Tra “buone pratiche” e politica del “patrocinio”

Duro attacco al Sindaco da parte del Consigliere Doronzo. Reddito di Formazione: graduatoria entro una settimana o presa di distanza

mercoledì 8 agosto 2012 19.09
A cura di Franco Caputo
Dopo il campanello di allarme lanciato dalla nostra testata a proposito dei ritardi da parte del Comune di Barletta nella definizione della graduatoria degli aspiranti al "reddito di formazione", seguito dalla vibrata protesta di alcuni potenziali destinatari del contributo pubblicata sulla Gazzetta del Mezzogiorno, sullo stesso giornale del 4 agosto scorso il Consigliere Comunale Carmine Doronzo, promotore del provvedimento, sia pur tardivamente offre il suo punto di vista nel tentativo di dar man forte ai tanti giovani barlettani in attesa di risposte. Ancora una volta non l'auspicato chiarimento da parte dell'Amministrazione Comunale, bensì l'intervento duro, risentito e minaccioso del Consigliere Comunale che ha "patrocinato" l'adozione di tale misura. Nella nota del Consigliere oltre alle reiterate e prevedibili considerazioni politiche che hanno originato tale provvedimento, a suo dire annoverato tra le "buone pratiche" nel sito dei Comuni Virtuosi, incuriosisce e preoccupa il tono perentorio alla "siciliana" con il quale viene intimato al Dirigente e al Sindaco un esplicito aut aut: «…la chiusura delle pratiche del Reddito di Formazione al massimo entro e non oltre la prossima settimana in quanto ultima frontiera di una lunga attesa che, se protratta, potrebbe avere conseguenze politiche delle più radicali». Un tono che mal si addice al pacifico e pacifista Consigliere Doronzo, peraltro persona dall'aspetto mite.

Una modalità quantomeno singolare di guardare i processi gestionali dell'Amministrazione, che denota un profilo fortemente parziale e corporativistico che a guardar bene, visti altri precedenti, fa parte oramai di un clichè politico-culturale ampiamente consolidato. Lo scenario ancora una volta è il seguente: il Consigliere Comunale "patrocinante" anzichè preoccuparsi dell'efficienza complessiva della macchina comunale mostra con durezza e determinazione i propri muscoli, allorquando l'Amministrazione non porta a compimento taluni "processi sensibili". A questo punto, gioco forza, egli è chiamato a mostrare tutta la sua forza a tutela dei giovani compagni "patrocinati", ancorchè potenziali elettori, minacciando "conseguenze politiche radicali". Un approccio che mostra tutta la "parzialità" e l'incongruenza di questa compagine politico-amministrativa, caratterizzata da un incedere confuso e approssimativo in cui talune priorità si disperdono tra ritardi, patrocini e contributi o misere iniziative di mera rappresentanza. A questo punto, il "politico" di turno passa alle vie di fatto, minacciando sfracelli. Non è certo questo lo stile di Amministrazione che potrà produrre benefici estesi e indistinti per tutti i cittadini.

Non si ha memoria di altrettanta determinazione da parte del Consigliere Doronzo, meno che meno da parte della Federazione della Sinistra, in relazione ad altre questioni di portata ben più rilevante che a guardar bene interessano l'intera Città. Non registriamo, ad esempio, nessuna "minaccia politica" per: un Bilancio di Previsione che di questo passo sarà approvato poco prima di Natale; la scandalosa questione dei Dirigenti, un PUG dormiente di cui non si sa nulla; il Piano delle Coste ormai caduto nel dimenticatoio, la sciatta rievocazione della Disfida autentica burla con l'ennesimo spreco di danaro pubblico per diverse centinaia di migliaia di euro del Comune e della Regione; i numerosissimi atti amministrativi al limite della decenza politica e del rispetto delle procedure. Niente di niente, solo un silenzio assordante. Indifferenza, distrazioni o utile connivenza?

E' difficile immaginare che con queste "buone pratiche" il Comune di Barletta possa scalare le classifiche dei Comuni Virtuosi di cui parla tanto orgogliosamente il Consigliere Doronzo a proposito del "reddito di formazione". Ad una politica che si dice "giovane e di sinistra" forse giova ricordare che non è il singolo obiettivo o risultato che legittima il processo politico; al contrario è l'insieme dei risultati a legittimare l'azione politico-amministrativa. La politica dei "patrocinanti e patrocinati", tutta nell'ottica vecchia del consenso, non porta niente di buono se non miserie.

In alternativa al nostalgico e settario pensiero di gramsciana memoria evocato dal Consigliere Doronzo, nell'ottica di una certa sinistra dura e pura, offriamo la semplice, stimolante e "rivoluzionaria" riflessione di una Docente di Economia Pubblica (Enza Caruso), che in proposito dice: "Il benessere collettivo è massimo quando è massima la somma delle utilità dei singoli individui che la compongono".