Swap e derivati finanziari, citazione diretta a giudizio per i 12 coinvolti

Tra gli indagati anche l'ex ministro Corrado Passera

giovedì 27 novembre 2014
La denuncia partita da un imprenditore barlettano fa finire sul banco degli imputati del Tribunale di Trani 12 personaggi chiave di Banca Intesa Spa e Banca Caboto Spa (poi Banca Imi Spa) nonché 3 responsabili della filiale di Barletta di Banca Intesa Mediocredito.
La storia è quella dell'imprenditore Ruggiero Di Vece, amministratore della società in accomandita semplice Euroalluminio, che denunciò alla Procura della Repubblica di Trani i presunti illeciti meccanismi di alcuni prodotti finanziari che aveva sottoscritto nella filiale di Barletta di Banca Intesa Mediocredito. A seguito della sua denuncia il sostituto procuratore Michele Ruggiero puntò l'indice contro i prodotti finanziari "Interest Rate Swap" (IRS) che sarebbero stati piazzati in modo truffaldino a danno dell'imprenditore che aveva chiesto un mutuo per la propria attività.

Secondo quanto concluso con le indagini, basate anche sulle risultanze investigative della Guardia di Finanza, gli swap (costituiti da contratti o titoli il cui prezzo è basato sul valore di mercato di altri beni) sarebbero stati molto gravosi. I contratti avrebbero avuto natura "speculativa, cioè di vere e proprie scommesse sui tassi, sempre sbilanciata in favore della Banca". Sulla carta avrebbero dovuto tutelare l'imprenditore dalle forti variazioni degli interessi passivi ed invece sarebbero stati vantaggiosi solo per la banca che avrebbe indotto la sottoscrizione di quei prodotti finanziari. Ora il pm Ruggiero ha destinato alla notifica la citazione diretta a giudizio a carico dei 12 personaggi apicali (attuali ed ex) degli istituti di credito e ai 3 funzionari della filiale barlettana.

I fatti contestati a vario titolo vanno dal 2004 al 2008. I 15 rispondo di truffa; i 3 imputati "barlettani" anche di concorso in abusivismo finanziario. Per questo reato si passerà dal vaglio dal giudice per l'udienza preliminare dove si discuterà la richiesta di rinvio a giudizio; per l'ipotesi di truffa invece si approda direttamente al dibattimento. Le date dei due filoni processuali saranno fissate nei prossimi giorni. Tra gli imputatiti spicca il nome di Corrado Passera, manager, banchiere e ministro del Governo Monti. Con lui altri personaggi di livello nazionale: Giovanni Bazoli, presidente del Consiglio di Amministrazione e presidente del Consiglio di Sorveglianza di Banca Intesa; Giampio Bracchi, vice presidente del CdA e membro del comitato esecutivo dell'Istituto; Enrico Salza, presidente del Consiglio di Gestione Intesa; Tonielli Nardozzi, presidente del CdA di Banca Caboto; Giovanni Gorno Tempini, amministratore delegato e direttore generale della Caboto; l'omologo Andrea Munari; Massimo Arrighetti, responsabile Divisione Rete di Banca Intesa e consigliere del CdA di Banca Caboto; Fabio Bolognini, responsabile Direzione Marketing Imprese della Divisione Rete Banca Intesa; Carlo Boselli, responsabile della Direzione Imprese; Matteo Farina, responsabile dell'ufficio Financial Risk Management; Giulio Sartirana, responsabile unità di Corporate Sales Banca Caboto. I 3 imputati della filiale di Barletta del Centro Imprese Banca Intesa sono: Giovanni Civico, Vincenzo Petrarulo e Salvatore Civita, rispettivamente direttore, gestore, e specialista in derivati.