Tutti pazzi per il Black Friday, ma occhio alle multe
Montaruli (Unimpresa Bat): «Solo vendite promozionali e niente saldi»
lunedì 20 novembre 2017
«Si avvicina il giorno dell'Americanata ed ecco che i commercianti si preparano agli allestimenti delle vetrine che, per quest'anno, saranno molto più difficoltosi rispetto allo scorso anno quando, per la violazione delle vigenti norme regionali in materia di saldi, sono state elevate anche pesanti sanzioni». A fare chiarezza rispetto all'attuale situazione normativa è il presidente UNIBAT e Dirigente UNIMPRESA, Portavoce anche del Circuito Federale UNIONECOMMERCIO, Savino Montaruli, il quale ha chiarito: «Attenti a non fare confusione. La normativa non è affatto cambiata rispetto allo scorso anno e i saldi invernali, secondo la norma più recente, sono possibili, in Puglia, solo a decorrere dal primo giorno feriale antecedente l'Epifania, fino al 28 febbraio. La partenza è fissata quindi al giorno venerdì 5 gennaio 2018.
Al di fuori di quelle date, per i saldi invernali e del periodo dal primo sabato di luglio fino al 15 settembre 2018, per il periodo estivo, i saldi non sono praticabili quindi venerdì 24 novembre prossimo in Italia non potrà esserci nessuna americanata. Ciò che invece, potrebbe essere possibile è semplicemente l'utilizzo della formula "Vendite Promozionali" di cui al vigente Regolamento Regionale 18 ottobre 2016, n. 10 il quale, all'art.5, disciplina tali vendite, uniche possibili il giorno del Black Friday cioè il 24 novembre prossimo. Le Vendite Promozionali, lo ricordo, sono effettuate dall'operatore commerciale al fine di promuovere soltanto alcuni prodotti merceologici per un periodo di tempo limitato, praticando uno sconto sul prezzo normale di vendita. Per l'effettuazione della vendita promozionale, l'esercente è tenuto a rendere noto al pubblico: a) la data di inizio e la durata della vendita; b) i prodotti oggetto della vendita e le percentuali di sconto praticate per ciascuna di essi. I prodotti offerti in vendita promozionale devono essere separati da tutti gli altri e inequivocabilmente individuabili. Alla luce del chiarimento fin qui esplicitato ritengo che il lavoro preparatorio che aspetta gli esercenti che vogliano "godere" del famigerato Black Friday in versione "ridotta all'italiana", del prossimo 24 novembre, sia gravoso in quanto le vetrine dovranno essere opportunamente allestite separando in modo "inequivocabile" le merci offerte in vendita promozionale quindi scontistica solo su alcuni prodotti, rispetto a tutto il resto. Una differenza "sostanziale" rispetto a quanto si è visto fino allo scorso anno. Le sanzioni per i trasgressori sono pesantissime. Questa è la situazione e così deve essere rappresentata, senza tergiversazioni e senza strumentalizzazioni politiche o parasindacali, come purtroppo accaduto in passato e come continua ad accadere, con addirittura talune Associazioni di Categoria che si sono fatte promotrici di organizzare questo evento senza avvisare opportunamente gli esercenti delle conseguenze, mettendoli, di fatto, in condizione di essere pesantemente sanzionati, come di fatto è accaduto, almeno dove la Squadra Annonaria funziona e i controlli ci sono stati, come nel comune di Bari.
Da parte nostra – continua Montaruli – continuiamo a restare attoniti di fronte al fatto che la Regione Puglia, evidentemente stretta tra gruppi di potere e di lobby interne ed esterne, non abbia mai inteso dare seguito alle nostre richieste di rimodulazione completa e razionale della normativa, individuando periodi più idonei per inizio e fine saldi, anche rispetto alla loro durata e per addivenire alla liberalizzazione della fattispecie. Eppure i commercianti vogliono questo e lo hanno anche richiesto espressamente. Evidentemente la volontà degli esercenti, della "Base", viene dopo, molto dopo tutto il resto e comunque dopo di tutto» ha concluso il presidente Montaruli.
Al di fuori di quelle date, per i saldi invernali e del periodo dal primo sabato di luglio fino al 15 settembre 2018, per il periodo estivo, i saldi non sono praticabili quindi venerdì 24 novembre prossimo in Italia non potrà esserci nessuna americanata. Ciò che invece, potrebbe essere possibile è semplicemente l'utilizzo della formula "Vendite Promozionali" di cui al vigente Regolamento Regionale 18 ottobre 2016, n. 10 il quale, all'art.5, disciplina tali vendite, uniche possibili il giorno del Black Friday cioè il 24 novembre prossimo. Le Vendite Promozionali, lo ricordo, sono effettuate dall'operatore commerciale al fine di promuovere soltanto alcuni prodotti merceologici per un periodo di tempo limitato, praticando uno sconto sul prezzo normale di vendita. Per l'effettuazione della vendita promozionale, l'esercente è tenuto a rendere noto al pubblico: a) la data di inizio e la durata della vendita; b) i prodotti oggetto della vendita e le percentuali di sconto praticate per ciascuna di essi. I prodotti offerti in vendita promozionale devono essere separati da tutti gli altri e inequivocabilmente individuabili. Alla luce del chiarimento fin qui esplicitato ritengo che il lavoro preparatorio che aspetta gli esercenti che vogliano "godere" del famigerato Black Friday in versione "ridotta all'italiana", del prossimo 24 novembre, sia gravoso in quanto le vetrine dovranno essere opportunamente allestite separando in modo "inequivocabile" le merci offerte in vendita promozionale quindi scontistica solo su alcuni prodotti, rispetto a tutto il resto. Una differenza "sostanziale" rispetto a quanto si è visto fino allo scorso anno. Le sanzioni per i trasgressori sono pesantissime. Questa è la situazione e così deve essere rappresentata, senza tergiversazioni e senza strumentalizzazioni politiche o parasindacali, come purtroppo accaduto in passato e come continua ad accadere, con addirittura talune Associazioni di Categoria che si sono fatte promotrici di organizzare questo evento senza avvisare opportunamente gli esercenti delle conseguenze, mettendoli, di fatto, in condizione di essere pesantemente sanzionati, come di fatto è accaduto, almeno dove la Squadra Annonaria funziona e i controlli ci sono stati, come nel comune di Bari.
Da parte nostra – continua Montaruli – continuiamo a restare attoniti di fronte al fatto che la Regione Puglia, evidentemente stretta tra gruppi di potere e di lobby interne ed esterne, non abbia mai inteso dare seguito alle nostre richieste di rimodulazione completa e razionale della normativa, individuando periodi più idonei per inizio e fine saldi, anche rispetto alla loro durata e per addivenire alla liberalizzazione della fattispecie. Eppure i commercianti vogliono questo e lo hanno anche richiesto espressamente. Evidentemente la volontà degli esercenti, della "Base", viene dopo, molto dopo tutto il resto e comunque dopo di tutto» ha concluso il presidente Montaruli.