Traffico a Barletta: come mettere fine a quest'incubo?

Un convegno a Barletta per conoscere il modello “Bari”. Progetti e azioni concrete per una viabilità sostenibile

mercoledì 21 dicembre 2011 20.11
A cura di Edoardo Centonze
Mercoledì 19 dicembre si è svolto, presso la sala consiliare di Barletta, un convegno, organizzato dalla lista "Emiliano per la Puglia", dal titolo "Barletta e il traffico..in..sostenibile". L'incontro è stato l'occasione per discutere del problema del traffico cittadino, analizzando gli interventi in materia realizzati a Bari, e riflettendo sulla possibile attuabilità di essi nella nostra città. A riguardo, sono intervenuti in particolare l'ing. Claudio Laricchia (responsabile del settore progettazione strade del comune di Bari) e l'ing. Antonio Decaro (assessore alla mobilità del comune di Bari).

L'ing. Laricchia ha evidenziato l'assoluta importanza di un Piano Urbano del Traffico (PUT) per ogni città, inteso come strumento di pianificazione degli interventi, da redigere a livello generale, particolare ed esecutivo, finalizzato al miglioramento delle condizioni di circolazione, della sicurezza stradale e alla riduzione dell'inquinamento atmosferico, acustico e del consumo energetico. E'importante poi che ad occuparsi di traffico siano persone competenti, che prendano decisioni senza imposizione verso i cittadini, ma raccogliendo le varie istanze poste dalla gente.

L'ing. Decaro ha ripercorso la serie di interventi realizzati a Bari, a partire dal 2004. I grandi flussi di traffico durante la Fiera del Levante sono stati risolti mediante i Park & Ride, parcheggi di interscambio dove lasciare la propria auto e prendere il mezzo pubblico; contemporaneamente le tariffe dei parcheggi vicini alla fiera sono aumentate, come deterrente. Tale misura è stata poi applicata all'intera città, per decongestionare il traffico quotidiano, sortendo effetti positivi, che vedono oggi i Park & Ride utilizzati da migliaia di auto al giorno. Sono state inoltre potenziate le percorrenze kilometriche dei bus sulle direttrici dei quartieri S.Paolo e Carbonara, grazie ad un finanziamento regionale di oltre 8 milioni di km (a fronte di un costo standard di 3 € al km), senza dimenticare poi la realizzazione della metropolitana di superficie che collega il quartiere S.Paolo al centro in 12 minuti (prima il tempo previsto era di 59 minuti). A queste azioni si sono affiancate misure restrittive come: l'introduzione di zone a traffico limitato (ZTL), a partire dal centro storico di Bari Vecchia; l'incremento delle tariffe per la sosta in centro; l'aumento delle aree pedonali, sia in centro che nel quartiere Murattiano. Misure attuate con il graduale convincimento dei cittadini, in particolare dei commercianti, che hanno compreso l'utilità, anche per i loro affari, nell'avere strade pedonalizzate. Decaro ha infine ricordato come oggi Bari sia diventata il 1° capoluogo di provincia in Italia per minori emissioni di polveri sottili (PM10).

In seguito, è intervenuto il sindaco di Barletta, Nicola Maffei, soffermando l'attenzione sull'attuale condizione della viabilità nella nostra città. Maffei ha ricordato come uno dei principali problemi da risolvere sia la mancanza di attraversamenti della rete ferroviaria, che non permette un veloce collegamento tra le zone della città. A tal proposito ha assicurato l'ultimazione dei lavori del sottovia di via Callano entro il 1° semestre del 2012, che hanno visto finora ritardi per problemi di espropri, passaggi di condutture del gas, di fibre ottiche, su cui sono gravati anche i tempi dettati dal protocollo d'intesa con FS.

Altri progetti in programma sono:

In conclusione, ha preso parte all'incontro il sindaco di Bari, Michele Emiliano, esprimendo pieno sostegno all'amministrazione comunale di Barletta, e fiducia affinché possa risolvere i suoi problemi, importando alcune delle idee di Bari, come i Park & Ride. Una visione già esposta in precedenza da Marco Telera, segretario cittadino della lista "Emiliano per la Puglia", che ha inoltre evidenziato la necessità di manutenzione ordinaria e di una maggiore sorveglianza del traffico, in un'ottica generale di intervento, e da Marcello Lanotte, consigliere comunale dell'omonima lista, che ha richiesto una revisione del PUT di Barletta, un aumento delle aree parcheggio e del confronto con la categoria dei commercianti, come richiesto da Francesco Divenuto, rappresentante Confcommercio Barletta, presente anche lui alla serata.


Ma che città è questa?
Itinerari politici e viari nella retorica città di Arè

La politica a traffico limitato non esiste. Lo abbiamo definitivamente appreso nella sala consiliare della città di Barletta dove anche la difficoltà viaria è diventata senso unico per la più imminente campagna elettorale delle regionali di via Capruzzi. La sigla diffusa da un consigliere locale, per l'occasione, altro non è che una rotatoria nella quale si distingue: "Emiliano per la Puglia". E ben venga il magistrato-sindaco di Bari a proporsi candidato post Vendola per la strada più trafficata della Puglia, appunto quella di via Capruzzi dove ha sede la presidenza della nostra regione. Ma con il leale intento che gli è congeniale, quello di esporsi politicamente e non già per dirigere le difficoltà urbanistiche di Barletta.

Ad offrire lezioni di PUT (piano urbanistico per il traffico), sono stati invitati anche valenti ingegneri di Istituti superiori a quello del Municipio barlettano di corso Vittorio Emanuele. Emulando le sperimentate e meravigliose innovazioni viarie del capoluogo, hanno disegnato anche per Barletta incantevoli soluzioni che nelle prossime ore, giorni, mesi, anni saranno distensive per lo scosso sistema nervoso dei barlettani con auto, senza parcheggi e con un milione di euro l'anno sul tettuccio per violazioni da divieto di sosta. Ma che città è mai questa dove a questa lezione di retorica politica assiste sorridente il mio primo cittadino confabulante con il suo più acerrimo antagonista politico nell'ultima consigliatura: Marcello Lanotte ideatore del convegno barese-barlettano e referente di Barletta della lista del sindaco di Bari. Ricordiamo spumeggianti e simpaticamente vigorose le sue arringhe in consiglio da strenuo oppositore di centrodestra su tutto e di tutto. Perfino quando con cadenza ossessiva chiedeva discutibili dimissioni del suo-nostro sindaco, imprescindibile auditore, nell'occasione, delle migliorie urbanistiche dettate da tecnici e politici esterni ed interni. Ma che città è questa! Non se ne dolga allora uno dei più loquaci e capaci politici eletti dai barlettani se ricordiamo il suo percorso politico: inizia da piazza Fiamma tricolore-MSI. Poi vico Alleanza Nazionale. Poi largo Forza Italia. Ancora strada senza sbocco PdL. Poi corso La Buona Politica per un nuovo senso unico, Gruppo Misto ed infine sulla rotatoria pugliese PD di Emiliano. Ironia e sofferenza in questo commento perché il valore umano politico del Marcello più barese è reale ed indiscutibile. Solo, troppo variegato. Una sala affollatissima ha pensato ad ogni quotidiana tribolazione viaria ascoltando le esposizioni dei tecnici poco barlettani. Ma forse che quelli residenti al palazzo di città non sono capaci di porre rimedio al caos delle nostre mille vie? Ma che città è mai questa! Quale altra infrazione politica-ideologica dovrà patire questa città a vantaggio di fantasiose prerogative ed ambizioni?

Michele Sarcinelli