Sottovia di via Callano: dal miraggio barlettano all’incubo nostrano

Entrambi i sensi impercorribili per strada dissestata

giovedì 6 marzo 2014 9.48
A cura di Viviana Damore
Dune a intermittenza e piazzole di non-sostegno: potrebbero sembrare elementi ludici di un percorso ad ostacoli, in realtà stiamo parlando del sottovia di via Callano. In questi giorni infatti oltre alle numerose polemiche sorte intorno al "caso sottovia", di cui abbiamo riportato nei nostri articoli "Sottopasso di via Callano, il comune è già attivo" e "Sottovia Callano: il centrodestra effettua il sopralluogo" grazie alle segnalazioni di numerosi lettori, ci siamo recati sul posto per verificare le condizioni del neonato passaggio.

Dopo aver fortunatamente trovato il semaforo verde, che diventa rosso invece in caso di piogge abbondanti, imboccando il sottovia dall'accesso di via Trani sin da subito siamo inciampati nel tortuoso percorso obbligato per evitare i vari dossi sparsi qua e là.

Il percorso, già difficile per le varie collinette e per le toppe dell'asfalto, si rende poi decisamente impercorribile per i profondi dissesti, veri e propri crateri intorno ai quali sono ovviamente sparsi i resti del pietriccio, originariamente utilizzato per creare il basamento della strada stessa; per evitare i punti in cui l'asfalto è sfaldato numerosi mezzi sono costretti inoltre ad invadere la corsia opposta, creando disagi ed esponendosi a grave pericolo.

Code interminabili e tempi di percorrenza decisamente lunghi, con risultato di una circolazione rallentata dalla critica situazione di un sottovia che invece, dovrebbe riscontrare tra le sue più importanti funzionalità quella di velocizzare la viabilità da e per la città di Barletta. Ancora "punti interrogativi" all'ordine del "nostro" giorno, a chi ascrivere le responsabilità di questa situazione? In che modo ovviare al disagio di sottovia neonato ma già imperdonabilmente disastrato?
Sottovia di via Callano: dal miraggio barlettano all’incubo nostrano © Enrico Gorgoglione
Sottovia di via Callano: dal miraggio barlettano all’incubo nostrano © Enrico Gorgoglione
Sottovia di via Callano: dal miraggio barlettano all’incubo nostrano © Enrico Gorgoglione
Sottovia di via Callano: dal miraggio barlettano all’incubo nostrano © Enrico Gorgoglione
Sottovia di via Callano: dal miraggio barlettano all’incubo nostrano © Enrico Gorgoglione
Sottovia di via Callano: dal miraggio barlettano all’incubo nostrano © Enrico Gorgoglione
Sottovia di via Callano: dal miraggio barlettano all’incubo nostrano © Enrico Gorgoglione
Sottovia di via Callano: dal miraggio barlettano all’incubo nostrano © Enrico Gorgoglione
Sottovia di via Callano: dal miraggio barlettano all’incubo nostrano © Enrico Gorgoglione
Sottovia di via Callano: dal miraggio barlettano all’incubo nostrano © Enrico Gorgoglione
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Sottovia di via Callano: dal miraggio barlettano all’incubo nostrano © Enrico Gorgoglione
Sottovia di via Callano: dal miraggio barlettano all’incubo nostrano © Enrico Gorgoglione
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Sottovia di via Callano: dal miraggio barlettano all’incubo nostrano © Enrico Gorgoglione
Sottovia di via Callano: dal miraggio barlettano all’incubo nostrano © Enrico Gorgoglione
Sottovia di via Callano: dal miraggio barlettano all’incubo nostrano © Enrico Gorgoglione
Sottovia di via Callano: dal miraggio barlettano all’incubo nostrano © Enrico Gorgoglione
Sottovia di via Callano: dal miraggio barlettano all’incubo nostrano © Enrico Gorgoglione
Sottovia di via Callano: dal miraggio barlettano all’incubo nostrano © Enrico Gorgoglione
Sottovia di via Callano: dal miraggio barlettano all’incubo nostrano © Enrico Gorgoglione
Sottovia di via Callano: dal miraggio barlettano all’incubo nostrano © Enrico Gorgoglione
Sottovia di via Callano: dal miraggio barlettano all’incubo nostrano © Enrico Gorgoglione