Sul depuratore di Barletta la preoccupazione del Dirigente comunale Mastrorillo

Urgente comunicazione alla città e a Mennea. Pubblicata la documentazione

martedì 28 dicembre 2010
A cura di Michele Sarcinelli
Al volo cogliamo le fondate perplessità del Consigliere Regionale barlettano Ruggiero Mennea che riflettono la generale preoccupazione sull'argomento "depuratore cittadino". Le riportiamo integrali, qui accanto nella sezione approfondimento, proprio perché non appaia strumentale propaganda elettorale del possibile, ulteriore candidato Sindaco del PD. Il comunicato dà una accelerata all'inchiesta che Barlettalife da giorni sta approfondendo, avendo già interessato l'Arpa regionale ed il suo Direttore scientifico tramite opportuna mail conoscitiva del fenomeno.

Ci lavoriamo da fine novembre allorquando siamo entrati in possesso di una informativa, riteniamo riservata. E' firmata dal Dirigente Settore ambiente e servizi pubblici ing. Salvatore Mastrolillo. L'esperto dirigente, non altri, ma lui stesso che dovrebbe avere per primo risposte e certezze per quanto inerente il suo settore, chiede nella fattispecie al suo diretto superiore, il Sindaco Nicola Maffei, necessaria informativa, preoccupato, in seguito ad analisi effettuate dall'Arpa sulle acque reflue in uscita dal depuratore cittadino e che presentano il superamento dei limiti relativi all'azoto nitroso.

Come, leggibile dal documento che pubblichiamo, il dirigente informa che in data 27 ottobre scorso il Dipartimento di prevenzione Asl Bat fa sapere al suo ufficio circa il superamento dell'azoto nitroso. Alla luce di quanto sopra, chiede al Sindaco ed ad altri organi competenti di acquisire relazione tecnica in merito e le iniziative adottate dal Gestore dell'impianto anche in relazione ai pregressi superamenti del medesimo parametro. Tutto questo all'oscuro della cittadinanza ed evidentemente anche del Consigliere Regionale Mennea al quale, in attesa di ottenere fortunata e positiva informativa dall'Arpa, con cui la redazione è in contatto, chiediamo noi una tranquillizzante risposta, questa volta in risposta ai nostri lettori.

[Il documento qui inserito, è allegato in coda all'articolo ndr]


Analisi Arpa AQPDocumento PDF
Mennea (PD) chiede un tavolo tecnico per l'attivazione dell'impianto di affinamento delle acque reflue provenienti dal depuratore di Barletta
Il consigliere regionale del Partito Democratico: "Consentirebbe di ridurre l'inquinamento marittimo, di alleviare le ripercussioni della siccità sugli agricoltori e di far fronte al depauperamento delle falde acquifere

Ottemperare alle procedure di attivazione e gestione dell'impianto di affinamento delle acque reflue da impiegare in agricoltura provenienti dal depuratore del Comune di Barletta. E' la ragione che ha spinto Ruggiero Mennea, consigliere regionale del Partito Democratico, a chiedere all'assessore regionale ai lavori Pubblici, Fabiano Amati, la convocazione urgente di un tavolo tecnico tra tutti i soggetti in causa, dall'Acquedotto Pugliese ai Consorzi di bonifica, dalla Provincia Bat al Comune di Barletta. "Cominciare ad utilizzare finalmente l'impianto, completato da tanto tempo ma rimasto inoperoso – spiega Mennea –, consentirebbe di ridurre l'inquinamento marittimo, di alleviare le ripercussioni della siccità sugli agricoltori e di far fronte al depauperamento delle falde acquifere, cui, disponendo di acque depurate da utilizzare, gli agricoltori non attingerebbero in maniera massiccia così come avviene adesso. Il tempo perso ha penalizzato e continua tuttora a penalizzare sia l'ambiente che i nostri agricoltori".
Poi il consigliere regionale del PD si sofferma su un altro problema annoso, sempre legato alle acque reflue: "Sarebbe opportuno che i Comuni di Andria e Barletta, unitamente alla Regione, si impegnassero a potenziare l'impianto di depurazione a monte, quello di Andria, per fare in modo che nel canale Ciappetta Camaggio non confluiscano acque inquinate che poi sarebbero scaricate in mare. Obiettivo, quest'ultimo, che si deve raggiungere anche attraverso un'attività di maggiore controllo, per evitare che chiunque continui ad utilizzare il canale come pattumiera, sversandovi qualsiasi tipo di rifiuti, senza alcun rispetto delle leggi e dell'ambiente".