Transennare i palazzi o i cittadini?

Anche Barletta scopre l’emergenza edile. Finora ci sono state 167 ordinanze di sgombero, di cui 10 già eseguite

lunedì 14 novembre 2011 10.37
A cura di Tommaso Francavilla
Dopo la tragedia del 3 ottobre, Barletta è divenuta un cantiere. Ponteggi e transenne, sono diventati oggetti quotidiani che osserviamo nell'attraversare le vie della città. Siamo diventati,tutto ad un tratto, "sensibili "alla questione sicurezza dei nostri antichi palazzi e condomini che, fino al giorno prima del crollo in via Roma, erano stati lasciati in balìa della pigrizia e del menefreghismo degli stessi proprietari. Mi avventuro per un giro nel centro storico e noto un antica palazzina, in piazza Castello (foto 6-10), puntellata con travi d'acciaio, segno che la facciata era prossima a crollare.

Possibile che i proprietari si siano accorti soltanto dopo il 3 ottobre, che la loro palazzina era in grave stato di abbandono? Perché non l'hanno fatta controllare la prima? Mistero.

Nella foto 5 , potete notare uno splendido palazzo, situato in via Milano, abbandonato da anni, abitato da colombi.

C'è un'altra palazzina disabitata, situata in via XX Settembre, e si può notare le evidenti e profonde crepe esterne che la trafiggono (foto 11, 12, 13), chissà in quale stato si trova l'interno .

Questa palazzina non è puntellata, non ci sono transenne, ma dove sono i proprietari? A volte capita che questi palazzi abbandonati e disabitati abbiano proprietari non più residenti a Barletta, oppure proprietari troppo anziani che non possono permettersi il restauro, o ancora gli stessi palazzi siano al centro di dispute ereditarie, per cui restano dimenticati in balìa del tempo che passa.

Stessa sorte è toccata alla palazzina in via Pistergola ( foto 4), o l'antico e prestigioso palazzo in via S.Giorgio, transennato e abbandonato da decenni.
(foto 1,2)


Non si salvano nemmeno i condomini costruiti tra gli anni '50 e '60, dato che il cemento col quale sono costruiti non è eterno, va incontro a processi sgretolamento dopo un certo numero di anni.

Chissà quanti di questi condomini sono stati costruiti con cemento e sabbia, la stessa sabbia che, nei "favolosi" anni '50 e '60, veniva rubata dalla litoranea di ponente, caricata sui camion, sotto gli occhi di tutti.

Facile e sbrigativo sarebbe addossare le colpe soltanto alla politica, ma in questi casi le colpe vanno addossate anche sui singoli proprietari di questi fatiscenti palazzi.

Il Comune di Barletta dovrebbe transennare i palazzi, oppure taluni cittadini barlettani?

Palazzia a rischio © Tommaso Francavilla
Palazzia a rischio © Tommaso Francavilla
Palazzia a rischio © Tommaso Francavilla
Palazzia a rischio © Tommaso Francavilla
Palazzia a rischio © Tommaso Francavilla
Palazzia a rischio © Tommaso Francavilla
Palazzia a rischio © Tommaso Francavilla
Palazzia a rischio © Tommaso Francavilla
Palazzia a rischio © Tommaso Francavilla
Palazzia a rischio © Tommaso Francavilla
Palazzia a rischio © Tommaso Francavilla
Palazzia a rischio © Tommaso Francavilla
Palazzia a rischio © Tommaso Francavilla