Traslazione del corpo di San Ruggero: Barletta celebra il patrono
«In questo tempo così difficile e pieno di incognite, siamo invitati a ricorrere al nostro santo protettore perché possa continuare a benedirci»
lunedì 27 aprile 2020
«Oggi, 27 aprile, la chiesa di Barletta celebra la ricorrenza annuale della traslazione del corpo del suo santo patrono Ruggero. Correva l'anno 1276 allorquando il clero della vicina Canne, diocesi della quale il nostro santo era pastore, a seguito del declino della città e per preservare le spoglie mortali di quell'uomo che si era speso fino alla fine per amore del suo popolo, decise di trasferire il suo venerabile corpo prima presso la cattedrale di S. Maria Maggiore poi presso il monastero delle benedettine di Santo Stefano divenute da allora "di San Ruggero" termine con il quale ancora oggi quella comunità monastica è conosciuta da tutti i Barlettani - scrive in una nota il Sac. Cosimo Damiano Fiorella, Cappellano del monastero di S. Ruggero».
«Una ricorrenza questa forse poco conosciuta a differenza della solenne festa liturgica che si celebra durante l'ottava del S. Natale il 30 dicembre, giorno della sua nascita al cielo, ma non meno importante. Il ricordo di quell'antico evento ritengo debba ricordare alla nostra città la sua storia e le sue origini: da sempre in S. Ruggero i nostri padri, la nostra gente, hanno riconosciuto un segno forte di fede, di identità, di unità! Sempre il "Padre, Maestro e Protettore" che Dio nella sua provvidenza ha voluto donarci, ha accompagnato il cammino del nostro popolo, con le sue luci e le sue ombre, le Sue positività e contraddizioni, i suoi momenti di gioia e quelli più cupi di tristezza, fatica e disorientamento! Il busto argenteo che ne ritrae l'effige, è il segno di questa filiale e cordiale fiducia che i nostri avi hanno riposto in lui! Anche noi oggi, in questo tempo così difficile e pieno di incognite, siamo invitati a ricorrere al nostro santo protettore perché possa continuare a benedirci dal cielo e ad "amare e proteggere la patria di elezione, la sua fedelissima Barletta"».
Per tanto, da barlettani fedeli alla propria storia, lo invochiamo:
«Una ricorrenza questa forse poco conosciuta a differenza della solenne festa liturgica che si celebra durante l'ottava del S. Natale il 30 dicembre, giorno della sua nascita al cielo, ma non meno importante. Il ricordo di quell'antico evento ritengo debba ricordare alla nostra città la sua storia e le sue origini: da sempre in S. Ruggero i nostri padri, la nostra gente, hanno riconosciuto un segno forte di fede, di identità, di unità! Sempre il "Padre, Maestro e Protettore" che Dio nella sua provvidenza ha voluto donarci, ha accompagnato il cammino del nostro popolo, con le sue luci e le sue ombre, le Sue positività e contraddizioni, i suoi momenti di gioia e quelli più cupi di tristezza, fatica e disorientamento! Il busto argenteo che ne ritrae l'effige, è il segno di questa filiale e cordiale fiducia che i nostri avi hanno riposto in lui! Anche noi oggi, in questo tempo così difficile e pieno di incognite, siamo invitati a ricorrere al nostro santo protettore perché possa continuare a benedirci dal cielo e ad "amare e proteggere la patria di elezione, la sua fedelissima Barletta"».
Per tanto, da barlettani fedeli alla propria storia, lo invochiamo:
O custode e pastore del gregge di Dio e instancabile annunciatore della salvezza San Ruggero, scelto tra i fratelli a guidare la chiesa di Canne, insegnaci ad essere come te, discepoli della parola, testimoni autentici e credibili del Vangelo. Amico di Cristo che per disposizione divina hai privilegiato a luogo della tua pace e del tuo riposo Barletta, città di Maria, sostienici sempre con la tua protezione fino a quando, accolti tra le braccia misericordiose del Padre, canteremo in eterno la sua misericordia. Amen. S. Ruggero, prega per noi!