Task force contro l'illegalità e il lavoro sommerso
Riunione in Prefettura, con l'obiettivo di contrastare il caporalato nelle campagne
martedì 10 maggio 2016
Presieduta dal Prefetto Clara Minerva, si è tenuta lo scorso 6 maggio una riunione della task-force prevista dal protocollo d'intesa regionale contro l'illegalità e il lavoro sommerso sottoscritto con le Prefetture pugliesi. All'incontro erano presenti i rappresentanti delle Forze dell'Ordine, della D.I.A. di Bari, delle competenti Direzioni Territoriali del Lavoro, dell'I.N.P.S., dell'I.N.A.I.L. e dell'A.S.L.-SPESAL.
In apertura si è proceduto ad una prima valutazione in merito all'applicazione delle procedure previste dall'iniziativa denominata "Rete del lavoro agricolo di qualità" istituita presso l'INPS con D.L. 91/2014, convertito con modificazioni dalla Legge 11 agosto 2014, n. 116, per contrastare, in particolare, il caporalato ed il lavoro nero nei campi. Al riguardo, sono state esaminate le difficoltà connesse all'entrata a regime della rete segnalate in un documento presentato e consegnato al Prefetto da una delegazione delle Associazioni del settore agroalimentare. E' stato constatato, inoltre, l'esiguo numero di domande di adesione alla Rete medesima sinora prodotte, che consentirebbe alle aziende agricole di dimostrare di essere in possesso dei requisiti previsti, cioè di essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi. Uno strumento operativo importante che per la prima volta introduce un sistema di certificazione da parte dello Stato.
Si è condivisa, pertanto, la valutazione di una sempre più larga partecipazione alla rete attraverso un'azione di sensibilizzazione per il tramite delle Associazioni di categoria. Nel corso della riunione sono stati programmati, altresì, ulteriori controlli della task-force nella provincia in agricoltura e in altri settori quali quelli dell'edilizia, del tessile e calzaturiero e degli esercizi pubblici.
In apertura si è proceduto ad una prima valutazione in merito all'applicazione delle procedure previste dall'iniziativa denominata "Rete del lavoro agricolo di qualità" istituita presso l'INPS con D.L. 91/2014, convertito con modificazioni dalla Legge 11 agosto 2014, n. 116, per contrastare, in particolare, il caporalato ed il lavoro nero nei campi. Al riguardo, sono state esaminate le difficoltà connesse all'entrata a regime della rete segnalate in un documento presentato e consegnato al Prefetto da una delegazione delle Associazioni del settore agroalimentare. E' stato constatato, inoltre, l'esiguo numero di domande di adesione alla Rete medesima sinora prodotte, che consentirebbe alle aziende agricole di dimostrare di essere in possesso dei requisiti previsti, cioè di essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi. Uno strumento operativo importante che per la prima volta introduce un sistema di certificazione da parte dello Stato.
Si è condivisa, pertanto, la valutazione di una sempre più larga partecipazione alla rete attraverso un'azione di sensibilizzazione per il tramite delle Associazioni di categoria. Nel corso della riunione sono stati programmati, altresì, ulteriori controlli della task-force nella provincia in agricoltura e in altri settori quali quelli dell'edilizia, del tessile e calzaturiero e degli esercizi pubblici.