pericolo di vita; il suo feritore invece è stato tratto in arresto dagli agenti del locale commissariato di polizia, con l'accusa di tentato omicidio e porto illegale di arma da fuoco.
Ancora non si conoscono con precisione i motivi all'origine del diverbio: le indagini sono attualmente in corso. Dai primi accertamenti effettuati sembra che il movente sia da ricondurre ad un risentimento personale dell'arrestato nei confronti della vittima, legato a vecchi rancori. Dalla perquisizione domiciliare effettuata nella abitazione del T.R. gli agenti hanno rinvenuto cinque armi, di cui quattro giocattolo ed una pistola tamburo. Tre delle pistole giocattolo presentavano modificazioni tali da renderle idonee ad esplodere munizionamento 6.35. Una di queste infatti è stata utilizzata per il ferimento della vittima. L'arrestato, dopo le formalità di rito, è stato condotto presso il carcere di Foggia a disposizione dell'A.G. procedente.
L'uomo, nei pressi del bar del centro cittadino denominato "Beverly", ha esploso due proiettili di pistola calibro 6.35 e ha ferito l'uomo, colpendolo all'altezza del fegato e del torace. La vittima è stata poi ricoverata presso l'ospedale "Dimiccoli"di Barletta dove è stato sottoposto ad una tac per valutare l'entità delle ferite e attualmente è in prognosi riservata, pur non essendo in pericolo di vita; il suo feritore invece è stato tratto in arresto dagli agenti del locale commissariato di polizia, con l'accusa di tentato omicidio e porto illegale di arma da fuoco.
Ancora non si conoscono con precisione i motivi all'origine del diverbio: le indagini sono attualmente in corso. Dai primi accertamenti effettuati sembra che il movente sia da ricondurre ad un risentimento personale dell'arrestato nei confronti della vittima, legato a vecchi rancori. Dalla perquisizione domiciliare effettuata nella abitazione del T.R. gli agenti hanno rinvenuto cinque armi, di cui quattro giocattolo ed una pistola tamburo. Tre delle pistole giocattolo presentavano modificazioni tali da renderle idonee ad esplodere munizionamento 6.35. Una di queste infatti è stata utilizzata per il ferimento della vittima. L'arrestato, dopo le formalità di rito, è stato condotto presso il carcere di Foggia a disposizione dell'A.G. procedente.