Spacchettamento Bar.S.A., la parola della Fiadel
«Chiediamo una soluzione per mantenere tutti i livelli occupazionali»
mercoledì 2 ottobre 2013
19.15
«Non sempre la verità è visibile agli occhi. Questa dovrebbe essere la conclusione di un discorso, ma poniamolo per un momento come argomento di inizio». A scrivere è Gianluca Corvasce, segretario cittadino della Fiadel, in merito alle ultime vicende che stanno interessando la Bar.S.A. «In questi tredici anni di vita della Barletta Servizi Ambientali, poche sono state le persone che veramente si sono accostate alla realtà di questa azienda, molte anno colto solo le peculiarità dell'attimo contingente per portare acqua al proprio mulino. La soluzione che il nostro beneamato Sindaco Pasquale Cascella sta paventando è la più semplice e la più facile per risolvere l'annosa "questione" Bar.S.A. SpA, ed evitare di incagliarsi in soluzioni che matematicamente potrebbero innescare argomenti scottanti di un passato recente, preconcetti e pregiudizi di una mentalità consolidata, ma assolutamente falsa. Qualsiasi separazione, comunque la si vuole vedere, è un fallimento. Con cadenza quasi naturale, ogni sei mesi circa, i lavoratori di questa azienda si sono visti ventilare sotto il naso la minaccia del licenziamento, della mobilità, della cassa integrazione e dulcis in fundo la fatidica soluzione finale: il patto di solidarietà. Tutto questo potrebbe anche far sorridere gli scettici, ma per chi ha provato questo e continua su questo cammino, con l'arrivo della crisi che tutti stiamo vivendo e con il progetto appena annunciatoci da colui il quale avrebbe dovuto tutelarci, non fa assolutamente leva sul sorriso.
La Barletta Servizi Ambientali è stata creata per dare stabilità a oltre 100 lavoratori di pubblica utilità ed ognuno di loro ha indirettamente passato nelle casse della multiservizi, una dote di ingresso al mondo del lavoro di diciotto milioni di lire, parliamo degli anni dal 2000 al 2003. Questa stabilità non vi è mai stata: quindi terminati i tre anni per l'erogazione di questa dote, sono cominciati i tira e molla da parte dell'azienda, del comune, della politica, dei sindacati. Tutti nella loro parte di competenza hanno navigato senza una meta, irrispettosi dei progetti, dei piani industriali, delle aspirazioni dei lavoratori, introducendo e facendo crescere la convinzione che tanto nulla sarebbe mai successo, nessuno avrebbe mai sollevato il dito contro di loro.
Il vero problema, probabilmente, è che chi avrebbe dovuto proporre soluzioni non ha proposto, chi avrebbe dovuto vigilare non ha vigilato e chi avrebbe dovuto contrastare scelte sbagliate non lo ha fatto. Ma se continuiamo a guardarci dietro sicuramente non ne usciremmo più. Dobbiamo prendere atto del fallimento di un favoloso progetto e rimboccarci le maniche affinché si trovino soluzioni reali per sanare i madornali e giganteschi errori che questa Azienda ha dovuto subire in tutti questi anni e che ancora oggi subisce a causa della mala gestione, sia politica- amministrativa, sia aziendale. Gli sprechi e la mala gestione di questo bene comune sono stati tanti e tanti hanno fatto finta di non vedere. Ma svendere e deframmentare la Barletta Servizi Ambientali, non è certo la soluzione ottimale, nè la migliore: nella realtà economica odierna del nostro paese,non solo nel Mezzogiorno non esistono situazioni che possano rispettare le prospettive di futuro lavorativo, per cui tutto quello che viene indirizzato allo smembramento di questa Società è finalizzato all'annientamento. Un out senza appello. Ma sappiamo che le possibilità di costruzione o di ricostruzione esistono. Realtà simili alla nostra multiservizi sono cresciute, hanno prodotto utili per le aziende e sicurezza ai lavoratori: A2A LA MULTIUTILITY, nata il primo gennaio 2008 dalla fusione tra le Società AEM SpA Milano e ASM SpA Brescia conl'apporto di Amsa ed Ecodeco, le due società ambientali acquisite dal Gruppo.
