Turismo accessibile, ecco la proposta di Rotaract e "In Braille"
Menù e guide turistiche realizzate per persone con disabilità visiva
domenica 3 luglio 2016
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Il Club Rotaract del Distretto 2120 Puglia e Basilicata ha deciso di orientare l'impegno del 2016 verso opere di sensibilizzazione nei confronti di soggetti ipovedenti e non vedenti. Una delle iniziative con tale obiettivo ha visto i Rotaract Club di Barletta, Trani, Bisceglie, Canosa di Puglia, Molfetta/Giovinazzo e Lecce promuovere la diffusione di menù accessibili ai ciechi e agli ipovedenti. Grazie alla partnership fra Distretto Rotaract 2120 Puglia & Basilicata ed In Braille dal primo luglio le persone con disabilità visiva troveranno oltre che a Barletta, città nella quale il progetto MENÙ IN BRAILLE è nato lo scorso anno, anche a Bisceglie, Canosa di Puglia, Giovinazzo, Lecce e Trani le prime strutture dotate di menù accessibili. A Barletta presso il Jolie Cafè, a Canosa di Puglia presso l'Excalibur ed il Twins, a Giovinazzo presso La Creperia, a Bisceglie presso Palazzo Bonomi, a Lecce presso La Cantina delle Streghe e Il Caffè Cittadino e a Trani presso il Westinghouse (da agosto perché il menù è in fase di rielaborazione), dunque, i ciechi potranno consultare il menù in braille e gli ipovedenti quelli a caratteri ingranditi.
La collaborazione con il Distretto Rotaract 2120 Puglia & Basilicata ed i Club cittadini Barletta, Trani, Bisceglie, Canosa di Puglia, Molfetta/Giovinazzo e Lecce ha permesso al progetto MENÙ IN BRAILLE di varcare i confini della città di Barletta dove è nato nel 2015 con un'ottima risposta da parte degli esercenti pubblici. Sul sito www.inbraille.it, portale dedicato alla disabilità visiva, nella sezione MENÙ IN BRAILLE non solo è possibile aderire online al progetto ma anche consultare l'elenco delle strutture dotate di menù accessibili cliccando su ESERCIZI PUBBLICI e ascoltare i menù (delle strutture che ne hanno autorizzato la pubblicazione) prima di recarsi nel locale scelto o nel locale stesso sia in modalità online, grazie all'uso degli smartphone, sia offline, salvando sul proprio dispositivo i menù accessibili. Il nuovo servizio è frutto di un costante confronto con i destinatari dell'intervento perché fondamentale risulta analizzare i bisogni e valutare per poi attuare le modalità per soddisfarli.
Poter leggere il menù non solo è indice di trasparenza e correttezza, ma è anche un obbligo di legge per tutte le attività che somministrano cibi e bevande al fine di proteggere i consumatori in materia di indicazione dei prezzi offerti ai medesimi. Ulteriori obblighi sono quelli di indicare l'utilizzo di cibi surgelati e sulla presenza di eventuali prodotti che provocano allergie o intolleranze. I menù accessibili, inoltre, garantiscono ai disabili visivi privacy e autonomia. Alla luce di tali considerazioni, in occasione degli incontri per il Piano Strategico del Turismo 2016-2025 promossi dalla Regione Puglia, abbiamo espresso la necessità di rendere obbligatoria l'accessibilità dei menù come di tutta la comunicazione legata alla promozione della nostra regione. Da non sottovalutarne, inoltre, il potenziale economico. Solo in Italia, secondo l'Istat (2013), i non vedenti sono circa 350 mila e gli ipovedenti circa un milione e mezzo. Come ricorda la commissione per la promozione e il sostegno del Turismo Accessibile sono cifre alle quali deve essere aggiunto il fattore moltiplicatore di 2.8, perché il tempo libero si passa in compagnia ed in vacanza non si va da soli. Ulteriori sviluppi e collaborazioni sono in via di sviluppo per permettere al progetto MENÙ IN BRAILLE di varcare presto i confini della Regione Puglia.
