Swap e derivati, nel mirino della procura finisce Bankitalia
Nel registro degli indagati anche il vice direttore generale. Al vaglio degli inquirenti 61 tra funzionari e promotori
lunedì 16 gennaio 2012
Swap e derivati, va avanti l'inchiesta della procura di Trani. E a tremare ora sono otto ispettori della Banca d'Italia, indagati per truffa ed abuso d'ufficio. Tra questi, il vice direttore generale della banca centrale italiana, Anna Maria Giuseppina Tarantola.
Secondo il pm, Antonio Savasta, gli otto ispettori avrebbero favorito l'attività fraudolenta ed illecita di immissione sul mercato dei prodotti finanziari tossici del Banco di Napoli (oggi nel gruppo Intesa San Paolo) e, in un solo caso, del Monte dei Paschi di Siena. Gli ispettori, nonostante sapessero dei rischi derivanti dalla commercializzazione dei derivati del tipo swap, avrebbero favorito la loro vendita non segnalando alla Consob fatti rilevanti per la loro inibizione o sospensione. I prodotti swap avrebbero arrecato danni a circa 200 aziende della Provincia di Barletta-Andria-Trani. Dalla denuncia degli imprenditori è partita l'inchiesta che vede al momento 61 indagati tra funzionari e promotori finanziari dell'ex Banco di Napoli.
Secondo il pm, Antonio Savasta, gli otto ispettori avrebbero favorito l'attività fraudolenta ed illecita di immissione sul mercato dei prodotti finanziari tossici del Banco di Napoli (oggi nel gruppo Intesa San Paolo) e, in un solo caso, del Monte dei Paschi di Siena. Gli ispettori, nonostante sapessero dei rischi derivanti dalla commercializzazione dei derivati del tipo swap, avrebbero favorito la loro vendita non segnalando alla Consob fatti rilevanti per la loro inibizione o sospensione. I prodotti swap avrebbero arrecato danni a circa 200 aziende della Provincia di Barletta-Andria-Trani. Dalla denuncia degli imprenditori è partita l'inchiesta che vede al momento 61 indagati tra funzionari e promotori finanziari dell'ex Banco di Napoli.