Stella Mele: «Pronta a sottopormi al test antidroga»
La consigliera di Fratelli d’Italia risponde all'appello lanciato dal Comitato di Zona 167 a tutti i consiglieri comunali
lunedì 12 febbraio 2024
11.00
«Raccolgo con sincero senso di responsabilità l'invito rivolto all'amministrazione comunale, lanciato dal "Comitato di Zona 167", per il tramite del suo Presidente e del Vice Presidente, Raffaele Patella e Giuseppe di Bari, a sottopormi al test antidroga».
È quanto riferisce Stella Mele, consigliere comunale di Fratelli d'Italia.
«Come rappresentanti dei cittadini, abbiamo il dovere di promuovere per primi politiche e iniziative che contrastino l'utilizzo della droga, al fine di lanciare un segnale forte di contrasto all'utilizzo e allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Un tema cruciale che affligge le nostre comunità. Una vera piaga che mina le fondamenta della nostra società, distruggendo giovani vite, famiglie e speranze per il futuro.
Le droghe non conoscono nè classe sociale, nè età, nè genere. Colpiscono indiscriminatamente, portando devastazione e tragedia.
È nostro dovere, anche in qualità di amministratori pubblici, combattere con tutte le nostre forze questo fenomeno fortemente dilagante.
Lo abbiamo fatto con la richiesta al Governo di incremento delle Forze dell'Ordine sul territorio, al fine di pattugliare le zone dello spaccio nella nostra città e lo faremo adottando misure preventive e politiche di sensibilizzazione sul tema.
L'educazione è la nostra arma più potente. Dobbiamo informare i giovani sui pericoli delle droghe, sulle conseguenze fisiche, mentali e sociali che comportano. Dobbiamo insegnare loro a resistere alle pressioni e ad affrontare le sfide della vita senza ricorrere alle sostanze stupefacenti.
Insieme, possiamo contrastare questo fenomeno e proteggere le nostre comunità. È un impegno che richiede la collaborazione di tutti: governi, istituzioni, organizzazioni non governative e cittadini.
Per questo, ritengo che il test del capello da parte degli amministratori pubblici, possa rappresentare uno strumento significativo non solo per dissuadere i nostri giovani dall'utilizzo delle droghe, ma anche per garantire ai cittadini un comportamento etico e responsabile, dal momento che siamo chiamati a decidere quotidianamente sulle sorti della Città che amministriamo.
È quindi fondamentale che, come rappresentanti politici, ci impegniamo a promuovere azioni che vadano in questa direzione. Partendo dall'esempio che noi per primi possiamo e dobbiamo fornire.
Credendo fortemente nell'efficacia di questa battaglia, nelle prossime ore mi adopererò per sottopormi al test del capello, e invito quanti, come me, riconoscano l'importanza di questa iniziativa, a poter fare lo stesso, raccogliendo l'invito pervenuto dal "Comitato Zona 167", poiché si tratta ormai di una questione che richiede un impegno collettivo e una risposta decisa da parte di tutti noi».
È quanto riferisce Stella Mele, consigliere comunale di Fratelli d'Italia.
«Come rappresentanti dei cittadini, abbiamo il dovere di promuovere per primi politiche e iniziative che contrastino l'utilizzo della droga, al fine di lanciare un segnale forte di contrasto all'utilizzo e allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Un tema cruciale che affligge le nostre comunità. Una vera piaga che mina le fondamenta della nostra società, distruggendo giovani vite, famiglie e speranze per il futuro.
Le droghe non conoscono nè classe sociale, nè età, nè genere. Colpiscono indiscriminatamente, portando devastazione e tragedia.
È nostro dovere, anche in qualità di amministratori pubblici, combattere con tutte le nostre forze questo fenomeno fortemente dilagante.
Lo abbiamo fatto con la richiesta al Governo di incremento delle Forze dell'Ordine sul territorio, al fine di pattugliare le zone dello spaccio nella nostra città e lo faremo adottando misure preventive e politiche di sensibilizzazione sul tema.
L'educazione è la nostra arma più potente. Dobbiamo informare i giovani sui pericoli delle droghe, sulle conseguenze fisiche, mentali e sociali che comportano. Dobbiamo insegnare loro a resistere alle pressioni e ad affrontare le sfide della vita senza ricorrere alle sostanze stupefacenti.
Insieme, possiamo contrastare questo fenomeno e proteggere le nostre comunità. È un impegno che richiede la collaborazione di tutti: governi, istituzioni, organizzazioni non governative e cittadini.
Per questo, ritengo che il test del capello da parte degli amministratori pubblici, possa rappresentare uno strumento significativo non solo per dissuadere i nostri giovani dall'utilizzo delle droghe, ma anche per garantire ai cittadini un comportamento etico e responsabile, dal momento che siamo chiamati a decidere quotidianamente sulle sorti della Città che amministriamo.
È quindi fondamentale che, come rappresentanti politici, ci impegniamo a promuovere azioni che vadano in questa direzione. Partendo dall'esempio che noi per primi possiamo e dobbiamo fornire.
Credendo fortemente nell'efficacia di questa battaglia, nelle prossime ore mi adopererò per sottopormi al test del capello, e invito quanti, come me, riconoscano l'importanza di questa iniziativa, a poter fare lo stesso, raccogliendo l'invito pervenuto dal "Comitato Zona 167", poiché si tratta ormai di una questione che richiede un impegno collettivo e una risposta decisa da parte di tutti noi».