SOS: gli impianti sportivi a Barletta hanno bisogno di interventi, a quando l'utilizzo dei fondi?
Intervista all'assessore allo Sport Lucia Ricatti. Dal "Simeone" alla tensostruttura, tanti i provvedimenti necessari
giovedì 20 settembre 2012
10.44
Come avviene in tanti settori, anche lo sport a Barletta paga la crisi. Non parliamo della "spending review" attivata dal Barletta Calcio o delle difficoltà in cui alcune società sportive di varie discipline navigano a vista, bensì di strutture sportive, la vera "nota dolente" in città. Questione di feeling tra associazioni sportive e Comune, o Comune e Coni? No, tutt'altro: semplicemente- con ironia si intende- questione di fondi, quelli che l'Ufficio Sport spesso e volentieri tarda a poter utilizzare o ricevere a causa di una burocrazia-lumaca. E' questo il messaggio che si ricava dall'intervista concessa a Barlettalife.it dall'Assessore comunale alle Politiche Sociali, Sport e Pubblica Istruzione, Lucia Ricatti, che ha spiegato ai nostri microfoni l'attuale posizione del suo Assessorato e del Comune di Barletta, chiamati in causa da coloro i quali praticano sport, circa la situazione dei principali impianti presenti in città. Una situazione oggi senza appello, da "bollino rosso" per diverse strutture (vedi "Simeone" e tensostruttura su tutti) e tragicomica per i collegamenti tra Ufficio Sport e Ufficio Manutenzione & Lavori Pubblici, in una lenta e agonizzante attesa di farraginosi sviluppi. Avevamo interpellato in avvio di estate l'assessore Ricatti in merito, e a tre mesi di distanza siamo tornati sul luogo per monitorare miglioramenti della situazione- pochi effettivi in verità- e fare il punto sulle situazioni in itinere:
Assessore, partiamo da un argomento molto caldo oggi, qual è il "Lello Simeone". Da circa due anni sono attesi gli interventi di innesto del manto erboso, su un campo ormai dichiarato inagibile per giocare partite di campionato e difficilmente praticabile per gli allenamenti. Conferma la richiesta di circa 5000 euro per la sistemazione temporanea del terreno di gioco?
"Il Simeone non è idoneo, secondo quanto detto dalla Figc, è inidoneo per la disputa di campionati di calcio, ma potrebbe tranquillamente continuare ad essere utilizzato come campo di allenamento. Le condizioni del terreno di gioco non sono ottimali e andrà fatto un intervento. Sulla base di un appostamento di bilancio di 500mila euro per manto erboso e "Simeone", questo ufficio, unitamente a quello dei Lavori Pubblici, aveva individuato una linea da seguire: per dare ai ragazzi un campo da gioco per disputare i campionati, secondo gli esperti sarebbe sufficiente un intervento di circa 5000 euro per consentire ai ragazzi di giocare e fare i campionati. Avevo chiesto anche un "progetto di fattibilità" per capire che costi poteva avere un intervento a lungo termine: prima avremmo voluto aggiustare il campo da gioco, poi le problematiche inerenti docce, spogliatoi, bagni pubblici e quantaltro. Avremmo voluto fare non necessariamente un manto erboso, quanto un intervento moderato sul terreno di gioco e intervenire su tutte le strutture".
Quali sono però i costi e i tempi di questo intervento che appare ormai imminente e non più procrastinabile?
"Avevo chiesto preventivo, per un manto dignitoso per le società sportive. A detta degli uffici, a inizio settembre, questo manto doveva essere fatto in qualche settimana, ma siamo ancora fermi. Avevamo anche trovato una ditta che ci avrebbe fatto un preventivo, ma aspettiamo una risposta concreta dal dirigente Mastrorillo, che in Consiglio Comunale mi ha assicurato che a breve partiranno i lavori. Purtroppo, devo sempre aspettare il placet dell'Ufficio Manutenzione e di quello dei Lavori Pubblici".
Questi interventi "di emergenza" sul terreno di gioco risolverebbero almeno la problematica riguardante la disputa delle gare di campionato?
