Truffa e usura sulle revolving cards, si aggiungono due nuovi imputati

A denunciare fu anche un cittadino barlettano

sabato 12 aprile 2014 8.48
Si aggiungono altri due imputati ai tre già in attesa del processo per le revolving cards gold e bleu di American Express. Il gup del tribunale di Trani Francesco Messina ha, infatti, rinviato a giudizio Melissa Perinetti, dirigente dell'area prodotti carte di American Express e Daniele Di Febo, dirigente della "Area Compliance", settore che cura la conformità alla normativa italiana dei prodotti della banca americana.

Il processo inizierà il 18 settembre davanti al tribunale collegiale di Trani. Stessa data in cui inizierà, ma davanti ad un diverso collegio giudicante, il dibattimento a carico degli altri tre imputati che avevano chiesto il rito immediato, rinunciando dunque all'udienza preliminare: Giglio Del Borgo, direttore generale e rappresentante legale di American Express Service Europe Limited per l'Italia e responsabile area carte e viaggi dal 2005 al 12 marzo 2008; Massimo Quarra, con lo stesso ruolo di Del Borgo dal 12 marzo 2008 in poi; e Francesco Fontana, rappresentante legale dell'American Express Service Europe Limited, dirigente dell'area ufficio legale.

I cinque imputati sono accusati di concorso in usura, truffa e tentata truffa. Nel procedimento sono costituiti parte civile l'Adusbef e quattro delle dieci persone dalle cui denunce prese origine l'inchiesta del pubblico ministero Michele Ruggiero. Secondo il sostituto procuratore della Repubblica di Trani Michele Ruggiero "Amex" avrebbe conseguito un ingiusto vantaggio patrimoniale grazie ad artifizi e raggiri ed a clausole contrattuali insidiose e poco chiare. Le indagini furono avviate nell'estate del 2008 con la denuncia di un molfettese dettosi tartassato dalla revolving di American Express. Poco dopo a denunciare analoghe situazioni furono un cittadino barlettano ed un terlizzese.