Trabucco di Barletta, Mennea: «Recuperiamo la storia, ma guardando al futuro»
«Il recupero della nostra storia non ci fa perdere di vista il futuro, che è rappresentato dal nostro porto»
lunedì 25 maggio 2020
16.08
«L'accordo siglato questa mattina dal presidente dell'Autorità del Levante e il sindaco di Barletta consentirà di recuperare, finalmente, l'accesso all'antico trabucco e al Molo di Levante grazie a un investimento di 660mila euro. Ma si tratta solo di un'opera complementare a quelle principali che si stanno attuando nel porto di Barletta, che è l'approdo di riferimento per il territorio provinciale». Lo dichiara il consigliere regionale e comunale del Pd, Ruggiero Mennea, a margine della sottoscrizione avvenuta questa mattina nel Palazzo di città di Barletta del protocollo d'intesa 'Molo di Levante' tra Ugo Patroni Griffi, presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, e il sindaco Cosimo Cannito.
«Con questo accordo – prosegue Mennea – potremo finalmente restituire ai cittadini una testimonianza del passato, simbolo della cultura del mare. Ma il recupero della nostra storia non ci fa perdere di vista il futuro, che è rappresentato dal nostro porto. Sono in corso, infatti, le procedure relative ai lavori di dragaggio e di adeguamento dei due moli di Levante e Ponente, per i quali è previsto il prolungamento finalizzato a ridurre l'insabbiamento del porto. Opere essenziali che – conclude - renderanno il nostro approdo all'altezza dei più grandi dell'Adriatico».
«Con questo accordo – prosegue Mennea – potremo finalmente restituire ai cittadini una testimonianza del passato, simbolo della cultura del mare. Ma il recupero della nostra storia non ci fa perdere di vista il futuro, che è rappresentato dal nostro porto. Sono in corso, infatti, le procedure relative ai lavori di dragaggio e di adeguamento dei due moli di Levante e Ponente, per i quali è previsto il prolungamento finalizzato a ridurre l'insabbiamento del porto. Opere essenziali che – conclude - renderanno il nostro approdo all'altezza dei più grandi dell'Adriatico».