Truffe agli anziani, a Barletta aumentano le segnalazioni
Finti “funzionari” nelle case dei pensionati
domenica 8 marzo 2015
0.07
Si dice che il livello di civiltà di una società o comunità locale lo si valuti in base a come vengono trattate le fasce più deboli: bambini, anziani, disabili, bisognosi, ecc. Non credo ci siano Istituzioni a livello locale e nazionale che possano apporsi qualche medaglia per meriti in tal senso. A parte ciò, vogliamo soffermarci sull'atto più vergognoso di approfittarsi della buona fede delle persone anziane e indifese: molte sono le recentissime segnalazioni negli iReport di BarlettaViva o comunque a noi pervenute di truffe o tentativi di truffe ai danni di persone anziane anche qui a Barletta, in centro come in periferia.
Le descrizioni dell'approccio sono tutte molto simili: "una o due persone ben vestite, apparentemente per bene", fingendosi impiegato dell'Inps, del Tribunale, dell'Enel, del Comune, catturano l'attenzione dei poveri malcapitati, fingendo di avere rapporti con un loro famigliare (figlio, fratello, nipote…), chiaramente inventando, magari sfruttando poche facili informazioni non difficili da carpire in mille modi. La vittima li accoglie spesso in casa, e questi cerca di sottrarre piccole o più sostanziose somme di denaro ai poveri anziani che credono di agire per risolvere una fantomatica problematica burocratica o che riguardi la famiglia, rispondendo anche a domande personali come «Quanto prendi di pensione?» o «Vivi solo/a?». A volte con l'escamotage di voler praticare uno sconto sulle fatture, si sono fatte mostrare documenti, tra cui bollette di pagamento, carte bancomat, libretti postali o bancari; alcuni sono stati intercettati per strada e seguiti fin dentro casa.
Tanti sono i casi di cui si sa, ma chissà quanti taciuti, perché c'è anche l'aspetto psicologico di cui tener conto: alcuni anziani quando si accorgono del raggiro subito, impauriti, tacciono. Ma è proprio questo che si dovrebbe evitare, del resto anche dai media nazionali viene rappresentato l'aumento esponenziale del fenomeno negli ultimi anni, proponendosi con tantissime modalità diverse. Ricordiamo che l'Inps, il Comune e altri enti di pubblica utilità hanno più volte specificato che non inviano impiegati a domicilio.
L'invito è sempre alla prudenza e alla messa in guardia dei cittadini più anziani. Torneremo presto sull'argomento.
Le descrizioni dell'approccio sono tutte molto simili: "una o due persone ben vestite, apparentemente per bene", fingendosi impiegato dell'Inps, del Tribunale, dell'Enel, del Comune, catturano l'attenzione dei poveri malcapitati, fingendo di avere rapporti con un loro famigliare (figlio, fratello, nipote…), chiaramente inventando, magari sfruttando poche facili informazioni non difficili da carpire in mille modi. La vittima li accoglie spesso in casa, e questi cerca di sottrarre piccole o più sostanziose somme di denaro ai poveri anziani che credono di agire per risolvere una fantomatica problematica burocratica o che riguardi la famiglia, rispondendo anche a domande personali come «Quanto prendi di pensione?» o «Vivi solo/a?». A volte con l'escamotage di voler praticare uno sconto sulle fatture, si sono fatte mostrare documenti, tra cui bollette di pagamento, carte bancomat, libretti postali o bancari; alcuni sono stati intercettati per strada e seguiti fin dentro casa.
Tanti sono i casi di cui si sa, ma chissà quanti taciuti, perché c'è anche l'aspetto psicologico di cui tener conto: alcuni anziani quando si accorgono del raggiro subito, impauriti, tacciono. Ma è proprio questo che si dovrebbe evitare, del resto anche dai media nazionali viene rappresentato l'aumento esponenziale del fenomeno negli ultimi anni, proponendosi con tantissime modalità diverse. Ricordiamo che l'Inps, il Comune e altri enti di pubblica utilità hanno più volte specificato che non inviano impiegati a domicilio.
L'invito è sempre alla prudenza e alla messa in guardia dei cittadini più anziani. Torneremo presto sull'argomento.