La Barletta Servizi Ambientali può essere risorsa e non un peso per la nostra città; può creare occupazione e crescita, se solo il timoniere di questa nave, fosse persona qualificata e seria, con qualità imprenditoriali tali da portare finalmente questa Azienda ai massimi livelli. La nostra Organizzazione Sindacale, chiede al sig. Sindaco, di cercare altre soluzioni allo spacchettamento, dando la piena disponibilità al confronto ed al fianco del Sindaco e dell'Amministrazione tutta, al fine di mantenere tutti i livelli occupazionali, attraverso un piano di investimento e di rinnovamento che individui le soluzioni migliori per il bene della nostra Città».
La Barletta Servizi Ambientali è stata creata per dare stabilità a oltre 100 lavoratori di pubblica utilità ed ognuno di loro ha indirettamente passato nelle casse della multiservizi, una dote di ingresso al mondo del lavoro di diciotto milioni di lire, parliamo degli anni dal 2000 al 2003. Questa stabilità non vi è mai stata: quindi terminati i tre anni per l'erogazione di questa dote, sono cominciati i tira e molla da parte dell'azienda, del comune, della politica, dei sindacati. Tutti nella loro parte di competenza hanno navigato senza una meta, irrispettosi dei progetti, dei piani industriali, delle aspirazioni dei lavoratori, introducendo e facendo crescere la convinzione che tanto nulla sarebbe mai successo, nessuno avrebbe mai sollevato il dito contro di loro.
Il vero problema, probabilmente, è che chi avrebbe dovuto proporre soluzioni non ha proposto, chi avrebbe dovuto vigilare non ha vigilato e chi avrebbe dovuto contrastare scelte sbagliate non lo ha fatto. Ma se continuiamo a guardarci dietro sicuramente non ne usciremmo più. Dobbiamo prendere atto del fallimento di un favoloso progetto e rimboccarci le maniche affinché si trovino soluzioni reali per sanare i madornali e giganteschi errori che questa Azienda ha dovuto subire in tutti questi anni e che ancora oggi subisce a causa della mala gestione, sia politica- amministrativa, sia aziendale. Gli sprechi e la mala gestione di questo bene comune sono stati tanti e tanti hanno fatto finta di non vedere. Ma svendere e deframmentare la Barletta Servizi Ambientali, non è certo la soluzione ottimale, nè la migliore: nella realtà economica odierna del nostro paese,non solo nel Mezzogiorno non esistono situazioni che possano rispettare le prospettive di futuro lavorativo, per cui tutto quello che viene indirizzato allo smembramento di questa Società è finalizzato all'annientamento. Un out senza appello. Ma sappiamo che le possibilità di costruzione o di ricostruzione esistono. Realtà simili alla nostra multiservizi sono cresciute, hanno prodotto utili per le aziende e sicurezza ai lavoratori: A2A LA MULTIUTILITY, nata il primo gennaio 2008 dalla fusione tra le Società AEM SpA Milano e ASM SpA Brescia conl'apporto di Amsa ed Ecodeco, le due società ambientali acquisite dal Gruppo.
La Barletta Servizi Ambientali può essere risorsa e non un peso per la nostra città; può creare occupazione e crescita, se solo il timoniere di questa nave, fosse persona qualificata e seria, con qualità imprenditoriali tali da portare finalmente questa Azienda ai massimi livelli. La nostra Organizzazione Sindacale, chiede al sig. Sindaco, di cercare altre soluzioni allo spacchettamento, dando la piena disponibilità al confronto ed al fianco del Sindaco e dell'Amministrazione tutta, al fine di mantenere tutti i livelli occupazionali, attraverso un piano di investimento e di rinnovamento che individui le soluzioni migliori per il bene della nostra Città».