Truffa e raggiri, sequestrata agenzia immobiliare "Amica" di Barletta
La titolare e il collaboratore intascavano i depositi cauzionali
martedì 19 novembre 2013
18.00
A conclusione dell'attività investigativa personale della Polizia di Stato della sezione di polizia giudiziaria istituita presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani è stato eseguito nella giornata di ieri il sequestro preventivo della sede dell'agenzia immobiliare Amica di Barletta (l'immobile è ubicato in via San Francesco D'Assisi 12, in precedenza l'agenzia era ubicata in via Consalvo da Cordova 16) in esecuzione di un decreto emesso dal Gip presso il Tribunale di Trani F. Messina, su richiesta del Pubblico Ministero Maralfa.
Alla titolare C.D. ed il suo collaboratore S.G. è contestato il reato di truffa continuata per avere con artifizi e raggiri indotto in errore ignari clienti (in una circostanza si trattava di due sposini prossimi alle nozze) i quali dopo aver sottoscritto un accordo preliminare di affitto di immobili siti in Barletta e Trani versavano varie somme di denaro a titolo di cauzionale, apparentemente destinato in favore dei legittimi proprietari di fatto risultati inesistenti, e percepiti dagli indagati, unitamente alle somme versate a titolo di provvigione, senza mai concedere in locazione gli immobili adducendo pretestuose motivazioni.
Il sequestro è stato disposto dall'autorità giudiziaria al fine di interrompere l'attività truffaldina degli indagati. I fatti contestati risalgono al periodo che va da maggio 2012 a gennaio 2013.
Alla titolare C.D. ed il suo collaboratore S.G. è contestato il reato di truffa continuata per avere con artifizi e raggiri indotto in errore ignari clienti (in una circostanza si trattava di due sposini prossimi alle nozze) i quali dopo aver sottoscritto un accordo preliminare di affitto di immobili siti in Barletta e Trani versavano varie somme di denaro a titolo di cauzionale, apparentemente destinato in favore dei legittimi proprietari di fatto risultati inesistenti, e percepiti dagli indagati, unitamente alle somme versate a titolo di provvigione, senza mai concedere in locazione gli immobili adducendo pretestuose motivazioni.
Il sequestro è stato disposto dall'autorità giudiziaria al fine di interrompere l'attività truffaldina degli indagati. I fatti contestati risalgono al periodo che va da maggio 2012 a gennaio 2013.