Teatro in vernacolo barlettano: in scena gli “Attori spontanei barlettani”
Il presidente dell’associazione Michele Cafagna ringrazia il sindaco Cannito e l’assessore Cilli
martedì 17 gennaio 2023
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«A nome dell'Associazione ricreativa culturale "Attori spontanei barlettani" che presiedo dal 2018 in cui si è regolarmente costituita quale naturale erede dell'omonimo Gruppo fondato nel 1975 da mio padre Luigi "Gigino" Cafagna, sento il dovere di ringraziare – a nome di noi tutti - l'Amministrazione comunale nelle persone del sindaco Cannito e dell'assessore Cilli per aver saputo voler mantenere l'impegno di avviare la prima rassegna di teatro in vernacolo barlettano presentata nella conferenza stampa svoltasi a Palazzo di Città».
Così il primattore e regista Michele Cafagna nella sua nota stampa diffusa sull'argomento: «A tale doveroso ringraziamento verso la parte più politica della Giunta, da estendere anche alla Commissione consiliare permanente Cultura e Pubblica Istruzione, si aggiunge ovviamente il nostro grazie a tutto lo staff dell'Ufficio Cultura del Comune ed alle risorse umane e tecniche del Teatro Curci che ospiteranno la nostra rappresentazione venerdì 24 marzo prossimo quale ultimo appuntamento in cartellone».
Ed aggiunge: «Dal canto nostro, ci sentiamo molto responsabili di questo storico compito soprattutto perché mio padre Gigino, autore di venti copioni scritti fra commedie in due o tre atti, atti unici, sketch in lingua popolare barlettana o vernacolo, ha consegnato alla memoria storica e identitaria di Barletta un autentico patrimonio che il giornalista Nino Vinella, attuale nostro direttore artistico, sta scrupolosamente riordinando e catalogando per poterlo poi pubblicare, come più volte promesso e ribadito grazie al sostegno di amici sponsor cittadini senza gravare sul bilancio comunale, in uno specifico volume da destinare alla diffusione nelle scuole».
La commedia "A' navicule sta vacande" sarà rappresentata nel suo più recente adattamento scenico nel rispetto dell'originario copione che debuttò nel 1976 al Teatro Dilillo come seconda commedia portata in scena dagli Attori spontanei barlettani (con la regia del compianto Dario Defidio) che furono conosciuti dal grande pubblico nell'estate 1975 ospiti dell'Azienda autonoma di soggiorno e turismo per la manifestazioni all'aperto.
Fanno parte dell'attuale cast, oltre all'attore protagonista Michele Cafagna, le attrici Antonella Porcelluzzi, Anna Lisa Desiderio e Pamela Fiorella: tralasciando il conteggio di tutte le più antiche rappresentazioni nel corso di questo quasi mezzo secolo di "A' navicule sta vacande", sono già ventidue le repliche più contemporanee infilate con il "tutto esaurito"; le ultimissime tenutesi nella Sala dei Monaci in via Milano a dicembre scorso e le due precedenti nella Multisala Paolillo.
Conclude Michele Cafagna: «Il titolo scelto per la nostra rassegna dal Teatro Pubblico Pugliese di teatro amatoriale in vernacolo dovrà necessariamente tener conto di alcuni fattori critici connessi al fatto logistico ed organizzativo con i suoi costi, al tempo da dedicare, alla disponibilità del pubblico a seguirci. Ecco perché contiamo di seguire un sempre più accurato lavoro preparatorio per quest'appuntamento che, desidero ricordarlo, mentre per altri può costituire novità per noi Attori spontanei barlettani è un ritorno perché il Curci ha visto recitare mio padre Gino e la sua originaria compagnia teatrale dalla quale sono emersi quegli altri talenti che hanno via via formato nel tempo le diverse altre realtà del teatro dialettale barlettano, le sue differenti sensibilità, le sue capacità espressive».
Così il primattore e regista Michele Cafagna nella sua nota stampa diffusa sull'argomento: «A tale doveroso ringraziamento verso la parte più politica della Giunta, da estendere anche alla Commissione consiliare permanente Cultura e Pubblica Istruzione, si aggiunge ovviamente il nostro grazie a tutto lo staff dell'Ufficio Cultura del Comune ed alle risorse umane e tecniche del Teatro Curci che ospiteranno la nostra rappresentazione venerdì 24 marzo prossimo quale ultimo appuntamento in cartellone».
Ed aggiunge: «Dal canto nostro, ci sentiamo molto responsabili di questo storico compito soprattutto perché mio padre Gigino, autore di venti copioni scritti fra commedie in due o tre atti, atti unici, sketch in lingua popolare barlettana o vernacolo, ha consegnato alla memoria storica e identitaria di Barletta un autentico patrimonio che il giornalista Nino Vinella, attuale nostro direttore artistico, sta scrupolosamente riordinando e catalogando per poterlo poi pubblicare, come più volte promesso e ribadito grazie al sostegno di amici sponsor cittadini senza gravare sul bilancio comunale, in uno specifico volume da destinare alla diffusione nelle scuole».
La commedia "A' navicule sta vacande" sarà rappresentata nel suo più recente adattamento scenico nel rispetto dell'originario copione che debuttò nel 1976 al Teatro Dilillo come seconda commedia portata in scena dagli Attori spontanei barlettani (con la regia del compianto Dario Defidio) che furono conosciuti dal grande pubblico nell'estate 1975 ospiti dell'Azienda autonoma di soggiorno e turismo per la manifestazioni all'aperto.
Fanno parte dell'attuale cast, oltre all'attore protagonista Michele Cafagna, le attrici Antonella Porcelluzzi, Anna Lisa Desiderio e Pamela Fiorella: tralasciando il conteggio di tutte le più antiche rappresentazioni nel corso di questo quasi mezzo secolo di "A' navicule sta vacande", sono già ventidue le repliche più contemporanee infilate con il "tutto esaurito"; le ultimissime tenutesi nella Sala dei Monaci in via Milano a dicembre scorso e le due precedenti nella Multisala Paolillo.
Conclude Michele Cafagna: «Il titolo scelto per la nostra rassegna dal Teatro Pubblico Pugliese di teatro amatoriale in vernacolo dovrà necessariamente tener conto di alcuni fattori critici connessi al fatto logistico ed organizzativo con i suoi costi, al tempo da dedicare, alla disponibilità del pubblico a seguirci. Ecco perché contiamo di seguire un sempre più accurato lavoro preparatorio per quest'appuntamento che, desidero ricordarlo, mentre per altri può costituire novità per noi Attori spontanei barlettani è un ritorno perché il Curci ha visto recitare mio padre Gino e la sua originaria compagnia teatrale dalla quale sono emersi quegli altri talenti che hanno via via formato nel tempo le diverse altre realtà del teatro dialettale barlettano, le sue differenti sensibilità, le sue capacità espressive».