Studentessa coi capelli blu, per le suore salesiane non va bene
Il regolamento della scuola prevede un abbigliamento più consono
martedì 11 novembre 2014
12.55
Due mesi fa sarebbero successe cose che hanno un po' il sapore di tempi lontani presso l'Istituto delle Suore Salesiane Dei Sacri Cuori di Barletta, quasi di un Manzoni che con prosa inarrivabile ci dipingeva il quadro narrativo di Gertrude, la monaca di Monza, a cui era permesso mostrare un ciuffo di capelli come riguardo e al tempo stesso massimo attestato di sfida all'ordine religioso. Sempre di capelli si tratta, ma questa volta blu, alla moda secondo alcuni, un colpo di testa adolescenziale e innocente secondo moltissimi altri.
Ciò non sarebbe andato bene per la preside dell'istituto barlettano [a cui spesso ci si riferisce amichevolmente "dalle Suore" ndr] che avrebbe occupato l'ingresso della scuola impedendo l'ingresso della vivace e "colorata" studentessa. Di ben altro avviso proprio i genitori della giovane che subito si sarebbero presentati in istituto chiedendo lumi alla dirigente. La ragazza di cui non sono note le generalità avrebbe detto ai genitori che le avrebbero impedito l'ingresso con la forza. Accuse reciproche che secondo altri organi di stampa informati sui fatti che già dalla mattina hanno riportato la propria versione dell'intera vicenda, sarebbero finite in mano ai legali. Dopo ulteriori verifiche tuttavia sembrerebbe che non trovi alcun fondamento l'esperimento di contenziosi legali nella questione.
La preside dei "Sacri Cuori" cita i regolamenti interni che invocano una morigeratezza dell'abbigliamento, però discrezionale in quanto il regolamento stesso rimanderebbe alla famiglia la vigilanza e l'approvazione che immaginiamo ci sia stata, e solo dopo l'inizio anno avrebbe aggiunto il capitolo "tinte e tagli" (che francamente ci appaiono quantomeno desueti pur rispettando la regolamentazione scelta dalla dirigenza).
Nel 2014 tra il grigio della crisi e dei regolamenti epigrafici e il blu dei capelli di un'adolescente, probabilmente opteremmo per la scelta più allegra pur rispettando la professionalità della scuola e dei suoi dirigenti e le scelte effettuate in questa vicenda.
Aggiornamento
Interviene in questa vicenda una suora dell'istituto delle suore salesiane, come da indiscrezione dell'Ansa.
Ciò non sarebbe andato bene per la preside dell'istituto barlettano [a cui spesso ci si riferisce amichevolmente "dalle Suore" ndr] che avrebbe occupato l'ingresso della scuola impedendo l'ingresso della vivace e "colorata" studentessa. Di ben altro avviso proprio i genitori della giovane che subito si sarebbero presentati in istituto chiedendo lumi alla dirigente. La ragazza di cui non sono note le generalità avrebbe detto ai genitori che le avrebbero impedito l'ingresso con la forza. Accuse reciproche che secondo altri organi di stampa informati sui fatti che già dalla mattina hanno riportato la propria versione dell'intera vicenda, sarebbero finite in mano ai legali. Dopo ulteriori verifiche tuttavia sembrerebbe che non trovi alcun fondamento l'esperimento di contenziosi legali nella questione.
La preside dei "Sacri Cuori" cita i regolamenti interni che invocano una morigeratezza dell'abbigliamento, però discrezionale in quanto il regolamento stesso rimanderebbe alla famiglia la vigilanza e l'approvazione che immaginiamo ci sia stata, e solo dopo l'inizio anno avrebbe aggiunto il capitolo "tinte e tagli" (che francamente ci appaiono quantomeno desueti pur rispettando la regolamentazione scelta dalla dirigenza).
Nel 2014 tra il grigio della crisi e dei regolamenti epigrafici e il blu dei capelli di un'adolescente, probabilmente opteremmo per la scelta più allegra pur rispettando la professionalità della scuola e dei suoi dirigenti e le scelte effettuate in questa vicenda.
Aggiornamento
Interviene in questa vicenda una suora dell'istituto delle suore salesiane, come da indiscrezione dell'Ansa.