Sopralluogo “Puttilli”: c’è ottimismo, ma l’Odissea non è ancora finita
Consegna dei lavori sempre più vicina, ma il sentimento più diffuso è la prudenza
sabato 27 novembre 2021
11.26
Grande ottimismo, o almeno così sembra a giudicare dalle dichiarazioni del senatore Dario Damiani, al termine del sopralluogo nei pressi dello stadio Puttilli , e del confronto tra il parlamentare barlettano di Forza Italia, il Commissario prefettizio Dott. Alecci e l' Architetto Marco Ducci, rappresentante di Sport e Salute (ex CONI Servizi).
Il lavori di adeguamento del maggior impianto sportivo barlettano sarebbero giunti quasi al termine. Alla tanto agognata consegna dei lavori mancano infatti l'ultimazione della cabina elettrica MT-BT (Media tensione – Bassa tensione) e alcune opere da ultimare alle spalle della nuova tribuna.
Una volta terminati i lavori partiranno una serie di adempimenti tecnici e burocratici che dovrebbero finalmente culminare nell'agibilità al pubblico dell'impianto di Via Vittorio Veneto.
Abbiamo sin qui utilizzato il condizionale in quanto non pochi cittadini hanno manifestato le loro perplessità circa un imminente ritorno del Barletta e dei suoi tifosi allo stadio "Cosimo Puttilli".
In queste ore, per esempio, a far discutere è il mancato abbattimento del vecchio muro di cinta posto proprio alle spalle della tribuna.
Lo stesso ex sindaco Mino Cannito, presente al sopralluogo, visti i trascorsi che lo hanno visto protagonista in prima persona, non si è certo lasciato andare a facili entusiasmi circa la fine definitiva di quella che noi abbiamo ribattezzato "Odissea Puttilli" .
Proprio le amare esperienze passate, e le tante volte in cui è stata avventurosamente pronunciata la parola "fine" di questa telenovela tutta barlettana, sono alla base di un certo scetticismo – quando non disincanto, o addirittura sconforto - tra gli sportivi biancorossi.
Sarebbe quindi cosa buona e giusta magari il posticipare di qualche giorno il "fine lavori", allo scopo di non incorrere nell'ennesimo contrattempo tecnico-burocratico, il che vorrebbe dire altri logoranti mesi di attesa.
Visti i trascorsi a tratti tragicomici della vicenda stadio, per noi addetti ai lavori (ma soprattutto tifosi) sarebbe già una gran cosa iniziare al Puttilli la nuova stagione calcistica. C'è una città che lo merita, c'è una squadra che sta dominando in lungo e in largo il suo girone in Eccellenza, ma soprattutto c'è una compagine societaria che dopo un biennio di pesanti investimenti ha bisogno di risposte concrete, e una tifoseria disposta a sacrifici anche economici (biglietto, più 40 chilometri per ogni partita "in casa") che è stanca di essere presa in giro.
Il lavori di adeguamento del maggior impianto sportivo barlettano sarebbero giunti quasi al termine. Alla tanto agognata consegna dei lavori mancano infatti l'ultimazione della cabina elettrica MT-BT (Media tensione – Bassa tensione) e alcune opere da ultimare alle spalle della nuova tribuna.
Una volta terminati i lavori partiranno una serie di adempimenti tecnici e burocratici che dovrebbero finalmente culminare nell'agibilità al pubblico dell'impianto di Via Vittorio Veneto.
Abbiamo sin qui utilizzato il condizionale in quanto non pochi cittadini hanno manifestato le loro perplessità circa un imminente ritorno del Barletta e dei suoi tifosi allo stadio "Cosimo Puttilli".
In queste ore, per esempio, a far discutere è il mancato abbattimento del vecchio muro di cinta posto proprio alle spalle della tribuna.
Lo stesso ex sindaco Mino Cannito, presente al sopralluogo, visti i trascorsi che lo hanno visto protagonista in prima persona, non si è certo lasciato andare a facili entusiasmi circa la fine definitiva di quella che noi abbiamo ribattezzato "Odissea Puttilli" .
Proprio le amare esperienze passate, e le tante volte in cui è stata avventurosamente pronunciata la parola "fine" di questa telenovela tutta barlettana, sono alla base di un certo scetticismo – quando non disincanto, o addirittura sconforto - tra gli sportivi biancorossi.
Sarebbe quindi cosa buona e giusta magari il posticipare di qualche giorno il "fine lavori", allo scopo di non incorrere nell'ennesimo contrattempo tecnico-burocratico, il che vorrebbe dire altri logoranti mesi di attesa.
Visti i trascorsi a tratti tragicomici della vicenda stadio, per noi addetti ai lavori (ma soprattutto tifosi) sarebbe già una gran cosa iniziare al Puttilli la nuova stagione calcistica. C'è una città che lo merita, c'è una squadra che sta dominando in lungo e in largo il suo girone in Eccellenza, ma soprattutto c'è una compagine societaria che dopo un biennio di pesanti investimenti ha bisogno di risposte concrete, e una tifoseria disposta a sacrifici anche economici (biglietto, più 40 chilometri per ogni partita "in casa") che è stanca di essere presa in giro.