«Sono un amico di tuo figlio» ma è falso e scatta la truffa
A Barletta anziana 81enne ingannata, il decalogo dei Carabinieri di Bari
mercoledì 16 luglio 2014
20.49
Prosegue il monitoraggio anti-truffe dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bari: negli ultimi sette giorni ben cinque sono stati gli episodi di truffa denunciati alle Forze dell'Ordine. Anche Barletta non è stata esente dalla casistica: il caso criminoso ha riguardato nella nostra città una 81enne truffata da un falso amico del figlio. Gli altri episodi sono stati registrati a Bari, dove un 81enne ed una 72enne, in differenti circostanze, sono stati truffati in casa da un falso dipendente Asl, a Trani dove una 78enne è stata raggirata da un altro individuo, e a Gioia del Colle con una 70enne raggirata dall'ennesimo falso amico del figlio.
La casistica delle truffe, principalmente a danno degli anziani, è purtroppo sempre più ampia ed in continuo sviluppo. Al riguardo il Comando Provinciale Carabinieri di Bari sensibilizza nuovamente la popolazione sulla necessità di tenere alta la guardia. Per non cadere in questi raggiri spesso è sufficiente prendere alcune precauzioni riassumibili in: "la prevenzione è la miglior difesa" e "non fidatevi delle apparenze e degli sconosciuti".
Ecco il decalogo offerto dalle Forze dell'Ordine, che riecheggia quello esposto poche settimane fa ai nostri microfoni dal comandante dei Carabinieri di Barletta, il capitano Andrea Iannucci:
La casistica delle truffe, principalmente a danno degli anziani, è purtroppo sempre più ampia ed in continuo sviluppo. Al riguardo il Comando Provinciale Carabinieri di Bari sensibilizza nuovamente la popolazione sulla necessità di tenere alta la guardia. Per non cadere in questi raggiri spesso è sufficiente prendere alcune precauzioni riassumibili in: "la prevenzione è la miglior difesa" e "non fidatevi delle apparenze e degli sconosciuti".
Ecco il decalogo offerto dalle Forze dell'Ordine, che riecheggia quello esposto poche settimane fa ai nostri microfoni dal comandante dei Carabinieri di Barletta, il capitano Andrea Iannucci:
- Prima di aprire la porta ad uno sconosciuto, anche se veste l'uniforme o dichiara di essere dipendente di azienda di pubblica utilità, è necessario verificare da chi è stato mandato e per quali motivi. Importantissimo accertarne l'identità richiedendo un documento e tesserino aziendale. Se non si ricevono rassicurazioni, non bisogna aprire la porta per alcun motivo e la prima cosa da fare è chiamare il "112".
- Ricordare sempre che nessun ente o azienda di pubblica utilità manda personale a casa per il pagamento delle bollette per rimborsi.
- Nessun ente manda personale a casa per sostituire banconote false date erroneamente.
- Non fermarsi mai per strada per dare ascolto a chi offre facili guadagni o a chi chiede di poter controllare i nostri soldi o il nostro libretto della pensione anche se chi ci ferma e ci vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili.
- Nel corso di operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente è sempre bene farsi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate.
- Se qualcuno ha il dubbio di essere osservato all'interno della banca o dell'ufficio postale è opportuno farlo presente agli impiegati o al personale di vigilanza. Se questo dubbio assale per strada la prima cosa da fare è quella di entrare in un negozio o cercare un carabiniere ovvero una compagnia sicura.
- Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall'ufficio postale, con i soldi in tasca, mai fermarsi con sconosciuti e mai farsi distrarre.
- Ricordare sempre che nessun cassiere di banca o di ufficio postale insegue per strada i clienti per rilevare un errore nel conteggio del denaro che ha consegnato.
- Quando si utilizza il bancomat è bene essere prudenti: evitare di operare se ci si sente osservati.
- Per qualunque problema e per chiarire qualsiasi dubbio chiamate subito il '112", i militari saranno a vostra completa disposizione per aiutarvi.