Un inedito sfidante appare sulle pagine dei quotidiani
Il candidato “Vito Bello”, piccolo errore de LaRepubblica. Per riderci un po’ su, dopo tante acredini
martedì 17 maggio 2011
«Anche i grandi sbagliano» ci verrebbe da dire commentando il grossolano errore che appare oggi sul quotidiano LaRepubblica, precisamente a pagina 2 del risvolto nazionale. La dettagliata, quasi pedissequa elencazione dei dati sulla votazioni comunali da poco concluse in numerosi comuni italiani include anche Barletta, citato come capoluogo di provincia chiamato al voto per nominare il proprio sindaco.
Accanto ai ben più chiacchierati ed inaspettati risultati di Milano, Bologna e Torino, un piccolissimo ritaglio di pagina è dedicato anche alla riconferma tutta barlettana di Nicola Maffei, candidato sindaco per il centrosinistra. Ma anche nell'ordinaria normalità di quel dato già ampiamente commentato, la stravaganza è nel nome del suo avversario, di un imprecisato partito di ignota origine: tale "Vito Bello", forse un neofita della politica barlettana, forse un burlesco soprannome del neo-eletto sindaco? Sicuramente e molto più probabilmente, una piccola e veniale imprecisione per i ben più altisonanti giornalisti del noto quotidiano nazionale, a cui perdoniamo con un sorriso questa piccola svista.
Perché, fra tanti commenti salaci e tante acredini post-voto, è bello commentare i risultati potendo scherzarci un po', senza aver nulla a pretendere e senza che alcuno possa legarsela al dito. La politica è il mestiere più bello del mondo, diranno coloro che in questa vocazione ci credono davvero, e perciò gli stessi si concederanno una risata strappata fra le troppe seriose discussioni del day-after elettorale.
Accanto ai ben più chiacchierati ed inaspettati risultati di Milano, Bologna e Torino, un piccolissimo ritaglio di pagina è dedicato anche alla riconferma tutta barlettana di Nicola Maffei, candidato sindaco per il centrosinistra. Ma anche nell'ordinaria normalità di quel dato già ampiamente commentato, la stravaganza è nel nome del suo avversario, di un imprecisato partito di ignota origine: tale "Vito Bello", forse un neofita della politica barlettana, forse un burlesco soprannome del neo-eletto sindaco? Sicuramente e molto più probabilmente, una piccola e veniale imprecisione per i ben più altisonanti giornalisti del noto quotidiano nazionale, a cui perdoniamo con un sorriso questa piccola svista.
Perché, fra tanti commenti salaci e tante acredini post-voto, è bello commentare i risultati potendo scherzarci un po', senza aver nulla a pretendere e senza che alcuno possa legarsela al dito. La politica è il mestiere più bello del mondo, diranno coloro che in questa vocazione ci credono davvero, e perciò gli stessi si concederanno una risata strappata fra le troppe seriose discussioni del day-after elettorale.