Travolto da auto alla guida della sua moto, muore 65enne per infarto

Dramma sabato pomeriggio all'incrocio tra via Ferdinando d'Aragona e via Andria

lunedì 23 settembre 2013 11.53
Sabato di sangue nel centro di Barletta. Nel pomeriggio un motociclista di 65 anni, Angelo Paolo Viti, ha perso la vita a seguito di uno scontro con una macchina all'incrocio tra via Ferdinando d'Aragona e via Andria. Una tragedia nata a causa di una mancata precedenza: Viti, alla guida della sua Suzuki 400, è stato travolto da una Kia Picanto, che non avrebbe dato priorità come da codice alla moto. Viti ha terminato la sua corsa contro un'altra macchina, un'Autobianchi, in sosta irregolare nei pressi dell'incrocio. Nella giornata v'erano due ambulanze disponibili di cui una sia con medico che infermieri e una solo con i paramedici. La prima era in attività e in codice rosso, dunque occupata. L'altra con solo infermieri aveva un paziente a bordo: è andata sul posto con urgenza appena dopo aver lasciato quest'ultimo alle cure in ospedale, brevissimi i tempi occorsi.

In via d'Aragona permaneva il codice giallo [dunque meno urgente del rosso ndr]. Dopo essere arrivati, gli operatori hanno appurato che il paziente aveva il casco ma alle labbra recava con sé bollicine di sangue. Appariva lucido e cosciente e continuava a parlare con i paramedici come da prassi di primo soccorso. Era tuttavia politraumatizzato con probabili fratture al torace. Ogni possibile cura è stata eseguita al paziente, indi è stato trasportato al pronto soccorso ed è ivi giunto lucido. Solo successivamente ha subito un arresto cardiaco nel pronto soccorso durante i controlli a cui era sottoposto, forse originato dall'eventuale trauma toracico o da altri motivi tuttora ignoti. Inutili i consecutivi e pronti tentativi di rianimazione.

Sul posto sono intervenuti gli uomini della Polizia Municipale di Barletta, coordinati dal sostituto procuratore del Tribunale di Trani, Simone Merra, e i soccorritori del 118. Le due autovetture e la moto sono state momentaneamente poste sotto sequestro, in attesa di ricostruire la dinamica del tragico sinistro. Sarà l'analisi del verbale redatto dalle forze dell'ordine a fornire indicazioni in tal senso.