Tagli ai patronati, anche i sindacati e patronati della Bat si mobilitano

La protesta a livello provinciale domani all'Inps di Andria

venerdì 4 dicembre 2015
A farne le spese saranno come sempre i cittadini, la vera conseguenza dei tagli ai patronati sarà rendere i diritti sociali, previdenziali, assistenziali e fiscali da gratuiti, e quindi accessibili a tutti, a pagamento, e quindi solo per pochi. Il Governo, infatti, anziché estendere l'assistenza universalistica, in una fase così difficile per milioni di famiglie, sceglie di sottrarre importanti risorse all'assistenza: i tagli decisi per il 2016 si vanno ad aggiungere a quelli dello scorso anno, inoltre viene introdotta una modifica alle modalità di calcolo dell'aliquota di prelievo dal fondo dei patronati con la conseguenza che nei prossimi anni si determineranno ulteriori riduzioni dei finanziamenti compromettendo concretamente la stessa esistenza delle strutture di Inca e Caaf.

Migliaia di famiglie della Provincia di Barletta – Andria – Trani pagheranno sulla propria pelle queste riduzioni non potendo più continuare a ricevere assistenza previdenziale per le pratiche relative alla pensione, al sostegno al reddito, agli ammortizzatori sociali o per il riconoscimento di invalidità e di malattie professionale. Stesso discorso sul versante fiscale, ovvero per l'assistenza alle dichiarazioni dei redditi e per l'Isee. Per questo Cgil ed Inca lanciano una campagna di sensibilizzazione con lo slogan "Te la faranno pagare cara" ed organizzano insieme a Cisl e Uil ed agli altri patronati del Ce.Pa. un presidio davanti alla sede dell'Inps di Andria (via Guido Rossa), oggi alle ore 10.00 per tentare di cambiare una norma sbagliata tesa a colpire i diritti dei cittadini.

"Si tratta di un autentico attacco frontale all'attività di tutela che svolgiamo nelle nostre sedi e che invitiamo a visitare in qualsiasi giorno della settimana per comprendere quanti siano gli utenti che quotidianamente le affollano per chiedere assistenza. I tagli – spiegano Luigi Antonucci, segretario generale Cgil Bat e Nicola Martiradonna, responsabile Inca Bat – rischiano di mettere in discussione non tanto i servizi quanto il principio della gratuità con un impatto drammatico sulle tasche come sempre dei contribuenti". A sostegno delle ragioni della mobilitazione nei giorni scorsi si è espresso anche il comitato Inps Bat, presieduto da Pasquale Zinni, che in un ordine del giorno giudica "assurdo e controproducente l'ipotizzato taglio delle risorse che finanziano l'attività dei patronati" ed esprime "solidarietà ed adesione ad ogni tipo di iniziativa volta a sensibilizzazione i cittadini" condividendo l'appello "al Presidente della Repubblica teso ad ottenere la cancellazione delle inique misure previste dalla Legge di Stabilità 2016".