Un Frecciarossa per la "Freccia del Sud"
Trenitalia omaggia Pietro Mennea dedicandogli il 1000. Tante altre le iniziative attuate, dal Coni ai comuni di Formia e Milano
mercoledì 27 marzo 2013
11.01
Un Frecciarossa per la "Freccia del Sud". Anche Trenitalia ha voluto onorare la memoria di Pietro Mennea, il campionissimo barlettano scomparso giovedì scorso all'età di soli 61 anni. È uscito ieri dallo stabilimento AnsaldoBreda di Pistoia il primo esemplare del Frecciarossa 1000, supertreno da 360 km/h (400 km/h velocità di punta) che le FS hanno voluto dedicare a Mennea (nella foto l'ad di Trenitalia Moretti): la locomotiva celebrerà e continuerà a far correre, in Italia e in Europa, il nome dell'italiano più veloce di sempre. Il nuovo treno sarà testato nello stabilimento di Vado Ligure: "È già stato realizzato il logo - ha spiegato l' azienda canadese con stabilimento a Vado - naturalmente dopo avere contattato la famiglia". Il treno percorrerà da gennaio 2014 la tratta Roma-Milano in due ore e 20 minuti, ma non arriverà nel Meridione, almeno per ora, a casa Mennea. "E' un tentativo simbolico di creare un parallelismo tra la massima espressione della velocità umana e la velocità su rotaie", Mauro Moretti, Amministratore Delegato di FS Italiane, ha così motivato l'intitolazione a Pietro Mennea, di fatto uno dei simboli dello sport mondiale di tutti i tempi: "Sarà il binomio della velocità e dell'eccellenza italiana. Questa nostra scelta è una dimostrazione di riconoscenza e di affetto per chi con il suo impegno, la sua serietà, la sua professionalità e le sue qualità ha dato lustro internazionale al nostro Paese".
A 27 anni aveva sorpassato il mondo intero, conquistandosi il soprannome di "Freccia del Sud", a 61 l'ha lasciato sconfitto da un male incurabile, una scomparsa che ha posto dietro di sé una enorme scia di commozione e un grande vuoto, a livello umano e sportivo. Quella di Pietro Mennea è stata la storia di un ragazzo che da Barletta è andato alla conquista del mondo (non solo quello sportivo), contando su un fisico normale ma un carattere e una forza di volontà d'acciaio. La figura di Mennea, che nel suo palmares ha inserito le Olimpiadi di Monaco, Montreal, Mosca, Los Angeles e Seul, con un oro e due bronzi, 528 gare complessive, 23 libri e soprattutto il record mondiale del 1979 a Città del Messico, dove corse i 200 metri in 19" e 72"', primato rimasto in piedi per ben 17 anni e ancora intatto su scala europea, non è stata omaggiata su scala nazionale solo da Trenitalia: anche la città di Formia, che gli aveva conferito il 19 settembre del 2009 il premio Cicerone "Città di Formia" e la cittadinanza onoraria, per i trascorsi preparatori del campione barlettano sulla pista dello stadio "Bruno Zauli", dove sono nati i suoi successi, onorerà la memoria di Mennea intitolandogli il nuovo stadio di calcio.
Riconoscimenti alla memoria di un gigante dello sport come Mennea erano arrivati anche nei giorni precedenti: in poche settimane lo stradario di Milano potrebbe avere anche via Pietro Mennea, anche se, ovviamente, non si sa ancora dove sorgerà: "Potrebbe in zona San Siro o vicino all'Arena — ha spiegato l'assessora allo Sport, Chiara Bisconti— valuteremo anche con il Coni con il quale è attivo il tavolo per l'intitolazione di altre vie a protagonisti dello Sport. Milano ne ha tanti, non ci siamo dimenticati degli altri". Anche il CONI gli dedicherà un Museo presso lo stadio dei Marmi d Roma e modificherà il nome del celebre meeting Golden Gala in Memorial Pietro Mennea. Al momento manca all'appello il Comune di Barletta: tante sono state le proposte dei cittadini e di chi l'ha conosciuto, passando dallo stadio comunale alla Litoranea di Ponente, si attendono a breve mosse concrete.
(Twitter: @GuerraLuca88)
A 27 anni aveva sorpassato il mondo intero, conquistandosi il soprannome di "Freccia del Sud", a 61 l'ha lasciato sconfitto da un male incurabile, una scomparsa che ha posto dietro di sé una enorme scia di commozione e un grande vuoto, a livello umano e sportivo. Quella di Pietro Mennea è stata la storia di un ragazzo che da Barletta è andato alla conquista del mondo (non solo quello sportivo), contando su un fisico normale ma un carattere e una forza di volontà d'acciaio. La figura di Mennea, che nel suo palmares ha inserito le Olimpiadi di Monaco, Montreal, Mosca, Los Angeles e Seul, con un oro e due bronzi, 528 gare complessive, 23 libri e soprattutto il record mondiale del 1979 a Città del Messico, dove corse i 200 metri in 19" e 72"', primato rimasto in piedi per ben 17 anni e ancora intatto su scala europea, non è stata omaggiata su scala nazionale solo da Trenitalia: anche la città di Formia, che gli aveva conferito il 19 settembre del 2009 il premio Cicerone "Città di Formia" e la cittadinanza onoraria, per i trascorsi preparatori del campione barlettano sulla pista dello stadio "Bruno Zauli", dove sono nati i suoi successi, onorerà la memoria di Mennea intitolandogli il nuovo stadio di calcio.
Riconoscimenti alla memoria di un gigante dello sport come Mennea erano arrivati anche nei giorni precedenti: in poche settimane lo stradario di Milano potrebbe avere anche via Pietro Mennea, anche se, ovviamente, non si sa ancora dove sorgerà: "Potrebbe in zona San Siro o vicino all'Arena — ha spiegato l'assessora allo Sport, Chiara Bisconti— valuteremo anche con il Coni con il quale è attivo il tavolo per l'intitolazione di altre vie a protagonisti dello Sport. Milano ne ha tanti, non ci siamo dimenticati degli altri". Anche il CONI gli dedicherà un Museo presso lo stadio dei Marmi d Roma e modificherà il nome del celebre meeting Golden Gala in Memorial Pietro Mennea. Al momento manca all'appello il Comune di Barletta: tante sono state le proposte dei cittadini e di chi l'ha conosciuto, passando dallo stadio comunale alla Litoranea di Ponente, si attendono a breve mosse concrete.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Fonte foto: www.gazzetta.it