Tari: Cgil, Cisl e Uil chiedono un incontro ai sindaci della Bat
Associazioni di categoria e amministrazioni per il calcolo corretto della tassa
lunedì 6 novembre 2017
Cgil, Cisl e Uil Bat hanno scritto ai sindaci dei dieci comuni della Provincia per chiedere a ciascuno un incontro in merito al calcolo sulla quota variabile della Tari su immobili con pertinenze situati nello stesso comune. Questa richiesta si riferisce alla recente risposta del sottosegretario del Ministero dell'Economia in merito al calcolo della tassa sui rifiuti.
«Vogliamo definire – spiegano Giuseppe Deleonardis (Cgil Bat), Giuseppe Boccuzzi (Cisl Bari), Emilio Di Conza (Cisl Foggia) e Vincenzo Posa (Uil Bari e Puglia) - con le amministrazioni comunali la corretta applicazione della normativa e se dovesse spettare anche la modalità di rimborso in auto-tutela delle somme introitate. Si coglie l'occasione inoltre di avviare un momento di confronto sui tributi comunali e sulle politiche tariffarie nonché su tutti gli investimenti in materia di welfare e servizi in vista della definizione dei bilanci 2018».
«Non vogliamo attivare contenziosi ma definire transattivamente ed amministrativamente il tutto con l'obiettivo di salvaguardare i diritti individuali e collettivi dei cittadini», concludono Deleonardis, Boccuzzi, Di Conza e Posa.
«Vogliamo definire – spiegano Giuseppe Deleonardis (Cgil Bat), Giuseppe Boccuzzi (Cisl Bari), Emilio Di Conza (Cisl Foggia) e Vincenzo Posa (Uil Bari e Puglia) - con le amministrazioni comunali la corretta applicazione della normativa e se dovesse spettare anche la modalità di rimborso in auto-tutela delle somme introitate. Si coglie l'occasione inoltre di avviare un momento di confronto sui tributi comunali e sulle politiche tariffarie nonché su tutti gli investimenti in materia di welfare e servizi in vista della definizione dei bilanci 2018».
«Non vogliamo attivare contenziosi ma definire transattivamente ed amministrativamente il tutto con l'obiettivo di salvaguardare i diritti individuali e collettivi dei cittadini», concludono Deleonardis, Boccuzzi, Di Conza e Posa.