"Se facciamo questo intervento le società potranno disputare i campionati. La Figc concederebbe deroga con modifiche al terreno di gioco, è quello il discorso primario. Abbiamo ricevuto mesi fa una lettera da alcune società sportive, in avvio di estate, per sollecitare la Figc ed esporre lamentele sul tema. Io personalmente mi accontenterei di un manto di gioco discreto e della sistemazione attraverso prefabbricati degli spogliatoi, i bagni, la tribunetta. Attendo una risposta dagli uffici per quantificare la cifra necessaria".
Le associazioni sportive sono state spesso in quiescenza sul tema, fino ad arrivare a un clima di esasperazione nel quale vanno probabilmente ritrovati i motivi della segnalazione del caso-"Simeone" alla Figc...
"Io capisco benissimo le associazioni sportive. Rivolgersi però alla Figc mi è sembrata un'arma a doppio taglio: la federazione non deve usare due pesi e due misure, una volta coinvolta. Secondo le nostre riunioni, le mie indicazioni sono rimaste quelle: un intervento da 5000 euro per il manto, che possa risolvere in tempi brevi le problematiche riguardanti il terreno di gioco. Noi facciamo da filtro su questi problemi, ma quando poi passiamo dagli uffici, è la burocrazia a dar vita spesso a intoppi nel procedere".
A che punto è la stipula dell'albo per le associazioni sportive e del regolamento per accedervi?
"Il regolamento è stato firmato, protocollato e andrà nella prossima Giunta".
Tema molto discusso, che da tempo si trascina, è quello inerente gli accordi con il Barletta sulla questione-convenzione per il "Puttilli". A che punto siete?
"C'è stata la Delibera di Giunta in cui c'è stata una proposta di transazione che sarà valutata con l'avvocatura. E' stato fatto il conteggio delle spese, che secondo il parere espresso dagli uffici sono state divise tra straordinarie e ordinarie. Abbiamo inoltre realizzato un bando per la gara per la gestione del "Puttilli", che speriamo si realizzi in tempi brevi".
Altra nota dolente è la tensostruttura di recente costruzione in zona "Parco Degli Ulivi". Inaugurata sei mesi fa e ancora inutilizzata: come si spiega ciò? Non è uno spreco?
"Sto nuovamente sollecitando l'apertura della tensostruttura. Ho sollecitato gli Uffici della Manutenzione, e attendo a brevissimo una risposta dagli Uffici dei Lavori Pubblici. Speriamo di aprirla entro inizio ottobre, per gestire al meglio gli spazi. E' stata completata, ma mai consegnata: mancano le certificazioni, le attendiamo da maggio. Le società sportive hanno completamente ragione, è il primo tema all'ordine del giorno nella mia agenda insieme al "Lello Simeone"".
Saranno installati anche dei canestri da basket, oggi ancora assenti?
"Se non ricordo male, mi è stato detto che sarebbe auspicabile montare quelli che scendono dall'alto. Al momento 4-5 società ci hanno fatto richiesta per l'utilizzo della tensostruttura, non appena sarà agibile lo comunicheremo alle società, per permettere a loro di fare richieste di utilizzo. Si possono praticare all'interno pallamano, calcio a 5, e attività al coperto come il tennistavolo".
Non è quasi tragicomico che vi sia la rete da pallavolo, ma la tensostruttura non sia utilizzabile per la pratica del volley? Come si spiega questo?
"Non si spiega. Non è al momento utilizzabile per la pallavolo per il pavimento che c'è, questo è certo".
Capitolo-"Paladisfida": al piano -1 della struttura la situazione è a dir poco di abbandono. Era idea del Coni farne degli uffici provinciali: anche qui il progetto è bloccato...
"Finalmente verrà utilizzato maggiormente per lo sport, grazie al calcio a 5 e alla Cestistica Barletta. Riguardo alla richiesta di dislocare gli uffici delle società sportive al piano terra, siamo ancora a zero. Non ci sono fondi per far questo: so che c'era l'idea di fare questi uffici, ma non so se poi sia stata supportata da un finanziamento. Finchè non ci viene ufficialmente detto dall'Ufficio dei Lavori Pubblici, non possiamo intervenire. Sappiamo che il piano terra verte in una situazione di abbandono: le infiltrazioni d'acqua hanno portato a deteriorare gli infissi, ma la colpa di questo non è dell'Ufficio Sport. I riferimenti sono dell'Ufficio Manutenzione, che in assenza di fondi non può intervenire".
