Stella Mele candidata alla Camera con La Destra
Terza in Puglia, dopo Storace e Buontempo. «Un impegno per la mia comunità, per la mia terra, per la mia regione»
domenica 13 gennaio 2013
11.09
«Alla Puglia serve una nuova rappresentanza parlamentare. All'Italia servono energie nuove per costruire il proprio futuro». Così Stella Mele annuncia la sua candidatura ne "La Destra", alle prossime elezioni politiche per la Camera dei Deputati. Sarà candidata in Puglia al terzo posto, dopo il segretario ed il presidente nazionali, Francesco Storace e Teodoro Buontempo. «Un impegno - spiega - che è un impegno per la mia comunità, per la mia terra, per la mia regione. Perché proprio in questa fase così convulsa e confusa ci sono le condizioni per rimettere al centro della discussione le istanze territoriali della nostra gente, per ridare spessore alle ragioni di un Mezzogiorno e di una Puglia che troppo spesso sono stati "sedotti e abbandonati" dai Governi centrali. È il momento del riscatto, l'occasione in cui è possibile ridare fiato ad un grande progetto che rimetta al centro le idee e il valore della sovranità, che parli agli uomini e alle donne pugliesi».
Ci saranno possibilità concrete di elezione per la candidata barlettana? Vedremo. Il partito di Stella Mele, destinato a presentarsi nella coalizione di centrodestra con il Pdl, per portare rappresentanti in Parlamento, dovrà superare alla Camera la soglia di sbarramento del 2%. In caso positivo, se Storace e Buontempo decidessero di optare per l'elezione in altre regioni, Stella Mele scatterebbe in tal caso come prima della lista. Tra poco più di un mese, ci sarà il responso elettorale e sapremo.
«Ho accettato con grande emozione l'opportunità che mi è stata offerta da Francesco Storace e dai dirigenti del mio partito - aggiunge - È un impegno gravoso e di grande responsabilità, ma nello stesso tempo esaltante, perché ci offre la possibilità di combattere una battaglia nuova, che è insieme di continuità e di rinnovamento, saldamente ancorata alle radici della destra italiana e con lo sguardo proiettato verso il domani, con un occhio attento all'identità e al radicamento territoriale». «Non è un caso se "La Destra", a differenza delle altre forze politiche, ha scelto di affidare il testimone di questa battaglia elettorale ai pugliesi, senza catapultare nelle liste politici estranei alla nostra regione, fatta eccezione per il segretario ed il presidente nazionale del partito, Francesco Storace e Teodoro Buontempo - sottolinea Stella Mele - È una decisione che indica una traiettoria lineare e ben precisa: restituire dignità e qualità alla rappresentanza del territorio, affidare il compito di difendere la Puglia a chi conosce i suoi problemi e le sue potenzialità, le ansie e le speranze della sua gente».
«Oggi più che mai occorre effettuare una scelta di campo chiara: in aperta contrapposizione all'alleanza Bersani-Vendola e alla demagogia di cui il governatore della Puglia è espressione, lontana dagli interessi speculativi e dalla politica delle tasse e delle banche incarnati da Mario Monti - continua - Serve combattere senza riserve quelle che appaiono come due facce della stessa medaglia, costruendo una nuova Italia: solidale, attenta alle esigenze dei più deboli, fiera e orgogliosa della sua storia e della sua funzione all'interno dell'Unione Europea, non disposta a prendere ordini né lezioni da nessuno, pronta a rivendicare e ad esercitare la propria sovranità sul piano sociale, politico e monetario». «La Puglia, che sino ad oggi ha conosciuto sulla propria pelle i guasti del malgoverno di Vendola e del Partito Democratico, da questo punto di vista può e deve essere un laboratorio, il punto di partenza di una riscossa nazionale. Torniamo insieme a parlare di Sud senza sentirci per questo figli di un dio minore, torniamo a ragionare dello sviluppo della nostra regione a partire dalla sua identità, dai suoi punti di forza, dalle sue vocazioni, pretendendo che questo punto torni in cima all'agenda politica del prossimo governo di centrodestra».
