Torna lo schiuma bianca sulla spiaggia di Barletta
Il fenomeno si è verificato già lo scorso gennaio. Preoccupate le reazioni dei passanti
martedì 25 dicembre 2012
Il fenomeno della strana schiuma bianca sulla spiaggia ritorna a presentarsi a Barletta. Ne avevamo parlato lo scorso gennaio, quando un lettore di Barlettalife inviò alla nostra redazione una video denuncia nel quale si vedevano preoccupanti masse schiumose di color biancastro volare a pelo d'acqua e posarsi sul bagnasciuga della spiaggia della Fiumara. Adesso il fenomeno si è ripresentato domenica lungo la spiaggia di Ponente, verso Margherita di Savoia: di nuovo la schiuma bianca posata sul bagnasciuga ha destato la curiosità e la preoccupazione dei passanti, soprattutto di coloro che, nonostante le temperature fredde, frequentano ancora la spiaggia per fare jogging.
Il caso diventa ancor più preoccupante poiché le cause restano ancora inspiegate: potrebbero essere rifiuti portati dal mare, sostanze provenienti dai tanti canali di scolo che dalle campagne barlettane si riversano in mare, abusivamente o no, oppure si potrebbe trattare semplicemente di alghe o di mucillagini di origine naturale, ma il cui aspetto non è certo confortante.
Abbiamo contattato il professor Ruggiero Dellisanti, geologo e attento osservatore dei fenomeni naturali del nostro territorio, che ha scritto: «Bisogna insistere sui controlli, sulle denunce. I cittadini hanno il diritto di conoscere in tempo reale i risultati delle analisi effettuate dall'ARPA, unico soggetto legittimato ad effettuare analisi sulle acque del mare anche se molto spesso tali dati vengono di proposito oscurati. Fino a quando i dati non saranno resi noti, si possono solo formulare ipotesi sulla natura di un fenomeno che sempre più crea preoccupazione soprattutto sullo stato delle acque di balneazione e del litorale».
Il caso diventa ancor più preoccupante poiché le cause restano ancora inspiegate: potrebbero essere rifiuti portati dal mare, sostanze provenienti dai tanti canali di scolo che dalle campagne barlettane si riversano in mare, abusivamente o no, oppure si potrebbe trattare semplicemente di alghe o di mucillagini di origine naturale, ma il cui aspetto non è certo confortante.
Abbiamo contattato il professor Ruggiero Dellisanti, geologo e attento osservatore dei fenomeni naturali del nostro territorio, che ha scritto: «Bisogna insistere sui controlli, sulle denunce. I cittadini hanno il diritto di conoscere in tempo reale i risultati delle analisi effettuate dall'ARPA, unico soggetto legittimato ad effettuare analisi sulle acque del mare anche se molto spesso tali dati vengono di proposito oscurati. Fino a quando i dati non saranno resi noti, si possono solo formulare ipotesi sulla natura di un fenomeno che sempre più crea preoccupazione soprattutto sullo stato delle acque di balneazione e del litorale».