Taglio del nastro per piazza Principe Umberto. Assente il sindaco ed Emiliano diserta

Alessandro Delle Donne: «Restituiamo questa piazza ai cittadini, risarcendo la città di Barletta»

martedì 4 agosto 2020 0.18
A cura di Cosimo Giuseppe Pastore
È stato un taglio del nastro insolito e anche un po' singolare, quello con cui nel pomeriggio di ieri è stata restituita alla città Piazza Principe Umberto. Finalmente priva della recinzione che ne ostacolava la piena fruizione, una tra le più storiche piazze di Barletta torna a respirare, ma soprattutto a rivelare la bellezza non solo della sede del vecchio ospedale cittadino, ma anche della chiesa di S. Agostino, oscurata fino ad oggi dalle cancellate.
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«Questa piazza – ha ricordato il direttore generale dell'ASL Bt, Alessandro Delle Donneera dedicata al parcheggio dei mezzi dell'Asl. Oggi l'abbiamo ristrutturata e la restituiamo ai cittadini, risarcendo la città di Barletta con una piazza molto più bella che dà anche valore allo splendore di questo palazzo antico».

Questo è solo il primo passo, ha aggiunto Delle Donne: «Avvieremo la ristrutturazione delle sale che si trovano al piano terra dello stabile per allocare i primi uffici del CUP e poi cominceremo a salire per una ristrutturazione più consistente all'interno dei servizi distrettuali».

Un taglio del nastro si diceva, singolare. All'inaugurazione, annunciata all'ultim'ora dall'ASL Bat che si è occupata dei lavori di riqualificazione, avrebbe dovuto partecipare il governatore pugliese, Michele Emiliano. Così non è stato, pare, per impegni sopraggiunti.

Eppure, non è stata questa l'assenza più significativa. Alla consegna della piazza, attesa da anni dall'intera città e in particolare da una porzione del quartiere Settefrati, più volte spettatore di episodi di cronaca che proprio lì si sono ripetutamente consumati, non ha preso parte neanche il primo cittadino, cedendo per l'occasione la fascia tricolore al consigliere comunale Ruggero Marzocca.

Un dettaglio che lascia stupiti se non altro perché a disertare l'inaugurazione, Marzocca a parte, è stata l'intera amministrazione, solitamente in prima fila. Insomma, la collaborazione tra ASL e Comune che ha consentito di portare a termine un obiettivo perseguito e inseguito da anni non ha trovato compimento nel fatidico taglio del nastro.

La piazza, inoltre, nei giorni scorsi è stata al centro di polemiche relative all'assenza di verde e di arredi urbani. «Piantare alberi o installare sedute rischia di bucare e danneggiare la guaina e creare infiltrazioni di acque meteoriche nel solaio e nei sottostanti vani tecnici» avrebbe poi spiegato il sindaco Cannito. «Questo però è solo un aspetto della questione, quello tecnico – precisava in una nota il primo cittadino – Ve n'è un altro che attiene alla peculiarità dello spazio di cui si parla e alla sua sicurezza, uno spazio troppe volte occupato per bivacchi e attività illecite che negli anni lo hanno reso invivibile e pericoloso».

«Il progetto originario, secondo quello che era l'atto di concessione del 1968 – ha aggiunto Alessandro Delle Donneprevedeva la restituzione secondo lo status quo ante e quindi il ripristino, così come era la piazza 50 anni or sono. Abbiamo dovuto seguire le indicazioni anche dalla Prefettura che ha dato dei suggerimenti per evitare assembramenti in questo periodo. Ovviamente – ha concluso il direttore generale dell'ASL Bt – il progetto è suscettibile di implementazioni, di ulteriori aggiunte e migliorie».