A che punto sono invece le suddivisioni di orari e spazi per il "Manzi-Chiapulin", oggi unica struttura fortunatamente esente da carenze significative in città?
"Sul Chiapulin abbiamo predisposto gli orari per le società sportive: stiamo solo cercando di ottimizzare gli spazi in maniera tale da poter suddividere per attività i giorni di utilizzo della struttura".
Assessore Ricatti, siamo in chiusura di intervista: tra tre mesi auspichiamo di rivederci e parlare magari di spazi sportivi risistemati e ammodernati. Qual è il suo auspicio?
"Il "Lello Simeone" e la tensostruttura sono le strutture per le quali non dormo la notte. Dobbiamo capire come ottimizzare i fondi a disposizione, scarsi ma ci sono, oggi l'obiettivo è solo uno: mettere i giovani e i bambini in condizione di lavorare e divertirsi".
(Twitter: @GuerraLuca88)
Assessore, partiamo da un argomento molto caldo oggi, qual è il "Lello Simeone". Da circa due anni sono attesi gli interventi di innesto del manto erboso, su un campo ormai dichiarato inagibile per giocare partite di campionato e difficilmente praticabile per gli allenamenti. Conferma la richiesta di circa 5000 euro per la sistemazione temporanea del terreno di gioco?
"Il Simeone non è idoneo, secondo quanto detto dalla Figc, è inidoneo per la disputa di campionati di calcio, ma potrebbe tranquillamente continuare ad essere utilizzato come campo di allenamento. Le condizioni del terreno di gioco non sono ottimali e andrà fatto un intervento. Sulla base di un appostamento di bilancio di 500mila euro per manto erboso e "Simeone", questo ufficio, unitamente a quello dei Lavori Pubblici, aveva individuato una linea da seguire: per dare ai ragazzi un campo da gioco per disputare i campionati, secondo gli esperti sarebbe sufficiente un intervento di circa 5000 euro per consentire ai ragazzi di giocare e fare i campionati. Avevo chiesto anche un "progetto di fattibilità" per capire che costi poteva avere un intervento a lungo termine: prima avremmo voluto aggiustare il campo da gioco, poi le problematiche inerenti docce, spogliatoi, bagni pubblici e quantaltro. Avremmo voluto fare non necessariamente un manto erboso, quanto un intervento moderato sul terreno di gioco e intervenire su tutte le strutture".
Quali sono però i costi e i tempi di questo intervento che appare ormai imminente e non più procrastinabile?
"Avevo chiesto preventivo, per un manto dignitoso per le società sportive. A detta degli uffici, a inizio settembre, questo manto doveva essere fatto in qualche settimana, ma siamo ancora fermi. Avevamo anche trovato una ditta che ci avrebbe fatto un preventivo, ma aspettiamo una risposta concreta dal dirigente Mastrorillo, che in Consiglio Comunale mi ha assicurato che a breve partiranno i lavori. Purtroppo, devo sempre aspettare il placet dell'Ufficio Manutenzione e di quello dei Lavori Pubblici".
Questi interventi "di emergenza" sul terreno di gioco risolverebbero almeno la problematica riguardante la disputa delle gare di campionato?
"Se facciamo questo intervento le società potranno disputare i campionati. La Figc concederebbe deroga con modifiche al terreno di gioco, è quello il discorso primario. Abbiamo ricevuto mesi fa una lettera da alcune società sportive, in avvio di estate, per sollecitare la Figc ed esporre lamentele sul tema. Io personalmente mi accontenterei di un manto di gioco discreto e della sistemazione attraverso prefabbricati degli spogliatoi, i bagni, la tribunetta. Attendo una risposta dagli uffici per quantificare la cifra necessaria".
Le associazioni sportive sono state spesso in quiescenza sul tema, fino ad arrivare a un clima di esasperazione nel quale vanno probabilmente ritrovati i motivi della segnalazione del caso-"Simeone" alla Figc...
"Io capisco benissimo le associazioni sportive. Rivolgersi però alla Figc mi è sembrata un'arma a doppio taglio: la federazione non deve usare due pesi e due misure, una volta coinvolta. Secondo le nostre riunioni, le mie indicazioni sono rimaste quelle: un intervento da 5000 euro per il manto, che possa risolvere in tempi brevi le problematiche riguardanti il terreno di gioco. Noi facciamo da filtro su questi problemi, ma quando poi passiamo dagli uffici, è la burocrazia a dar vita spesso a intoppi nel procedere".
