Tutti a scuola al "Principe di Napoli"
La campanella è suonata anche per gli alunni della "D'Azeglio"
venerdì 30 settembre 2016
Ieri mattina la campanella è tornata a suonare al plesso "Principe di Napoli" anche per i bambini della "D'Azeglio" che non sono potuti tornare nella loro storica scuola perché l'edificio è inagibile. Alla presenza di insegnanti e personale scolastico, il dirigente Alfredo Basile ha accolto i giovani alunni e i loro genitori insieme al sindaco Pasquale Cascella e all'assessore Marina Dimatteo per il "buon anno scolastico".
"La soluzione che ha consentito di affrontare una situazione di emergenza come quella alla vigilia dell'apertura dell'anno scolastico - ha affermato il sindaco - è stata possibile grazie alla consapevolezza e allo spirito di coesione che la comunità scolastica ha messo in campo. Non era scontato che in quindici giorni tutti potessero iniziare l'anno scolastico, per di più in una 'scuola' in cui ritrovarsi più uniti che mai. E' un buon insegnamento per tutti: questa esperienza rimette in primo piano la necessità della sicurezza dell'intero patrimonio scolastico della città, ma costituisce anche un punto fermo su come affrontare le criticità nella vita quotidiana. Ciò consente alle nuove generazioni di guardare al futuro, di cui sono espressione, con rinnovata fiducia, a tutela di un diritto qual è quello allo studio".
"La soluzione che ha consentito di affrontare una situazione di emergenza come quella alla vigilia dell'apertura dell'anno scolastico - ha affermato il sindaco - è stata possibile grazie alla consapevolezza e allo spirito di coesione che la comunità scolastica ha messo in campo. Non era scontato che in quindici giorni tutti potessero iniziare l'anno scolastico, per di più in una 'scuola' in cui ritrovarsi più uniti che mai. E' un buon insegnamento per tutti: questa esperienza rimette in primo piano la necessità della sicurezza dell'intero patrimonio scolastico della città, ma costituisce anche un punto fermo su come affrontare le criticità nella vita quotidiana. Ciò consente alle nuove generazioni di guardare al futuro, di cui sono espressione, con rinnovata fiducia, a tutela di un diritto qual è quello allo studio".