Tupputi critica le parole di Cascella
«Il no alle Primarie ha spaccato il centrosinistra». Contestata la 'gestione' Patruno del PD
giovedì 4 aprile 2013
Il candidato sindaco per la lista civica "Riscriviamo Barletta", Giuseppe Tupputi, parte dalle parole di Pasquale Cascella, candidato sindaco, così pare, del Pd e di una parte consistente del centrosinistra barlettano, per riaprire la polemica sulla mancata scelta delle Primarie di coalizione, criticando le scelte dell'attuale dirigenza del Partito Democratico cittadino.
«Forse il dottor Cascella non è stato ben informato sui fatti che hanno preceduto la sua candidatura - inizia Tupputi - mi ha sorpreso leggere le sue considerazioni negative sulle primarie, espresse durante l'incontro di lunedì scorso. Cascella oltre ad esprimere il suo parere negativo circa l'utilizzo a Barletta dello strumento di partecipazione democratica per la scelta del candidato sindaco, ha sollevato dubbi sull'eventuale appoggio incondizionato a favore del vincitore da parte degli altri partecipanti alla tornata pre-elettorale.
Un dubbio lecito – prosegue - ma semplice da eliminare, decidendo prima e in maniera chiara le regole di partecipazione alle Primarie, in modo che per i trasgressori diventasse impossibile sfuggire alle proprie responsabilità difronte ai barlettani. E infatti il sottoscritto, prima di uscire dal Pd per candidarsi con una propria lista, ha annunciato, per iscritto e in tempi non sospetti, la propria disponibilità a partecipare alla primarie, suggerendo anche il modo per risolvere la questione sollevata dal dottor Cascella. Nella mia lettera dello scorso 11 marzo, inviata direttamente al commissario cittadino, nonché segretario provinciale del Partito Democratico Andrea Patruno, ho evidenziato quanto ritenessi "indispensabile svolgere le primarie fondandole sul reciproco rispetto fra tutti i candidati – a cominciare da quelli del Pd - per allargare la partecipazione e offrire al Partito Democratico e al centrosinistra rinnovate possibilità di successo".
«Inoltre, in riferimento ai dubbi sollevati lunedì scorso dal dottor Cascella, nella mia lettera ho detto di essere "disponibile a sottoscrivere un patto di lealtà ed un codice etico che impegni tutti i perdenti a garantire al vincitore delle primarie sostegno". Ma come tutti sanno, chi dirige attualmente il Pd ha preso altre strade, dimostrando di non voler affrontare la questione e di aver forse già deciso da tempo che le primarie a Barletta non si sarebbero dovute tenere. Un vecchio modo di fare politica che mi ha spinto ad abbandonare il Partito Democratico, e che va cancellato per il bene della città, perché già adesso i risultati negativi di tale modo di operare sono sotto gli occhi di tutti».
Conclude ricordando che ad ora ci sono già cinque candidati sindaco di area centrosinistra.
«Forse il dottor Cascella non è stato ben informato sui fatti che hanno preceduto la sua candidatura - inizia Tupputi - mi ha sorpreso leggere le sue considerazioni negative sulle primarie, espresse durante l'incontro di lunedì scorso. Cascella oltre ad esprimere il suo parere negativo circa l'utilizzo a Barletta dello strumento di partecipazione democratica per la scelta del candidato sindaco, ha sollevato dubbi sull'eventuale appoggio incondizionato a favore del vincitore da parte degli altri partecipanti alla tornata pre-elettorale.
Un dubbio lecito – prosegue - ma semplice da eliminare, decidendo prima e in maniera chiara le regole di partecipazione alle Primarie, in modo che per i trasgressori diventasse impossibile sfuggire alle proprie responsabilità difronte ai barlettani. E infatti il sottoscritto, prima di uscire dal Pd per candidarsi con una propria lista, ha annunciato, per iscritto e in tempi non sospetti, la propria disponibilità a partecipare alla primarie, suggerendo anche il modo per risolvere la questione sollevata dal dottor Cascella. Nella mia lettera dello scorso 11 marzo, inviata direttamente al commissario cittadino, nonché segretario provinciale del Partito Democratico Andrea Patruno, ho evidenziato quanto ritenessi "indispensabile svolgere le primarie fondandole sul reciproco rispetto fra tutti i candidati – a cominciare da quelli del Pd - per allargare la partecipazione e offrire al Partito Democratico e al centrosinistra rinnovate possibilità di successo".
«Inoltre, in riferimento ai dubbi sollevati lunedì scorso dal dottor Cascella, nella mia lettera ho detto di essere "disponibile a sottoscrivere un patto di lealtà ed un codice etico che impegni tutti i perdenti a garantire al vincitore delle primarie sostegno". Ma come tutti sanno, chi dirige attualmente il Pd ha preso altre strade, dimostrando di non voler affrontare la questione e di aver forse già deciso da tempo che le primarie a Barletta non si sarebbero dovute tenere. Un vecchio modo di fare politica che mi ha spinto ad abbandonare il Partito Democratico, e che va cancellato per il bene della città, perché già adesso i risultati negativi di tale modo di operare sono sotto gli occhi di tutti».
Conclude ricordando che ad ora ci sono già cinque candidati sindaco di area centrosinistra.