A che punto è la stipula dell'albo per le associazioni sportive e del regolamento per accedervi?
"Il regolamento è stato firmato, protocollato e andrà nella prossima Giunta".
Tema molto discusso, che da tempo si trascina, è quello inerente gli accordi con il Barletta sulla questione-convenzione per il "Puttilli". A che punto siete?
"C'è stata la Delibera di Giunta in cui c'è stata una proposta di transazione che sarà valutata con l'avvocatura. E' stato fatto il conteggio delle spese, che secondo il parere espresso dagli uffici sono state divise tra straordinarie e ordinarie. Abbiamo inoltre realizzato un bando per la gara per la gestione del "Puttilli", che speriamo si realizzi in tempi brevi".
Altra nota dolente è la tensostruttura di recente costruzione in zona "Parco Degli Ulivi". Inaugurata sei mesi fa e ancora inutilizzata: come si spiega ciò? Non è uno spreco?
"Sto nuovamente sollecitando l'apertura della tensostruttura. Ho sollecitato gli Uffici della Manutenzione, e attendo a brevissimo una risposta dagli Uffici dei Lavori Pubblici. Speriamo di aprirla entro inizio ottobre, per gestire al meglio gli spazi. E' stata completata, ma mai consegnata: mancano le certificazioni, le attendiamo da maggio. Le società sportive hanno completamente ragione, è il primo tema all'ordine del giorno nella mia agenda insieme al "Lello Simeone"".
Saranno installati anche dei canestri da basket, oggi ancora assenti?
"Se non ricordo male, mi è stato detto che sarebbe auspicabile montare quelli che scendono dall'alto. Al momento 4-5 società ci hanno fatto richiesta per l'utilizzo della tensostruttura, non appena sarà agibile lo comunicheremo alle società, per permettere a loro di fare richieste di utilizzo. Si possono praticare all'interno pallamano, calcio a 5, e attività al coperto come il tennistavolo".
Non è quasi tragicomico che vi sia la rete da pallavolo, ma la tensostruttura non sia utilizzabile per la pratica del volley? Come si spiega questo?
"Non si spiega. Non è al momento utilizzabile per la pallavolo per il pavimento che c'è, questo è certo".
Capitolo-"Paladisfida": al piano -1 della struttura la situazione è a dir poco di abbandono. Era idea del Coni farne degli uffici provinciali: anche qui il progetto è bloccato...
"Finalmente verrà utilizzato maggiormente per lo sport, grazie al calcio a 5 e alla Cestistica Barletta. Riguardo alla richiesta di dislocare gli uffici delle società sportive al piano terra, siamo ancora a zero. Non ci sono fondi per far questo: so che c'era l'idea di fare questi uffici, ma non so se poi sia stata supportata da un finanziamento. Finchè non ci viene ufficialmente detto dall'Ufficio dei Lavori Pubblici, non possiamo intervenire. Sappiamo che il piano terra verte in una situazione di abbandono: le infiltrazioni d'acqua hanno portato a deteriorare gli infissi, ma la colpa di questo non è dell'Ufficio Sport. I riferimenti sono dell'Ufficio Manutenzione, che in assenza di fondi non può intervenire".
A che punto sono invece le suddivisioni di orari e spazi per il "Manzi-Chiapulin", oggi unica struttura fortunatamente esente da carenze significative in città?
"Sul Chiapulin abbiamo predisposto gli orari per le società sportive: stiamo solo cercando di ottimizzare gli spazi in maniera tale da poter suddividere per attività i giorni di utilizzo della struttura".
Assessore Ricatti, siamo in chiusura di intervista: tra tre mesi auspichiamo di rivederci e parlare magari di spazi sportivi risistemati e ammodernati. Qual è il suo auspicio?
"Il "Lello Simeone" e la tensostruttura sono le strutture per le quali non dormo la notte. Dobbiamo capire come ottimizzare i fondi a disposizione, scarsi ma ci sono, oggi l'obiettivo è solo uno: mettere i giovani e i bambini in condizione di lavorare e divertirsi".
(Twitter: @GuerraLuca88)