Ulivi abbattuti in via Trani, interviene Cianci
«Le stelle stanno a guardare, e se loro lo fanno, noi non lo faremo»
venerdì 5 maggio 2017
«Con riferimento all'attività svolta dal Gruppo Carabinieri Forestale di Bari, accertato l'illecito amministrativo, non è dato sapere se vi sarà un seguito caratterizzato dalla violazione dell'art. 452-bis c.p. - (Inquinamento ambientale) che narra: "È punito con la reclusione da due a sei anni e con la multa da euro 10.000 a euro 100.000 chiunque, in violazione di disposizioni legislative, regolamentari o amministrative, specificamente poste a tutela dell'ambiente e la cui inosservanza costituisce di per sè illecito amministrativo o penale, cagiona una compromissione o un deterioramento rilevante:
1) dello stato del suolo, del sottosuolo, delle acque o dell'aria;
2) dell'ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora o della fauna selvatica».
Lungo incipit che ben racconta lo stato d'animo di Michele Cianci, Presidente Comitato Operazione Aria Pulita BAT, di cui riportiamo testualmente le riflessioni. «Quando l'inquinamento è prodotto in un'area naturale protetta o sottoposta a vincolo paesaggistico, ambientale, storico, artistico, architettonico o archeologico, ovvero in danno di specie animali o vegetali protette, la pena è aumentata". Sarebbe, quindi, interessante sapere se l'illecito amministrativo commesso con l'abbattimento di ben 646 alberi, non interrotto dalle autorità amministrative, a ciò preposte, nonostante la segnalazione della Vostra redazione, di questo comitato e di migliaia di cittadini, abbia cagionato una compromissione dello stato del suolo, dell'aria, dell'ecosistema e della flora. Perché, se cosi fosse e, ripeto non è dato sapere dal Comunicato dei Carabinieri, probabilmente il programma messo in opera da chi ha abbattuto gli alberi non potrà essere portato a termine, in quanto, l'art. 452 -novies. - (Confisca). Narra "Nel caso di condanna o di applicazione della pena su richiesta delle parti, a norma dell'articolo 444 del codice di procedura penale, per i delitti previsti dagli articoli 452-bis, 452-ter, 452-quinquies, 452-sexies e 452-septies del presente codice, è sempre ordinata la confisca delle cose che costituiscono il prodotto o il profitto del reato o che servirono a commettere il reato. Per ora, finalmente, una cosa è certa, che l'illecito amministrativo c'è, anche se questa storia riporta alla mia mente l'opera dello scrittore A.J. Cronin: "E le stelle stanno a guardare". E se loro lo fanno, noi non lo faremo».
1) dello stato del suolo, del sottosuolo, delle acque o dell'aria;
2) dell'ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora o della fauna selvatica».
Lungo incipit che ben racconta lo stato d'animo di Michele Cianci, Presidente Comitato Operazione Aria Pulita BAT, di cui riportiamo testualmente le riflessioni. «Quando l'inquinamento è prodotto in un'area naturale protetta o sottoposta a vincolo paesaggistico, ambientale, storico, artistico, architettonico o archeologico, ovvero in danno di specie animali o vegetali protette, la pena è aumentata". Sarebbe, quindi, interessante sapere se l'illecito amministrativo commesso con l'abbattimento di ben 646 alberi, non interrotto dalle autorità amministrative, a ciò preposte, nonostante la segnalazione della Vostra redazione, di questo comitato e di migliaia di cittadini, abbia cagionato una compromissione dello stato del suolo, dell'aria, dell'ecosistema e della flora. Perché, se cosi fosse e, ripeto non è dato sapere dal Comunicato dei Carabinieri, probabilmente il programma messo in opera da chi ha abbattuto gli alberi non potrà essere portato a termine, in quanto, l'art. 452 -novies. - (Confisca). Narra "Nel caso di condanna o di applicazione della pena su richiesta delle parti, a norma dell'articolo 444 del codice di procedura penale, per i delitti previsti dagli articoli 452-bis, 452-ter, 452-quinquies, 452-sexies e 452-septies del presente codice, è sempre ordinata la confisca delle cose che costituiscono il prodotto o il profitto del reato o che servirono a commettere il reato. Per ora, finalmente, una cosa è certa, che l'illecito amministrativo c'è, anche se questa storia riporta alla mia mente l'opera dello scrittore A.J. Cronin: "E le stelle stanno a guardare". E se loro lo fanno, noi non lo faremo».