«Mi preme rivolgere un invito ai ciechi e agli ipovedenti che usufruiranno dei menù accessibili - scrive Sabrina Salerno di "In Braille" - affinché ne valutino l'impostazione, frutto della collaborazione con l'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti della provincia Barletta-Andria-Trani, e non esitino a contattarci per darci consigli utili a perfezionare il servizio». La diffusione di menù accessibili da parte dei Club Rotaract cittadini Barletta, Trani, Bisceglie, Canosa di Puglia, Molfetta/Giovinazzo e Lecce è stata accompagnata dalla realizzazione di guide cittadine informativo-descrittive, in braille per non vedenti e a caratteri ingranditi per ipovedenti, effettuate per conto di donazioni del Distretto Rotaract 2120 Puglia e Basilicata a fronte Service Distrettuali MPsense e DFP. Sempre dal primo luglio presso lo IAT (Informazione Accoglienza Turistica) di Barletta sarà disponibile la guida "Il Castello, Santa Maria Maggiore e Palazzo della Marra", presso lo IAT di Bisceglie la guida "Museo Diocesano di Bisceglie: Palazzo Episcopale", presso lo IAT di Molfetta la guida "Itinerario medievale nel centro antico" e presso la Fondazione Archeologica Canosina onlus di Canosa di Puglia la guida "La Basilica di San Sabino".
La collaborazione con il Distretto Rotaract 2120 Puglia & Basilicata ed i Club cittadini Barletta, Trani, Bisceglie, Canosa di Puglia, Molfetta/Giovinazzo e Lecce ha permesso al progetto MENÙ IN BRAILLE di varcare i confini della città di Barletta dove è nato nel 2015 con un'ottima risposta da parte degli esercenti pubblici. Sul sito www.inbraille.it, portale dedicato alla disabilità visiva, nella sezione MENÙ IN BRAILLE non solo è possibile aderire online al progetto ma anche consultare l'elenco delle strutture dotate di menù accessibili cliccando su ESERCIZI PUBBLICI e ascoltare i menù (delle strutture che ne hanno autorizzato la pubblicazione) prima di recarsi nel locale scelto o nel locale stesso sia in modalità online, grazie all'uso degli smartphone, sia offline, salvando sul proprio dispositivo i menù accessibili. Il nuovo servizio è frutto di un costante confronto con i destinatari dell'intervento perché fondamentale risulta analizzare i bisogni e valutare per poi attuare le modalità per soddisfarli.
Poter leggere il menù non solo è indice di trasparenza e correttezza, ma è anche un obbligo di legge per tutte le attività che somministrano cibi e bevande al fine di proteggere i consumatori in materia di indicazione dei prezzi offerti ai medesimi. Ulteriori obblighi sono quelli di indicare l'utilizzo di cibi surgelati e sulla presenza di eventuali prodotti che provocano allergie o intolleranze. I menù accessibili, inoltre, garantiscono ai disabili visivi privacy e autonomia. Alla luce di tali considerazioni, in occasione degli incontri per il Piano Strategico del Turismo 2016-2025 promossi dalla Regione Puglia, abbiamo espresso la necessità di rendere obbligatoria l'accessibilità dei menù come di tutta la comunicazione legata alla promozione della nostra regione. Da non sottovalutarne, inoltre, il potenziale economico. Solo in Italia, secondo l'Istat (2013), i non vedenti sono circa 350 mila e gli ipovedenti circa un milione e mezzo. Come ricorda la commissione per la promozione e il sostegno del Turismo Accessibile sono cifre alle quali deve essere aggiunto il fattore moltiplicatore di 2.8, perché il tempo libero si passa in compagnia ed in vacanza non si va da soli. Ulteriori sviluppi e collaborazioni sono in via di sviluppo per permettere al progetto MENÙ IN BRAILLE di varcare presto i confini della Regione Puglia.
«Mi preme rivolgere un invito ai ciechi e agli ipovedenti che usufruiranno dei menù accessibili - scrive Sabrina Salerno di "In Braille" - affinché ne valutino l'impostazione, frutto della collaborazione con l'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti della provincia Barletta-Andria-Trani, e non esitino a contattarci per darci consigli utili a perfezionare il servizio». La diffusione di menù accessibili da parte dei Club Rotaract cittadini Barletta, Trani, Bisceglie, Canosa di Puglia, Molfetta/Giovinazzo e Lecce è stata accompagnata dalla realizzazione di guide cittadine informativo-descrittive, in braille per non vedenti e a caratteri ingranditi per ipovedenti, effettuate per conto di donazioni del Distretto Rotaract 2120 Puglia e Basilicata a fronte Service Distrettuali MPsense e DFP. Sempre dal primo luglio presso lo IAT (Informazione Accoglienza Turistica) di Barletta sarà disponibile la guida "Il Castello, Santa Maria Maggiore e Palazzo della Marra", presso lo IAT di Bisceglie la guida "Museo Diocesano di Bisceglie: Palazzo Episcopale", presso lo IAT di Molfetta la guida "Itinerario medievale nel centro antico" e presso la Fondazione Archeologica Canosina onlus di Canosa di Puglia la guida "La Basilica di San Sabino".