“Tante persone nei bar si giocano la famiglia, gli affetti, il futuro, la speranza”
500 famiglie pugliesi si sono rivolte al fondo statale antiusura nel 2013
lunedì 3 marzo 2014
L'usuraio, figura mafiosa consunta e appartenente ad un immaginario passato, in realtà esiste ancora, soprattutto quando "di quartiere", come hanno confermato i dati trasmessi nel corso dell'incontro "Usura-Azzardo-Economia-Persona", durante il quale sono emerse notizie fortemente allarmanti sul piano della sicurezza cittadina e familiare. Sino ad oggi infatti 748 famiglie pugliesi si sono rivolte al fondo statale antiusura, sino ad oggi un numero in crescendo rappresenta le vittime del sovraindebitamento da azzardo, causa principale che spinge in ultima istanza i cittadini in difficoltà a rivolgersi alle associazioni mafiose dell'usura; il gioco attualmente riporta una spesa pro-capite nella provincia di Bari di 1.022 euro, con una forte propensione per slot machine e giochi automatici. A questo proposito Monsignor D'Urso(fondatore dell'associazione antiusura di Bari) ha lanciato un appello ai gestori degli esercizi commerciali affinchè rimuovano le "macchinette", ha proseguito dicendo che "Tante persone nei bar si giocano la famiglia, gli affetti, il futuro, la speranza".
Dal resoconto 2013 infatti provengono dati fortemente allarmanti dalla fondazione antiusura San Nicola-Santi Medici di Bari, con circa 500 famiglie pugliesi che hanno inoltrato nello scorso anno la loro richiesta di aiuto. Nonostante le innumerevoli campagne di sensibilizzazione, avviate sia a livello governativo che privato, continua a salire il numero di coloro che ripongono accidentalmente le loro ultime speranze in pratiche pericolose e illegali.
Nel 1994, anno in cui la fondazione fu avviata dal suo presidente, Monsignor Alberto D'Urso, furono 226 le famiglie che si rivolsero alla neo-fondazione, cifra in crescendo nel 2010, con la registrazione di 290 utenti bisognosi, nel 2011 con 300 utenti fino a giungere ai 350 del 2012. I dati, diffusi a Bari in occasione della tavola rotonda "Usura-Azzardo-Economia-Persona", provocano grande rabbia e preoccupazione nelle istituzioni e nelle stesse famiglie, con l'ulteriore considerazione che sino ad oggi sono stati erogati 42 milioni di euro, sotto forma di finanziamenti, attinti dal fondo antiusura dello Stato. L'usuraio di quartiere figura tuttora, secondo i relatori, tra "sale da gioco e compro-oro", iterando un percorso illecito e illegale, oltre che pericolosissimo per chi ne dovesse accidentalmente intraprendere la strada.
Dal resoconto 2013 infatti provengono dati fortemente allarmanti dalla fondazione antiusura San Nicola-Santi Medici di Bari, con circa 500 famiglie pugliesi che hanno inoltrato nello scorso anno la loro richiesta di aiuto. Nonostante le innumerevoli campagne di sensibilizzazione, avviate sia a livello governativo che privato, continua a salire il numero di coloro che ripongono accidentalmente le loro ultime speranze in pratiche pericolose e illegali.
Nel 1994, anno in cui la fondazione fu avviata dal suo presidente, Monsignor Alberto D'Urso, furono 226 le famiglie che si rivolsero alla neo-fondazione, cifra in crescendo nel 2010, con la registrazione di 290 utenti bisognosi, nel 2011 con 300 utenti fino a giungere ai 350 del 2012. I dati, diffusi a Bari in occasione della tavola rotonda "Usura-Azzardo-Economia-Persona", provocano grande rabbia e preoccupazione nelle istituzioni e nelle stesse famiglie, con l'ulteriore considerazione che sino ad oggi sono stati erogati 42 milioni di euro, sotto forma di finanziamenti, attinti dal fondo antiusura dello Stato. L'usuraio di quartiere figura tuttora, secondo i relatori, tra "sale da gioco e compro-oro", iterando un percorso illecito e illegale, oltre che pericolosissimo per chi ne dovesse accidentalmente intraprendere la strada.