Ufficio scolastico provinciale, «risultato storico per il nostro territorio»
La capogruppo PD Rosa Cascella commenta il voto in consiglio comunale
sabato 31 dicembre 2022
11.11
«Il Consiglio comunale ha approvato, all'unanimità, un nuovo schema di contratto di concessione di una porzione dell'ex convento San Domenico alla Provincia. Nei locali di Palazzo San Domenico sarà ospitato l'istituendo Ufficio scolastico della BAT. Tale proposta faceva seguito alla riunione della conferenza provinciale permanente: tenutasi lo scorso 6 Dicembre, aveva come unico punto all'ordine del giorno "Istituzione dell'ufficio scolastico provinciale nella provincia di Barletta Andria Trani". Il voto in consiglio comunale è una tappa fondamentale per un risultato storico per il nostro territorio. La BAT senza questo ufficio è rimasta, troppo a lungo, una creatura monca».
È quanto dichiara Rosa Cascella, capogruppo Partito democratico, dopo il voto in consiglio comunale nella giornata di ieri.
«La scuola è un presidio, forse il principale presidio del pubblico in ogni angolo del Paese. I ritmi, gli spostamenti, l'organizzazione delle famiglie dipendono in larga misura dalle scuole. E il coordinamento di queste scuole è compito, da sempre, di quegli uffici che un tempo erano chiamati provveditorati e oggi sono gli Uffici scolastici provinciali.
La rilevanza di questa battaglia, di questo tema è enorme. Per risolvere al più presto la anomalia, che dura da quasi 15 anni, di istituti scolastici, insegnanti e personale ATA che, operando nella stessa provincia, hanno fatto però capo, sinora, a due uffici scolastici differenti (Bari e Foggia) per ogni tipo di questione organizzativa e burocratica. Ad esempio per la formulazione delle graduatorie e l'assegnazione di incarichi, ma anche per tutto ciò che lega, in termini di progetti, la scuola e gli enti sovraordinati. Oggi il Consiglio comunale di Barletta, ed è doveroso ringraziare anche il Presidente della Provincia Bernardo Lodispoto, segna un punto importante in questa annosa vicenda.
È nostro auspicio che, nel tavolo già convocato per il prossimo 13 gennaio, Provincia BAT e Comune di Barletta operino, in modo sinergico, alla ricerca di una rapida ed efficace intesa intorno al tema della ripartizione degli oneri e delle spese necessarie al completamento dell'iter. Le scuole, i loro dirigenti, gli insegnanti, il personale ATA, gli alunni e le loro famiglie hanno gli occhi puntati verso le istituzioni: serve ora completare, nel più breve tempo possibile, questo lavoro utile, necessario per tutta la nostra comunità».
È quanto dichiara Rosa Cascella, capogruppo Partito democratico, dopo il voto in consiglio comunale nella giornata di ieri.
«La scuola è un presidio, forse il principale presidio del pubblico in ogni angolo del Paese. I ritmi, gli spostamenti, l'organizzazione delle famiglie dipendono in larga misura dalle scuole. E il coordinamento di queste scuole è compito, da sempre, di quegli uffici che un tempo erano chiamati provveditorati e oggi sono gli Uffici scolastici provinciali.
La rilevanza di questa battaglia, di questo tema è enorme. Per risolvere al più presto la anomalia, che dura da quasi 15 anni, di istituti scolastici, insegnanti e personale ATA che, operando nella stessa provincia, hanno fatto però capo, sinora, a due uffici scolastici differenti (Bari e Foggia) per ogni tipo di questione organizzativa e burocratica. Ad esempio per la formulazione delle graduatorie e l'assegnazione di incarichi, ma anche per tutto ciò che lega, in termini di progetti, la scuola e gli enti sovraordinati. Oggi il Consiglio comunale di Barletta, ed è doveroso ringraziare anche il Presidente della Provincia Bernardo Lodispoto, segna un punto importante in questa annosa vicenda.
È nostro auspicio che, nel tavolo già convocato per il prossimo 13 gennaio, Provincia BAT e Comune di Barletta operino, in modo sinergico, alla ricerca di una rapida ed efficace intesa intorno al tema della ripartizione degli oneri e delle spese necessarie al completamento dell'iter. Le scuole, i loro dirigenti, gli insegnanti, il personale ATA, gli alunni e le loro famiglie hanno gli occhi puntati verso le istituzioni: serve ora completare, nel più breve tempo possibile, questo lavoro utile, necessario per tutta la nostra comunità».