Tra volontariato e tradizione: ecco la salsa popolare
I volontari del territorio riscoprono la tradizione della salsa fatta in casa e la donano alle famiglie più bisognose
sabato 15 agosto 2020
«Ci sono aree rurali dei nostri territori dove rubano i frutti di tutto ciò che pianti, tranne i pomodori, perché valgono così poco che non ha senso neanche rubarli, come non hanno valore le braccia di chi li raccoglie, senza diritti e dignità e non hanno valore i piccoli fazzoletti di terra sabbiosa ereditati dai nonni dove da sempre si coltivano, perché nei paradossi del mercato costa meno un barattolo di passata al supermercato che una piantina di pomodoro». Scrivono così le associazioni Legambiente Trani, Cozinha Nomade, Ambulatorio Popolare Barletta e ZicZic che nei giorni scorsi si sono dedicate ad un'antica tradizione, quella della produzione della salsa.
«Eppure - spiegano - il pomodoro resta uno dei simboli della nostra cultura gastronomica, dietro la filiera non professionale del pomodoro c'è una parte dell'identità dei pugliesi, il loro legame alla terra e il valore della famiglia che si riuniva nel rito laico della produzione della salsa.
Legambiente Trani, Cozinha Nomade, Ambulatorio Popolare Barletta e ZicZic insieme ad alcuni alunni del corso di istruzione per adulti indirizzo alberghiero dell'IISS "A. Moro" di Trani hanno voluto restituire il giusto valore a questa tradizione agostana. Fare la salsa è stato, non lamentarsi per ciò che non va, ma lavorare per un obiettivo comune, sorridendo e mangiando insieme, mettendo le basi per una nuova filiera agroalimentare, basata sulle relazioni umane e non sul profitto, capace di produrre buon cibo, lavoro dignitoso, tutela dell'ambiente e valorizzazione del territorio.
L'impegno di questi giorni è una sperimentazione di chiusura alternativa del ciclo produttivo di questa piccola bacca rossa, unendo antichi saperi e innovazione sociale, un modo per ricucire i legami recisi di una comunità che sta perdendo radici e identità.
Un'attività che è partita dal dono dei pomodori eccedenti da parte di un piccolo agricoltore, proseguita con il lavoro gratuito dei volontari e che terminerà con il dono della passata alle famiglie più bisognose, in barba al ladro, all'odiatore e allo sfruttatore. Ecco la salsa popolare - scrive su Facebook l'Ambulatorio popolare - pronta per essere distribuita alla persone più deboli della comunità, boccacci bellissimi perché hanno in sé il messaggio fondamentale di solidarietà, di speranza e di mutualismo».
«Eppure - spiegano - il pomodoro resta uno dei simboli della nostra cultura gastronomica, dietro la filiera non professionale del pomodoro c'è una parte dell'identità dei pugliesi, il loro legame alla terra e il valore della famiglia che si riuniva nel rito laico della produzione della salsa.
Legambiente Trani, Cozinha Nomade, Ambulatorio Popolare Barletta e ZicZic insieme ad alcuni alunni del corso di istruzione per adulti indirizzo alberghiero dell'IISS "A. Moro" di Trani hanno voluto restituire il giusto valore a questa tradizione agostana. Fare la salsa è stato, non lamentarsi per ciò che non va, ma lavorare per un obiettivo comune, sorridendo e mangiando insieme, mettendo le basi per una nuova filiera agroalimentare, basata sulle relazioni umane e non sul profitto, capace di produrre buon cibo, lavoro dignitoso, tutela dell'ambiente e valorizzazione del territorio.
L'impegno di questi giorni è una sperimentazione di chiusura alternativa del ciclo produttivo di questa piccola bacca rossa, unendo antichi saperi e innovazione sociale, un modo per ricucire i legami recisi di una comunità che sta perdendo radici e identità.
Un'attività che è partita dal dono dei pomodori eccedenti da parte di un piccolo agricoltore, proseguita con il lavoro gratuito dei volontari e che terminerà con il dono della passata alle famiglie più bisognose, in barba al ladro, all'odiatore e allo sfruttatore. Ecco la salsa popolare - scrive su Facebook l'Ambulatorio popolare - pronta per essere distribuita alla persone più deboli della comunità, boccacci bellissimi perché hanno in sé il messaggio fondamentale di solidarietà, di speranza e di mutualismo».