Spari al disco-pub, "cold case" alla barlettana?
Restano tanti dubbi dopo il "giallo" di sabato sera. Mancano il responsabile e il movente dell'accaduto
mercoledì 20 febbraio 2013
2.33
A oltre 48 ore dagli spari proiettati all'esterno del disco pub "Ipanema" di Barletta, conosciuto locale notturno sito sulla Litoranea di Levante e molto frequentato, tanti restano i dubbi da risolvere. Le indagini avviate dai carabinieri della compagnia di Barletta, diretti dal capitano Marco Vatore e coordinati dal sostituto procuratore del Tribunale di Trani Michele Ruggiero, sono finalizzate alla ricostruzione dei due "ingredienti" principali che sin qui alla vicenda mancano: il movente e gli autori del misfatto.
Il fatto- Tra sabato e domenica sera, abitualmente una fascia oraria frequentata da giovani, esplodono colpi d'arma da fuoco verso il noto locale notturno. Secondo quanto verrebbe riferito da un avventore, sembra che il tutto sia partito da un'automobile in corsa, quasi come una "dimostrazione di forza" o un atto di teppismo. Altri riferiscono di fori di arma da fuoco visibili, prontamente coperti o risanati. Sul posto sono stati rinvenuti dai Carabinieri due bossoli calibro 9, oltre a un paio di fori nella vetrata di ingresso: fortunatamente, nessuna persona è stata colpita o sfiorata dalle "pistolettate", in un orario (erano da poco passate le 4) in cui diversi avventori gremivano il locale.
Le ipotesi su autore e movente- Alcuni testimoni raccontano che a sparare sia stato un uomo alla guida di una macchina di grossa cilindrata, forse un Suv, che passava ad alta velocità davanti al locale. Sin qui è battuta la pisa teppistica dell'atto pur con la preoccupazione, non smentita, che questi atti si innestino in un disegno più ampio, che riportino ai recenti fatti di racket e usura, culminati in attentati notturni verso esercenti visti in città. Tante le ipotesi, pochi sin qui i riscontri: resta da chiedersi perchè sia stata sporta denuncia del fatto solo 12 ore dopo l'accaduto e resta da capire perchè i fori sui vetri del locale siano stati prontamente coperti da manifesti.
Davanti a tanti interrogativi, si fa largo un'altra ipotesi: che i colpi di arma da fuoco esplosi davanti al disco-pub barlettano, che avrebbero potuto avere conseguenze ben più tragiche, possano inserirsi nel novero dei diversi "cold case" irrisolti che si sono susseguiti in città negli ultimi anni, e che hanno avuto l'ultimo esempio nella sparatoria che prese di mira una Ford "Focus" di proprietà di un pregiudicato in contrada Tittadegna l'11 ottobre 2012: un clima che non può certo lasciare tranquilli.
Il fatto- Tra sabato e domenica sera, abitualmente una fascia oraria frequentata da giovani, esplodono colpi d'arma da fuoco verso il noto locale notturno. Secondo quanto verrebbe riferito da un avventore, sembra che il tutto sia partito da un'automobile in corsa, quasi come una "dimostrazione di forza" o un atto di teppismo. Altri riferiscono di fori di arma da fuoco visibili, prontamente coperti o risanati. Sul posto sono stati rinvenuti dai Carabinieri due bossoli calibro 9, oltre a un paio di fori nella vetrata di ingresso: fortunatamente, nessuna persona è stata colpita o sfiorata dalle "pistolettate", in un orario (erano da poco passate le 4) in cui diversi avventori gremivano il locale.
Le ipotesi su autore e movente- Alcuni testimoni raccontano che a sparare sia stato un uomo alla guida di una macchina di grossa cilindrata, forse un Suv, che passava ad alta velocità davanti al locale. Sin qui è battuta la pisa teppistica dell'atto pur con la preoccupazione, non smentita, che questi atti si innestino in un disegno più ampio, che riportino ai recenti fatti di racket e usura, culminati in attentati notturni verso esercenti visti in città. Tante le ipotesi, pochi sin qui i riscontri: resta da chiedersi perchè sia stata sporta denuncia del fatto solo 12 ore dopo l'accaduto e resta da capire perchè i fori sui vetri del locale siano stati prontamente coperti da manifesti.
Davanti a tanti interrogativi, si fa largo un'altra ipotesi: che i colpi di arma da fuoco esplosi davanti al disco-pub barlettano, che avrebbero potuto avere conseguenze ben più tragiche, possano inserirsi nel novero dei diversi "cold case" irrisolti che si sono susseguiti in città negli ultimi anni, e che hanno avuto l'ultimo esempio nella sparatoria che prese di mira una Ford "Focus" di proprietà di un pregiudicato in contrada Tittadegna l'11 ottobre 2012: un clima che non può certo lasciare tranquilli.