«Per raggiungere questo obiettivo ripartiamo dall'energia dei giovani - conclude Stella mele - E la mia candidatura vuole essere per l'appunto un segno di rinnovamento, senza alcuna velleità giovanilistica, ma al contrario un passaggio di testimone nel quadro di un patto tra generazioni, nella continuità dei valori (patria, sacralità della vita, legalità e sicurezza, solidarietà sociale) che sono storicamente i capisaldi della destra culturale e politica in Italia. È il momento di combattere per quello in cui crediamo. Il momento di portare, per davvero e in un modo nuovo, la Puglia in Parlamento».
Ci saranno possibilità concrete di elezione per la candidata barlettana? Vedremo. Il partito di Stella Mele, destinato a presentarsi nella coalizione di centrodestra con il Pdl, per portare rappresentanti in Parlamento, dovrà superare alla Camera la soglia di sbarramento del 2%. In caso positivo, se Storace e Buontempo decidessero di optare per l'elezione in altre regioni, Stella Mele scatterebbe in tal caso come prima della lista. Tra poco più di un mese, ci sarà il responso elettorale e sapremo.
«Ho accettato con grande emozione l'opportunità che mi è stata offerta da Francesco Storace e dai dirigenti del mio partito - aggiunge - È un impegno gravoso e di grande responsabilità, ma nello stesso tempo esaltante, perché ci offre la possibilità di combattere una battaglia nuova, che è insieme di continuità e di rinnovamento, saldamente ancorata alle radici della destra italiana e con lo sguardo proiettato verso il domani, con un occhio attento all'identità e al radicamento territoriale». «Non è un caso se "La Destra", a differenza delle altre forze politiche, ha scelto di affidare il testimone di questa battaglia elettorale ai pugliesi, senza catapultare nelle liste politici estranei alla nostra regione, fatta eccezione per il segretario ed il presidente nazionale del partito, Francesco Storace e Teodoro Buontempo - sottolinea Stella Mele - È una decisione che indica una traiettoria lineare e ben precisa: restituire dignità e qualità alla rappresentanza del territorio, affidare il compito di difendere la Puglia a chi conosce i suoi problemi e le sue potenzialità, le ansie e le speranze della sua gente».
«Oggi più che mai occorre effettuare una scelta di campo chiara: in aperta contrapposizione all'alleanza Bersani-Vendola e alla demagogia di cui il governatore della Puglia è espressione, lontana dagli interessi speculativi e dalla politica delle tasse e delle banche incarnati da Mario Monti - continua - Serve combattere senza riserve quelle che appaiono come due facce della stessa medaglia, costruendo una nuova Italia: solidale, attenta alle esigenze dei più deboli, fiera e orgogliosa della sua storia e della sua funzione all'interno dell'Unione Europea, non disposta a prendere ordini né lezioni da nessuno, pronta a rivendicare e ad esercitare la propria sovranità sul piano sociale, politico e monetario». «La Puglia, che sino ad oggi ha conosciuto sulla propria pelle i guasti del malgoverno di Vendola e del Partito Democratico, da questo punto di vista può e deve essere un laboratorio, il punto di partenza di una riscossa nazionale. Torniamo insieme a parlare di Sud senza sentirci per questo figli di un dio minore, torniamo a ragionare dello sviluppo della nostra regione a partire dalla sua identità, dai suoi punti di forza, dalle sue vocazioni, pretendendo che questo punto torni in cima all'agenda politica del prossimo governo di centrodestra».
«Per raggiungere questo obiettivo ripartiamo dall'energia dei giovani - conclude Stella mele - E la mia candidatura vuole essere per l'appunto un segno di rinnovamento, senza alcuna velleità giovanilistica, ma al contrario un passaggio di testimone nel quadro di un patto tra generazioni, nella continuità dei valori (patria, sacralità della vita, legalità e sicurezza, solidarietà sociale) che sono storicamente i capisaldi della destra culturale e politica in Italia. È il momento di combattere per quello in cui crediamo. Il momento di portare, per davvero e in un modo nuovo, la Puglia in Parlamento».